Papa Anastasio I

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Papa Anastasio I
39º papa della Chiesa cattolica
Elezione27 novembre 399
Fine pontificato19 dicembre 401
(2 anni e 22 giorni)
Predecessorepapa Siricio
Successorepapa Innocenzo I
 
NomeAnastasio de Massimi
NascitaRoma, 340
MorteRoma, 19 dicembre 401
SepolturaCatacomba di Ponziano
Sant'Anastasio I
 

Papa

 
NascitaRoma, 340
MorteRoma, 19 dicembre 401
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza19 dicembre e 27 aprile

Anastasio I, nato Anastasio de Massimi (Roma, 340Roma, 19 dicembre 401), è stato il 39º papa della Chiesa cattolica, che lo venera come santo. Fu papa dal 27 novembre 399 fino alla sua morte.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il Liber Pontificalis lo dice romano di origine.

Della nobile famiglia De Massimi, edificò a Roma la Basilica Crescenziana, individuata oggi in San Sisto Vecchio. Sempre il Liber pontificalis gli attribuisce il decreto con cui disponeva che i preti dovessero ascoltare in piedi il Vangelo letto dai diaconi. La misura potrebbe essere stata dettata dalla necessità di attenuare gli attriti che esistevano tra i due ordini ecclesiastici[1].

Combatté con energia il donatismo nelle provincie settentrionali dell'Africa, ratificando le decisioni del I Concilio di Toledo del 400.

Anastasio I è ricordato specialmente per l'intervento nella controversia origenista. Nel 399 gli amici di san Girolamo si adoperarono per ottenere dal papa una formale condanna dell'origenismo. Sollecitato anche da lettere e da ambasciatori di Teofilo, vescovo di Alessandria, per la partecipazione dell'Occidente a questa lotta, condannò gli scritti del teologo alessandrino Origene Adamantio, poco dopo la loro traduzione in latino.

Dettò la regola che i secerdoti dovessero leggere i Vangeli in piedi e non seduti, chinando il capo prima e dopo la lettura. [2]

Tra le persone a lui vicine ci furono sant'Agostino d'Ippona, san Girolamo, e san Paolino di Nola. Girolamo ne parlava come di un uomo di grande santità, che era ricco nella sua povertà.

Dopo un pontificato breve, due anni e un mese, seppur molto attivo, Anastasio morì il 19 dicembre 401. Fu sepolto nelle Catacomba di Ponziano.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

La sua memoria liturgica ricorre il 19 dicembre (il 27 aprile secondo il Liber Pontificalis). Le sue reliquie assieme a quelle di papa Innocenzo I, donate da papa Sergio II, furono traslate da Liudolfo di Sassonia nella neonata abbazia di Gandersheim nell'846[3].

Dal Martirologio romano:

«19 dicembre - A Roma nel cimitero di Ponziano sulla via Portuense, deposizione di sant'Anastasio I, papa, uomo ricco di povertà e di apostolica sollecitudine, che si oppose fermamente alle dottrine ereticali.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ C. Rendina, I Papi. Storia e segreti, pag. 97.
  2. ^ Papi e antipapi, la vera storia.
  3. ^ Widukind di Corvey, Le imprese dei Sassoni, traduzione di Paolo Rossi, Pisa, Pisa University Press, 2021, p. 34, nota 73 (il traduttore lo denomina per sbaglio Atanasio), ISBN 978-88-3339-512-8.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Papa della Chiesa cattolica Successore
Papa Siricio 27 novembre 399 - 19 dicembre 401 Papa Innocenzo I
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