Niccolò Ammaniti

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Niccolò Ammaniti al Premio Chiara edizione 2012
Premio Premio Strega 2007

Niccolò Ammaniti (Roma, 25 settembre 1966) è uno scrittore, regista e sceneggiatore italiano, vincitore del premio Strega nel 2007 per Come Dio comanda.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si è iscritto al corso di laurea in Scienze biologiche, ma non ha terminato gli studi.[1] Il suo primo romanzo, intitolato Branchie, è stato pubblicato da Ediesse nel 1994, per essere poi acquisito da Einaudi nel 1997.[2] Il libro racconta la storia paradossale di un ragazzo romano malato di tumore che si trova catapultato suo malgrado in India, dove è costretto a vivere una serie di sgradevoli e stravaganti avventure. Nel 1999, dal libro è stato tratto il film con Gianluca Grignani e Valentina Cervi dal titolo omonimo, Branchie, diretto da Francesco Ranieri Martinotti e sceneggiato insieme a Fulvio Ottaviano; nonostante l'ingente budget, la pellicola si è rivelata un insuccesso.[3]

Nel 1995 Ammaniti ha pubblicato, con il padre Massimo, psicologo dell'età evolutiva, il saggio Nel nome del figlio, edito da Arnoldo Mondadori Editore.[2] Nel 1996 ha recitato insieme alla sorella nel film a basso budget Cresceranno i carciofi a Mimongo di Fulvio Ottaviano.[1]

Ha partecipato nel 1996 all'antologia Gioventù cannibale, curata da Daniele Brolli e pubblicata da Einaudi, con un racconto scritto a quattro mani con Luisa Brancaccio. Sempre nel 1996 ha pubblicato per Mondadori Fango, raccolta di racconti che contiene, tra gli altri, i testi Vivere e morire al Prenestino e L'ultimo capodanno dell'umanità; da quest'ultimo è stato tratto nel 1998 il film di Marco Risi L'ultimo capodanno, alla sceneggiatura del quale collaborò lo stesso Ammaniti. Diventa uno dei principali rappresentanti del gruppo di scrittori definiti Cannibali.[4]

Nel 1999 è uscito il romanzo Ti prendo e ti porto via, sempre per Mondadori. La notorietà a livello nazionale giunge per Ammaniti nel 2001, quando pubblica il romanzo Io non ho paura, Premio Viareggio Narrativa,[5] trasposto due anni dopo nell'omonimo film di Gabriele Salvatores, per cui riceve il Premio Flaiano per la sceneggiatura. Nel 2004 ha scritto il soggetto per il film Il siero della vanità, diretto da Alex Infascelli.[1] Dal 17 settembre 2005 è sposato con l'attrice Lorenza Indovina.

Nel 2006 è stato pubblicato il romanzo Come Dio comanda, edito da Arnoldo Mondadori Editore, accolto con favore dal pubblico, ma con alterni giudizi dalla critica,[6][7][8] nonostante nel 2007 il romanzo si aggiudichi il premio Strega;[9] il libro è stato inoltre adattato per il grande schermo, nuovamente da Salvatores, nel film Come dio comanda (2008).

Nel 2009 ha pubblicato il romanzo Che la festa cominci edito da Einaudi, per il quale ha ottenuto una candidatura al premio Alabarda d'oro 2010. Ha una rubrica su xL. Nel 2010 ha pubblicato il suo sesto romanzo dal titolo Io e te.

Nel 2012 Niccolò Ammaniti ha pubblicato la raccolta di racconti Il momento è delicato, il cui titolo deriva dalla frase che gli venne rivolta da un editore per comunicargli il rifiuto della pubblicazione della raccolta di racconti Fango.[10]

Nel 2015 pubblica il suo settimo romanzo dal titolo Anna.

Nel maggio del 2017 Sky Italia annuncia la realizzazione di una nuova serie TV chiamata Il miracolo incentrata sulle conseguenze della lacrimazione di una statua della Madonna in un piccolo centro, che lo stesso Ammaniti ha già scritto e che lo vedrà anche nei panni di regista al pari di Lucio Pellegrini e Francesco Munzi.[11]

Nel 2021 esce su Sky Italia la serie televisiva Anna, basata sull'omonimo romanzo del 2015.

Il 17 gennaio 2023, a distanza di otto anni dal precedente, esce il suo nuovo ed atteso romanzo La vita intima che risulta vincitore del Premio Viareggio, seconda affermazione dello scrittore a 22 anni di distanza dal primo riconoscimento ottenuto con Io non ho paura[12].

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il 17 gennaio 2017 l'Università degli Studi di Foggia gli conferisce una Laurea honoris causa in Filologia, Lettere e Storia[13].

Premi cinematografici[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

Racconti in antologie[modifica | modifica wikitesto]

  • La figlia di Siva, nella raccolta collettiva La giungla sotto l'asfalto, Roma, Ediesse, 1993.
  • Seratina, scritto con Luisa Brancaccio, nella raccolta collettiva Gioventù cannibale, Torino, Einaudi, 1996. ISBN 88-06-14268-2.
  • Alba tragica, nella raccolta collettiva Tutti i denti del mostro sono perfetti, Milano, Mondadori, 1997. ISBN 88-04-43806-1.
  • Enchanted Music & Light Records, scritto con Jaime D'Alessandro, nella raccolta collettiva Il fagiano Jonathan Livingston. Manifesto contro la new age, Roma, Minimum Fax, 1998. ISBN 88-86568-53-3.
  • L'amico di Jeffrey Dahmer è l'amico mio, nella raccolta collettiva Italia odia, Milano, Mondadori, 2000.
  • Fa un po' male, in "MicroMega", n. 3, luglio-settembre 2002.
  • Sei il mio tesoro, nella raccolta collettiva Crimini, Torino, Einaudi, 2005. ISBN 88-06-17576-9.
  • Giochiamo? Due racconti letti dagli autori, con Antonio Manzini, con 2 CD, Milano, Mondadori, 2008. ISBN 978-88-04-58405-6.

Film[modifica | modifica wikitesto]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Trasposizioni cinematografiche e televisive[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Niccolò Ammaniti, su strega.it (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2008).
  2. ^ a b Niccolò Ammaniti, su niccoloammaniti.it (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2010).
  3. ^ Giuseppina Manin, Un piccolo film in pugliese incassa 200 milioni. E a Bari batte Pieraccioni. "Flop" italiani, in Corriere della Sera, 7 febbraio 2000, p. 29. URL consultato il 21 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2011).
  4. ^ Niccolò Ammaniti (PDF), su dantelucerna.ch. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2011).
  5. ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2017).
  6. ^ Ammaniti, l'ovvio dei popoli, su lastampa.it, 20 novembre 2006. (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2008).
  7. ^ Ammaniti, un romanzo da funzionario editoriale, su ilgiornale.it, 28 ottobre 2006.. URL consultato il 26 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2007).
  8. ^ Ammaniti colpisce al cuore, su xl.repubblica.it (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2009).
  9. ^ 2007, Niccolò Ammaniti, su premiostrega.it. URL consultato il 10 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2021).
  10. ^ Niccolò Ammaniti: "Il momento è delicato", racconti contro la depressione, in Panorama.it, 11 giugno 2012. URL consultato il 29 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012).
  11. ^ The Miracle: nuova serie targata Sky e scritta da Niccolò Ammaniti, in Filmovie.it, 8 giugno 2017. URL consultato il 22 giugno 2017.
  12. ^ Marco Gasperetti, Niccolò Ammaniti vince il Viareggio-Rèpaci: «Scrittore senza vincoli», su corriere.it, 30 luglio 2023. URL consultato il 31 luglio 2023.
  13. ^ Inaugurazione anno accademico e conferimento della laurea Honoris Causa a Niccolò Ammaniti, cerimonia unica il 17 gennaio, su unifg.it. URL consultato il 5 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2018).
  14. ^ CIAK D'ORO 2003: 4 PREMI A OZPETEK E SALVATORES, su e-duesse.it. URL consultato il 04/06/03 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2020).
  15. ^ RACCOLTA PREMIO NAZIONALE DI NARRATIVA BERGAMO, su legacy.bibliotecamai.org. URL consultato il 7 maggio 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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