Palasport Olimpico

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Palasport Olimpico
  • PalaOlimpico
  • Inalpi Arena
  • PalaIsozaki
Informazioni generali
StatoBandiera dell'Italia Italia
UbicazioneCorso Sebastopoli 123, I-10134 Torino
Inizio lavori2003
Inaugurazione2005
Costo87 000 000
ProprietarioComune di Torino
GestoreParcolimpico S.r.l.
Progetto
Prog. strutturaleArup Italia s.r.l.
CostruttoreVitali S.p.a. e Torno Internazionale S.p.a.
Informazioni tecniche
Posti a sedere15 657
StrutturaArena coperta a pianta rettangolare
Area totale34000 
Uso e beneficiari
Hockey su ghiaccioTorneo olimpico 2006
PallacanestroQualificazione olimpica 2016
PallavoloCampionato mondiale 2018
TennisATP Finals, Coppa Davis
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 45°02′30″N 7°39′08″E / 45.041667°N 7.652222°E45.041667; 7.652222

Il Palasport Olimpico, abbreviato in PalaOlimpico e anche noto col nome commerciale di Inalpi Arena[1] (in precedenza PalaAlpitour), o con quello di PalaIsozaki per via del suo ideatore, è un impianto polifunzionale coperto di Torino. Sorge nel quartiere torinese di Santa Rita, nel parco di Piazza d'Armi, a fianco dello Stadio Olimpico Grande Torino. Fu costruito tra il 2003 e il 2005[2] in vista dei Giochi olimpici invernali del 2006, per i quali ospitò il torneo di hockey su ghiaccio. Capace di 15657 posti a sedere, è una delle più capienti strutture coperte d'Italia a uso sportivo e di spettacoli. Progettato dall'architetto giapponese Arata Isozaki, ebbe un costo di realizzazione di circa 87 milioni di euro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La progettazione dell'edificio è stata oggetto di un concorso internazionale, vinto da un gruppo guidato dall'architetto Arata Isozaki, composto dallo studio Arata Isozaki & Associates di Tokyo, che ne ha diretto la progettazione, ARCHA S.P.A. di Torino, Arup Italia s.r.l. di Milano, dall'ingegnere Giuseppe Amaro e dall'architetto Marco Brizio. Il progetto definitivo porta la firma congiunta dell'architetto Arata Isozaki e dell'architetto Pier Paolo Maggiora e fa parte del più vasto complesso denominato Comparto Centrale Olimpico composto dal Palasport Olimpico, dal Palazzo del Nuoto e dal parco di piazza d'Armi.

L'avveniristico edificio si presenta come un rigoroso parallelepipedo cartesiano rivestito di acciaio inox e vetro, con una base di 183 per 100 metri. Si sviluppa su quattro livelli, due interrati (fino a 7,5 metri sotto terra) e due all'aperto (fino a 12 metri d'altezza). La lunghezza complessiva dell'impianto è di circa 200 metri.

21 febbraio 2006: riscaldamento al PalaOlimpico prima dell'incontro tra Stati Uniti e Russia.

La struttura, progettata per essere una vera e propria "fabbrica degli avvenimenti", utilizzando le parole del suo architetto, è completamente flessibile e modulabile nella sua struttura interna: nella disposizione delle tribune mobili (grazie ad un moderno sistema di gradinate mobili e retrattili e alla possibilità di movimentazione di un impalcato temporaneo), nell'acustica e nell'impiantistica.

È stato inaugurato il 13 dicembre 2005 con il nome di PalaOlimpico durante un incontro amichevole di hockey su ghiaccio tra le nazionali di Italia e Canada. Fra il 10 e il 26 febbraio 2006 è stato il campo principale delle gare di hockey ghiaccio delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, ospitando le principali gare della prima fase a gironi e poi tutte quelle delle fasi finali del torneo maschile e di quello femminile.

Nell'inverno del 2007 ha ospitato la cerimonia d'apertura della XXIII Universiade invernale.[3]

La nascita di Parcolimpico[modifica | modifica wikitesto]

24 aprile 2007: Elisa in concerto.

Al termine delle Olimpiadi invernali, la Regione, il CONI, il Comune e la Provincia costituirono la Fondazione 20 marzo 2006, che a sua volta diede vita ad una società di scopo denominata Parcolimpico, finalizzata alla gestione e alla manutenzione dei siti olimpici, mantenendone separata la proprietà.

Originariamente nata per ospitare l'hockey sul ghiaccio, sport che in Italia non ha mai avuto un forte seguito, la struttura si ritrovò quasi da subito senza una vera ragione di riutilizzo, anche per il fatto che sport potenzialmente ospitabili come pallavolo e pallacanestro si appoggiavano da tempo al più piccolo PalaRuffini. Così, il 23 aprile 2006 ospita il primo evento musicale: Volumi all'Idrogeno. Cinque ore di musica live che hanno visto alternarsi sul palco band della scena musicale torinese come Subsonica, Africa Unite e Marlene Kuntz.[4] A settembre ospita il primo vero concerto che vede protagonisti i Pearl Jam, seguito a ottobre da quello di Bruce Springsteen. Ma durante i primi anni gli eventi sono sporadici, se non per qualche tappa di tour di artisti italiani. Gli incassi derivanti dagli eventi non riescono a coprire le spese di gestione troppo esose che interessano anche gli impianti di Cesana e Pragelato, che condizionano in negativo i bilanci annuali.[5]

La gestione di Live Nation[modifica | modifica wikitesto]

Peter Gabriel, live al PalaOlimpico del 20 novembre 2014.

Si decide nel 2009 di indire una gara d'appalto diretta a privati per rilevare il 70 per cento della società operativa.[6] L'appalto, che comprende in primis la concessione trentennale del Palaolimpico e del Palavela, viene aggiudicato alla Get Live 2, costituita da Set Up (società torinese che organizza eventi e concerti) e dal colosso Live Nation,[7][8] che se ne accollarono quindi la responsabilità amministrativa.

L'entrata in scena del nuovo soggetto di maggioranza, che successivamente ha portato la sua quota di partecipazione al 90 per cento, ha dato una nuova chiave di utilizzo all’arena destinandola ad ospitare principalmente concerti e spettacoli. Nel giro di pochi anni Live Nation ha portato sotto la Mole artisti di fama internazionale come U2, Depeche Mode, Muse, Metallica, Red Hot Chili Peppers, Bob Dylan, Mark Knopfler, Green Day, Marilyn Manson, Lady Gaga, Shakira, Madonna, Jamiroquai, Rihanna, Peter Gabriel, Ed Sheeran, Bryan Adams, Avril Lavigne, Ariana Grande, Kiss e gli italiani Elisa, Laura Pausini, Luciano Ligabue e Giorgia.

L'intento del management è quello di non limitarsi ad organizzare semplici concerti, ma fare in modo di realizzare grandi eventi che siano di forte richiamo a livello nazionale e che facciano così da traino per un aumento considerevole del turismo a beneficio della città di Torino. In tal senso i riscontri sono stati così positivi tanto da far registrare nei giorni dei concerti una forte presenza di turisti che hanno portato un indicativo aumento di prenotazioni nelle strutture alberghiere.[9] Una relazione della Camera di commercio ha stimato in circa 13 milioni i vantaggi per il territorio derivante dal concerto dei Coldplay del 2012 allo stadio Olimpico.[10]

Nel 2015, a distanza di 10 anni dall'inaugurazione, il Palasport Olimpico conquista un importantissimo primato: con l'aumento di capienza del parterre fino a 4 000 persone, è diventato ufficialmente l'arena indoor più grande d'Italia, con una capienza complessiva di 15.657 persone nel caso di palco centrale e di 13.347 persone con il palco laterale.[11] Nel 2020 l'impianto diventa la quinta arena – la prima italiana – ad essere ammessa nel circuito dell'International Venue Alliance.[12]

L'11 gennaio 2024 viene annunciato un accordo quinquennale con Inalpi (azienda lattiero-casearia con sede a Moretta) per diventare naming sponsor dell’impianto, che diventa così Inalpi Arena. L'azienda, già Title Sponsor da 13 anni del Fencing Gran Prix – Trofeo Inalpi, che porta a Torino i più grandi atleti mondiali della scherma, punta così alla creazione di un sistema di promozione che coinvolga il territorio piemontese.[13]

Spettacoli ed altri eventi[modifica | modifica wikitesto]

Oltre ai concerti il Palaolimpico ha avuto modo di ospitare negli anni anche musical di successo come Notre Dame de Paris, Romeo e Giulietta e il Cirque du Soleil. Spettacoli di varietà con protagonisti di fama nazionale come Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti;[14] Enrico Brignano;[15] Alessandro Cattelan e Checco Zalone. Ma anche spettacoli sinfonici diretti da maestri di fama internazionale come Ennio Morricone[16] e Hans Zimmer.

Eurovision Song Contest 2022

Eurovision Song Contest[modifica | modifica wikitesto]

L'8 ottobre 2021 l'impianto è stato ufficialmente annunciato come sede della sessantaseiesima edizione dell'Eurovision Song Contest, che si è svolta dal 10 al 14 maggio 2022.[17][18]

Il PalaOlimpico allestito per Top Gear Live nel luglio del 2014.

Manifestazioni sportive[modifica | modifica wikitesto]

Saltuariamente la struttura ospita eventi sportivi tra i quali il wrestling della WWE nel 2007, nel 2011, nel 2014 e nel 2018, lo spettacolo automobilistico Top Gear Live nel 2014, il Preolimpico 2016 della Nazionale di basket e Oktagon nel 2016 e nel 2017.

Dal 26 al 30 settembre 2018 ha ospitato la fase finale del campionato mondiale di pallavolo maschile.[19] Nel febbraio 2019 e 2023 si è tenuto il Trofeo Inalpi – Grand Prix di fioretto maschile e femminile, valevole per la Coppa del Mondo di scherma, con atleti provenienti da tutto il mondo.[20][21]

Nel 2023 e nel 2024, il PalAlpitour ha ospitato le Final Eight di Coppa Italia di pallacanestro (vinta per la prima volta dalla Germani Brescia e l'anno successivo dal Napoli Basket), facendo registrare il nuovo record di spettatori di sempre nella storia della competizione con 36.592 paganti,[22][23] mentre il 20 maggio 2023 si è tenuta la finale della CEV Champions League 2023.[24]

ATP Finals[modifica | modifica wikitesto]

ATP Finals 2021

L'impianto è stato ammesso il 14 dicembre 2018 nella lista delle candidature[25] per ospitare le ATP Finals nel lustro 2021-2025;[26] il 24 aprile 2019 l'importante evento tennistico è stato ufficialmente assegnato a Torino.[27]

Edizione Vincitore del Singolare Vincitori del Doppio Pubblico
2021 Bandiera della Germania Alexander Zverev Bandiera della Francia Pierre-Hugues Herbert - Bandiera della Francia Nicolas Mahut
2022 Bandiera della Serbia Novak Đoković Bandiera degli Stati Uniti Rajeev Ram - Bandiera del Regno Unito Joe Salisbury 156.000[28]
2023 Bandiera della Serbia Novak Đoković Bandiera degli Stati Uniti Rajeev Ram - Bandiera del Regno Unito Joe Salisbury 174.000[29]

Finali di Coppa Davis[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 aprile 2021 l'ITF ha reso nota la designazione del Palasport Olimpico a sede di due gironi (compreso quello a cui parteciperà la squadra italiana) e di un quarto di finale delle Davis Cup Finals 2021.[30]


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Addio PalaAlpitour, ora si chiamerà Inalpi Arena: l'azienda cuneese dà il nuovo nome all'impianto olimpico, su torinoggi.it.
  2. ^ Il nuovo Palasport di Torino, in Arketipo magazine, 16 gennaio 2008. URL consultato il 7 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2015).
  3. ^ Olimpiadi un anno dopo, su adcgroup.it.
  4. ^ Christian Amadeo, Volumi all'Idrogeno - Torino, Palaisozaki, su rockit.it. URL consultato il 6 novembre 2017.
  5. ^ Andrea Giambartolomei, Il caso Torino 2006: molti debiti e pochi vantaggi per la città, in il Fatto Quotidiano, 23 settembre 2016. URL consultato il 6 novembre 2017.
  6. ^ Marco Ferrando, Gara a due per gli impianti di Torino 2006, in ilsole24ore.com, 9 giugno 2009. URL consultato il 6 novembre 2017.
  7. ^ Alberto Gaino, Impianti olimpici, gli occhi della procura sull'appalto, in La Stampa, 21 ottobre 2010. URL consultato il 29 ottobre 2017.
  8. ^ Raphael Zanotti, Impianti olimpici, tre indagati. Falsata la gara per la gestione, in La Stampa, 11 marzo 2011. URL consultato il 29 ottobre 2017.
  9. ^ Federica Cicerale, Live Nation e la Torino on stage, su mole24.it, 21 giugno 2012. URL consultato il 6 novembre 2017.
  10. ^ Maurizio Tropeano, Il PalaOlimpico cambia nome, in LaStampa.it, 8 luglio 2014. URL consultato il 6 novembre 2017.
  11. ^ palaalpitour.it, http://www.palaalpitour.it/chi-siamo/. URL consultato il 6 novembre 2017.
  12. ^ Turin's Pala Alpitour joins International Venue Alliance, su iq-mag.net.
  13. ^ Nasce "Inalpi Arena", su inalpi.it, 11 gennaio 2024. URL consultato il 18 gennaio 2024.
  14. ^ Tour Panariello-Conti-Pieraccioni, su ANSA.it, 13 dicembre 2016. URL consultato il 19 febbraio 2023.
  15. ^ Francesca Angeleri, Brignano: «Io, padre a cinquant'anni e innamorato perso», su Corriere Torino.it, 20 gennaio 2019. URL consultato il 19 febbraio 2023.
  16. ^ Ilaria Di Pinto, Morricone, il Maestro che amava Torino, su mole24.it, 6 luglio 2020. URL consultato il 19 febbraio 2023.
  17. ^ Eurovision, a Torino l'edizione del 2022, su lastampa.it.
  18. ^ (EN) Turin, Italy, to host the 66th Eurovision Song Contest in May 2022 🇮🇹, su Eurovision.tv, 8 ottobre 2021. URL consultato l'8 ottobre 2021.
  19. ^ Roberto Condio, Volley, le finali mondiali 2018 dal 2 al 7 ottobre a Torino, in La Stampa, 19 gennaio 2017. URL consultato il 3 dicembre 2017.
  20. ^ TORNA IL GRAND PRIX FIE DI FIORETTO A TORINO, in federscherma.it, 31 gennaio 2023. URL consultato il 19 febbraio 2023.
  21. ^ Alberto Dolfin, Fioretto: tappa torinese di Coppa del Mondo, l’Italscherma quattro volte sul podio, su La Stampa.it, 13 febbraio 2023. URL consultato il 19 febbraio 2023.
  22. ^ Basket: Frecciarossa Final Eight 2023 a Torino, su comune.torino.it. URL consultato il 19 febbraio 2023.
  23. ^ Della Valle show, Brescia batte la Virtus Bologna e trionfa in Coppa Italia, su tuttosport.com, 19 febbraio 2023. URL consultato il 19 febbraio 2023.
  24. ^ SuperFinals: Ufficiale, le finali a Torino, su volleyball.it.
  25. ^ Torino ce l’ha fatta: è nella lista per ospitare le Atp Finals di tennis, su La Stampa, 14 dicembre 2018. URL consultato il 7 maggio 2023.
  26. ^ ATP FINALS: TORINO CANDIDATA. L'ATP ufficializzerà la scelta della sede a marzo, in Federazione Italiana Tennis, 10 novembre 2018. URL consultato l'11 novembre 2018.
  27. ^ Tennis, ufficiale: le Atp Finals assegnate a Torino dal 2021 al 2025, su Sky Sport. URL consultato il 24 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2019).
  28. ^ Binaghi: "ATP Finals di Torino, un successo di pubblico ed economico", su sport.sky.it. URL consultato il 21 novembre 2022.
  29. ^ Triplicato l’impatto economico. Le Nitto ATP Finals premiano Torino, su torinoclick.it, 19 novembre 2023. URL consultato il 19 novembre 2023.
  30. ^ Torino capitale del tennis: dopo le Atp Finals la città sabauda conquista anche la Coppa Davis, su cronacaqui.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]