Monte San Pietrangeli

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Monte San Pietrangeli
comune
Monte San Pietrangeli – Stemma
Monte San Pietrangeli – Bandiera
Monte San Pietrangeli – Veduta
Monte San Pietrangeli – Veduta
Panorama di Monte San Pietrangeli
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Fermo
Amministrazione
SindacoPaolo Casenove (lista civica) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate43°11′31.71″N 13°34′42.89″E / 43.192142°N 13.578581°E43.192142; 13.578581 (Monte San Pietrangeli)
Altitudine241 m s.l.m.
Superficie18,45 km²
Abitanti2 354[1] (31-8-2020)
Densità127,59 ab./km²
FrazioniSan Rustico
Comuni confinantiCorridonia (MC), Francavilla d'Ete, Monte San Giusto (MC), Montegiorgio, Montegranaro, Rapagnano, Torre San Patrizio
Altre informazioni
Cod. postale63815
Prefisso0734
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT109023
Cod. catastaleF626
TargaFM
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 922 GG[3]
Nome abitantimonsanpietrini
Patronosan Biagio
Giorno festivo3 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Monte San Pietrangeli
Monte San Pietrangeli
Monte San Pietrangeli – Mappa
Monte San Pietrangeli – Mappa
Posizione del comune di Monte San Pietrangeli nella provincia di Fermo
Sito istituzionale

Monte San Pietrangeli (localmente Monsampietro; a volte in forma contratta Monsampietrangeli) è un comune italiano di 2 354 abitanti della provincia di Fermo nelle Marche.

Fa parte dell'Area Vasta n. 4 di Fermo, dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale delle Marche (A.S.U.R. Marche).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Dista 17 km dalla città di Fermo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Furono i Siculi a fondare in epoca preromana un primo insediamento e questo piccolo villaggio fu chiamato Petraia per il culto che queste genti pagane tributavano al Dio Sole. In epoca romana il territorio venne diviso in tanti terreni ognuno dei quali veniva assegnato, come pensione, ai militari che avevano servito Roma: ne è prova il ritrovamento di un'urna cineraria marmorea, conservata nella sala consigliare del Comune, contenente le ceneri del legionario Caio Vezzio vessillifero della IV legione di Macedonia, rinvenuta in località San Biagio. Nel IX-X secolo il territorio comunale venne donato dal duca di Spoleto Faroaldo II al monastero di Farfa e di San Pietro in Valle a Ferentillo.

I Monaci di Farfa costruirono, intorno all'anno mille, un monastero la cui chiesa venne intitolata a San Biagio nella zona che ancora oggi ne porta il nome. In seguito i monaci di Farfa cedettero le loro terre ai vescovi di Fermo e lasciarono l'insediamento di cui non resta più alcuna traccia. Sempre intorno all'anno mille anche i monaci dell'Abbazia di San Pietro in Valle di Ferentillo edificarono nel punto più alto dell'attuale Paese, sopra i resti di un antico tempio pagano, la loro chiesa consacrata a San Pietro loro Santo protettore. Agli inizi del Duecento il paese passò ai canonici del Duomo di Fermo, mentre nel 1257 venne ceduto da questi al comune di Fermo.

Incendiato dai fermani nel 1276 in quegli anni l'abitato assunse il nome di San Pietro de Alleis. Nel 1444, dopo aver respinto i tentativi di sottomissione da parte di Francesco Sforza, si elevò a libero Comune e nel 1483 si dotò di un proprio statuto. Il Comune, ceduto nuovamente nel 1535 a Fermo, il 29 settembre 1537, per volere del papa Paolo III, fu liberato definitivamente dal giogo fermano passando alle dirette dipendenze della Santa Sede, e cambiò il nome in Mons Sancti Petri Angelorum. Da papa Pio V il Comune fu assegnato alla provincia di Macerata e vi rimase fino al 1808. Da tale data fu aggregato al Dipartimento del Tronto di cui era capitale Fermo e vi rimase fino all'Unità d'Italia quando il Governo italiano decise di togliere la provincia a Fermo a favore di Ascoli Piceno. Dal 2009 fa parte della nuova provincia di Fermo.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 30 marzo 2004.[4]

«campo di cielo, al monte all'italiana di sei colli, fondato in punta, sostenente il drago di due zampe, di verde, allumato e linguato di rosso, rovesciato, calpestato dall'Arcangelo Michele, con il viso, il collo, le braccia, le gambe di carnagione, i piedi calzati con stivaletti di cuoio al naturale, aureolato d'oro, capelluto dello stesso, con le ali di azzurro, vestito di rosso con sciarpa dello stesso, sventolante a destra, l'Arcangelo tenente con la mano destra la spada di argento, con la punta all'ingiù, posta in banda alzata, con la mano sinistra la bilancia di due coppe, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa intitolata ai Santi Lorenzo e Biagio, ex chiesa della collegiata, aperta al culto nel 1824, capolavoro neoclassico costruito su progetto dell'architetto Giuseppe Valadier, con interni mirabilmente affrescati da Luigi Fontana, il noto scultore e pittore a cui Monte San Pietrangeli diede i natali e la sepoltura.
  • Il Campanile della Chiesa di San Pietro (oggi San Francesco) rifatto nel 1683 su disegno del noto architetto Rosato Rosati di Montalto.
  • L'ingresso al Palazzo dei Priori adornato da un bel portale in stile gotico con arco a sesto acuto sormontato dallo stemma del comune.
  • Un'urna cineraria ritrovata nel 1775 in località San Biagio attualmente collocata nella Sala Consigliare del Comune.
  • Ruderi della Rocca, nei pressi del parco della Rimembranza, i resti delle antiche mura castellane con un torrione discretamente conservato e i resti della Porta Apostolis o Porta da bora.
  • Il Palazzo del Comune costruito nel 1763. Fu abbellito dal pittore Luigi Fontana che decorò il vestibolo e la scala ornandola di uno scudo con l'effigie di San Michele Arcangelo con ai suoi piedi Lucifero.
  • La Chiesa di San Pietro, oggi San Francesco, nella quale si può ammirare un magnifico polittico, attribuito a Giuliano Presutti detto "Giuliano da Fano", e frammenti di affreschi di autore ignoto.
  • La Chiesa della Madonna dell'Ospedale (fuori le mura) ove si venera un artistico quadro della Madonna Addolorata. La maggior parte dei dipinti delle pareti sono opera del pittore Oscar Marziali nativo di Monte San Pietrangeli.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Ricorrenze, feste e fiere[modifica | modifica wikitesto]

  • Lunedì mattina: mercato nelle vie del centro storico.
  • 3 febbraio: Festa per il patrono San Biagio, con fiera per le vie del paese.
  • Venerdì Santo: processione storica, in cui si rievoca la passione di Cristo con personaggi in costume.
  • Terza domenica di luglio: "Rievocazione Storica della Trebbiatura" del grano nella località San Rustico (unica frazione del comune), con degustazione di prodotti locali tipici.
  • Lunedì di Pasqua: "festa e fiera di Mammaussu" (storpiamento dialettale di Emmaus, storica città ove Gesù apparve ai discepoli).
  • Ultima settimana di giugno: "Palio di San Pietro", sfilata in costume e sfida tra le tre contrade cittadine "San Pietro", "San Lorenzo" e "Santa Maria".

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Il suo centro storico, di forma allungata e circondato dalle mura medievali (che testimoniano un burrascoso passato di guerre con i paesi limitrofi), è caratterizzato da una via principale a senso unico (via Roma) che si apre in una piazza centrale (piazza Umberto I) e da due strette vie secondarie laterali alla via principale (via Luigi Fontana e via Michele Mandirola). Nel centro storico sono presenti splendidi palazzi appartenuti a famiglie nobili o di rilevanza sociale. Al termine di via Roma è visibile la chiesa intitolata ai Santi Lorenzo e Biagio.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

È un comune piccolo ma ricco, infatti l'attività prevalente, a parte l'agricoltura, è nel settore calzaturiero e nel suo indotto. Monte San Pietrangeli ultimamente sta puntando sul turismo, incentrato soprattutto sulla bellezza naturalistica e paesaggistica (caratterizzata dalle tipiche dolci colline marchigiane); testimonianza è la nascita di diversi agriturismi nel suo territorio.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1871 1873 Guido Cardinali Sindaco
1874 1879 Lorenzo Fontana Sindaco
1879 1885 Gabriele Barbarossa Sindaco
1886 1888 Andrea Cardinali Sindaco
1888 1898 Cav. Paolo de Cadilhac Sindaco
1898 1902 Luigi Fontana Sindaco
1902 1907 Paolo Corradi Sindaco
1907 1910 Giuseppe de Cadilhac Sindaco
1910 1914 Paolo Corradi Sindaco
1914 1918 Cav. Andrea Cardinali Sindaco
1919 1919 Tommaso Fontana Sindaco
1920 1920 Luigi Carlo Illuminati Commissario Straordinario di Governo
1920 1925 Alfredo de Cadilhac Sindaco
1926 1932 Alfredo de Cadilhac Podestà
1932 1936 Attilio Ciarpella Podestà
1936 1945 Antonio Vecchioni Podestà
1946 1951 Danilo Piergentili Sindaco
1951 1956 Umberto Bisconti Sindaco
1956 1960 Almindo Bracalente Sindaco
1960 1964 Almindo Bracalente Sindaco
1964 1966 Mario Ponsanesi Sindaco
1966 1971 Claudio Bisconti Sindaco
1971 1976 Umberto Manciola Sindaco
1976 1978 Umberto Manciola Sindaco
1978 1982 Claudio Bisconti Sindaco
1982 1988 Claudio Bisconti Sindaco
1988 1991 Giovanni Damen Sindaco
1991 1993 Ermes Brandimarti Sindaco
6 giugno 1993 26 aprile 1997 Amedeo Iacopini Indipendente Sindaco
27 aprile 1997 12 maggio 2001 Giulio Conti Centro-Destra Sindaco
13 maggio 2001 27 maggio 2006 Giulio Conti Centro-Destra Sindaco
28 maggio 2006 15 maggio 2011 Ermes Brandimarti lista civica Sindaco
16 maggio 2011 19 marzo 2014 Giulio Conti lista civica Sindaco
20 marzo 2014 5 giugno 2016 Francesco Martino Commissario Straordinario di Governo
6 giugno 2016 3 ottobre 2021 Paolo Casenove lista civica Insieme Sindaco
4 ottobre 2021 in carica Paolo Casenove lista civica Insieme Sindaco

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio a 11[modifica | modifica wikitesto]

La squadra di calcio locale sì è fusa con la squadra della vicina Torre San Patrizio formando l'ASD Monte e Torre calcio che ora disputa la Prima Categoria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Monte San Pietrangeli (Ascoli Piceno) D.P.R. 30.03.2004 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 13 agosto 2022.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • F. M. Mistichelli e G. Branca, Notizie storiche di Montesampietrangeli. Fermo 1942.
  • Gabriele Nepi. Cenni storici di Monsampietrangeli. 1964
  • Giovanni Cicconi. Luigi Fontana e le sue opere. 1928

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN238166273 · SBN CFIV059268 · WorldCat Identities (ENviaf-238166273
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