Chaebol

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Un chaebol (재벌?, 財閥?, JaebeolLR, ChaebŏlMR) è un grande conglomerato industriale che viene gestito e controllato da un proprietario o una famiglia in Corea del Sud.[1] È spesso costituito da un gran numero di affiliati diversificati ed è controllato da un proprietario il cui potere sul gruppo spesso supera l'autorità legale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine, usato per la prima volta nel 1984,[1] è l'equivalente coreano del giapponese zaibatsu e significa "gruppo d'affari". I chaebol hanno svolto un ruolo significativo nella politica sudcoreana. Nel 1988 Chung Mong-joon, membro di una famiglia di chaebol e presidente della Hyundai Heavy Industries, si candidò con successo all'Assemblea nazionale della Corea del Sud, e Hyundai ha compiuto sforzi per contribuire al disgelo delle relazioni tra Corea del Nord e Corea del Sud. Anche altri leader aziendali sono stati scelti per essere membri dell'Assemblea nazionale attraverso il sistema proporzionale. Alcuni sono diventati ben noti marchi internazionali, come Samsung, Hyundai, e LG.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Molti chaebol a conduzione familiare sono stati criticati per i bassi dividendi e per altre pratiche di governance che favoriscono gli azionisti di controllo a spese degli investitori ordinari.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Definition of CHAEBOL, su www.merriam-webster.com. URL consultato il 13 gennaio 2018.
  2. ^ Samsung Electronics names new-generation leaders as profit soars, in Reuters, 31 ottobre 2017. URL consultato il 13 gennaio 2018.

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