Mano di Fatima

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Alcune mani di Fatima
Una mano di Fatima all'interno di un'automobile in Tunisia

La mano di Fatima, detta anche mano di ALO[1] e nota per gli arabofoni come Khamsa (in arabo ﺧﻤﺴـة?, ossia "cinque"), è un amuleto caratteristico del Medio Oriente e del Maghreb.

Per gli ebrei si tratta della Mano di Miriam, sorella di Mosè ed Aronne. Il numero cinque (hamesh in ebraico) rappresenta i cinque libri della Torah. Simboleggia anche la quinta lettera dell'alfabeto, He, che rappresenta uno dei nomi di Dio.

Attualmente la Mano di Miriam è popolare anche come oggetto decorativo in pendenti, portachiavi o decorazioni per la casa. Spesso vi si trovano iscritte preghiere ebraiche, come la Shemà, la Birkat HaBayit (Benedizione della casa) o la Tefilat HaDerech (Preghiera del viaggiatore).

La Mano di Fatima fu anche simbolo di libertà per i musulmani. La storia descrive di una donna di nome Fatima che sacrificò la sua mano per essere liberata.

In età moderna l'immagine è stata utilizzata per indicare gli spazi adibiti alle donne e più in genere come oggetto apotropaico, costituito da una mano colorata e a volte molto adornata da arabeschi, recante per di più al centro un occhio (quest'ultimo da collegarsi a un altro simbolo para-religioso islamico, il Nazar).

Da un punto di vista antropologico-religioso, la mano è collegabile alle basi stesse del credo islamico: le cinque dita della mano ricordano infatti i cinque pilastri dell'Islam della fede. Per l'Islam popolare, la Mano rappresenta tuttavia più che altro un rimedio infallibile contro il malocchio e gli influssi negativi in genere. D'altro canto, come dimostrano molti ritrovamenti archeologici nell'area mesopotamica, questo particolare amuleto non nasce con le religioni abramitiche, ma sembra essere collegato a religioni estremamente precedenti, come i culti di Inanna e Ishtar.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Steinmetz, Sol (2005). Dictionary of Jewish usage: a guide to the use of Jewish terms. Rowman & Littlefield. ISBN 0742543870; ISBN 9780742543874.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Desmond Morris e Melania Galliazzo, Amuleti e Talismani, Milano, Ed. Tecniche Nuove, 2000, ISBN 88-481-0974-8.

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