Bard (Italia)

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Bard
comune
(IT) Comune di Bard
(FR) Commune de Bard
Bard – Stemma
Bard – Bandiera
Bard – Veduta
Bard – Veduta
Panorama di Bard
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoDeborah Jacquemet (lista civica) dal 19-5-2015
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate45°37′N 7°45′E / 45.616667°N 7.75°E45.616667; 7.75 (Bard)
Altitudine400 m s.l.m.
Superficie3,03[2] km²
Abitanti105[3] (31-05-2023)
Densità34,65 ab./km²
FrazioniAlbard de Bard, Crous, Issert, Valsourdaz[1]
Comuni confinantiArnad, Donnas, Hône
Altre informazioni
Cod. postale11020
Prefisso0125
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007009
Cod. catastaleA643
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona E, 2 832 GG[5]
Nome abitanti(IT) bardesi
(FR) bardois
Patronosanta Maria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bard
Bard
Bard – Mappa
Bard – Mappa
Posizione del comune di Bard all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Bard (pronuncia /baʁ/ - "Bar", Bar in patois valdostano[6]) è un comune italiano di 105 abitanti della Valle d'Aosta. Fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia[7].

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo di Bard, (oltre il ponte di Bard), visto da Hône

Bard è il comune più piccolo della Valle d'Aosta. È situato presso una gola posta vicino all'ingresso della valle, dove la valle della Dora Baltea tocca il suo punto più stretto. Nel punto in cui il fiume compie una brusca svolta, si innalza una roccia su cui si situa la fortezza ottocentesca. Tra Verrès e Pont-Saint-Martin, il forte domina lo sperone roccioso che sovrasta il borgo di Bard, passaggio obbligato della via romana consolare delle Gallie.

Ai piedi del forte si trova il borgo di Bard, collegato a Hône da un ponte sulla Dora.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima è mite per buona parte dell'anno e simile a quello della vicina cittadina di Hône, situata sulla sponda opposta della Dora Baltea.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La zona attorno all'odierno borgo venne abitata sin dal Neolitico, come testimoniano incisioni su pietre molto grandi. Da Bard, epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.

Per lungo tempo dominio della signoria dei Bard — il cui influsso si estendeva lungo tutta la vicina valle di Champorcher — Bard, per la sua posizione strategica, al centro di una profonda ed angusta gola, era considerata nell'antichità un sicuro baluardo contro le invasioni.

Durante l'epoca fascista, il comune di Bard ha incluso quello di Hône.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 4 marzo 2005.[9]

«D'azzurro, seminato di crocette potenziate, fitte in punta, a due barbi addossati in palo sul tutto e alla bordura, il tutto d'oro. Ornamenti esteriori da Comune. Nastro partito con i colori dello Stato e della Regione.»

Lo stemma del comune è mutuato da quello dei signori di Bard: è uno stemma parlante, infatti raffigura il barbo (in francese bar), un pesce d'acqua dolce del genere Barbus (forse il Barbus barbus).

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

In epoca fascista, a seguito della soppressione del comune di Hône e con l'annessione del suo territorio a quello di Bard, fu approvata, con regio decreto del 1º luglio 1937, la concessione di uno stemma che univa l'emblema dei Bard ad una raffigurazione di san Giorgio, patrono della parrocchia di Hône: sbarrato d’argento: nel primo d'azzurro, seminato di crocette di San Maurizio (sic!) col piede aguzzo d'oro, a due barbi su tutto addossati e ricurvi d'oro, illuminati d'argento; nel secondo di rosso, alla figura di san Giorgio, armato di tutto punto d'argento, su cavallo bardato d'oro, in atto di calpestare un drago al naturale. Capo del Littorio.[10] Con la caduta del regime il Comune riprese a far uso della precedente insegna.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Bard, oltre allo storico forte, presenta ancor oggi il tipico assetto urbano del borgo medioevale, con apprezzabili edifici risalenti al XV e XVI secolo, fra cui la Casa del Vescovo, Casa Valperga, Casa Ciucca e Casa della Meridiana. Di particolare eleganza il palazzo dei nobili Nicole, ultimi conti di Bard, risalente al Settecento.

Nel vecchio borgo è possibile visitare anche Casa Challant, quartier generale dei lavori compiuti a fine anni novanta - primi anni duemila, con il contributo della comunità europea, per il recupero del forte e del borgo.

Nella piazza ove è situato il moderno edificio del nuovo municipio si erge anche la chiesa parrocchiale, intitolata all'assunzione di Maria, la cui storia risale al XII secolo. Nella forma odierna, a pianta rettangolare a una sola navata, preceduta da una scala in pietra e da un porticato, fu realizzata verso la metà del XIX secolo. Il campanile ha mantenuto forme romaniche: esso ha forma di imponente torre quadrata sulla quale si aprono finestre monofore e bifore.

Nei pressi del forte si trova un importante geosito archeologico con incisioni rupestri e uno "scivolo delle donne".

Via Francigena[modifica | modifica wikitesto]

Nel centro storico di Bard passa il percorso della Via Francigena, proveniente da Arnad e Hône, dopo l'attraversamento del ponte sulla Dora Baltea, e diretto successivamente verso Donnas e Pont-Saint-Martin[11].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano. In virtù della vicinanza geografica e dei rapporti storici con il Canavese, la popolazione locale parla anche il piemontese.

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 6 persone (2 maschi e 4 femmine). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Forte di Bard e Geosito archeologico di Bard.

Presso il Forte si trova il principale polo museale di Bard, con le esposizioni multimediali del Museo delle Alpi e delle Alpi dei Ragazzi. Una fortezza che, rinata dalle proprie ceneri, ora rappresenta il centro principale di divulgazione della cultura alpina.

Lo stesso argomento in dettaglio: Forte_di_Bard § La_struttura_museale.

A Bard si trova anche l'Ecomuseo della castagna, un museo etnografico nel villaggio di Albard (chiuso per restauro).

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Come in molti comuni valdostani anche nel comune di Bard si produce energia idroelettrica. La centrale omonima, in gestione alla CVA, sfrutta le acque della Dora Baltea.[13]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio.

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Mont-Rose.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
17 giugno 1985 22 giugno 1990 Giulio Jacquemet Democrazia Cristiana Sindaco [14]
22 giugno 1990 29 maggio 1995 Amedeo Cerruti Partito Liberale Italiano Sindaco [14]
29 maggio 1995 8 maggio 2000 Pietro Priod lista civica Sindaco [14]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Pietro Priod lista civica Sindaco [14]
9 maggio 2005 25 maggio 2010 Cesare Bottan lista civica Sindaco [14]
24 maggio 2010 11 maggio 2015 Cesare Bottan lista civica Sindaco [14]
19 maggio 2015 in carica Deborah Jacquemet Sindaco [14]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Bard - Statuto (PDF), su incomune.interno.it. URL consultato il 9 gennaio 2018.
  2. ^ http://www.comuni-italiani.it/007/009/index.html
  3. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2022.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Secondo le regole di pronuncia della lingua francese, il nome Bard va pronunciato omettendo la "d" finale.
  7. ^ Bard, su I Borghi più Belli d'Italia, 14 gennaio 2017. URL consultato il 24 ottobre 2023.
  8. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
  9. ^ (FR) Région Autonome Vallée d'Aoste, Octroi d'armoiries et d'un gonfanon - Commune de Bard (PDF), 4 marzo 2005.
  10. ^ Bard, decreto 1937-07-01 RD, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 novembre 2022.
  11. ^ www.viefrancigene.org
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ CVA, Gli impianti idroelettrici di CVA in Valle d'Aosta, su cvaspa.it. URL consultato il 28 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2019).
  14. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Storia e tradizioni
  • Margherita Barsimi Sala, Bard : ... dove il passato è presente, a cura degli Amici del Forte di Bard, Aosta: Tipografia valdostana, 1995
  • Margherita Barsimi (a cura di), Bard: lo spirito del luogo tra storia e attualità, Aosta: Tipografia valdostana, 2006
  • Renato Grilletto, Bard: la sua storia, il suo forte, Aosta: Musumeci, 1978
  • Joseph-Gabriel Rivolin, Uomini e terre in una signoria alpina: la castellania di Bard nel Duecento, Archivum Augustanum 28, 2002, p. 398
  • Fausta Baudin, "Brevi note sulla vita e sui comportamenti degli abitanti della castellania di Bard nel XIV secolo", in Treinadan, 2000
  • Joseph-Gabriel Rivolin, "Il pedaggio di Bard ed il commercio delle mole (secoli XIII-XIV)", Mulini da grano nel Piemonte medievale, 1993, pp. 189–214
  • Cesare Brandi, "Aosta romana e gli insediamenti preistorici. Il complesso monumentale di S. Orso; Bard", Terre d'Italia, Milano: Bompiani, 2006, pp. 56–66. ISBN 88-452-5639-1
  • Laura Decanale Bertoni, Luciana Pramotton (a cura di), Partir bisogna: la grande guerra nella memoria delle comunità della bassa Valle d'Aosta, Aosta: La Vallée, 2003
Sport
  • Michele Fardo e Tito Sacchet (a cura di), Arrampicare a Bard e dintorni, Vigliano Biellese: Eventi & progetti, 1999
  • Tito Sacchet, Arrampicare a Hône, Bard e Pontboset, Biella: ElleEsse, 2006
Forte di Bard

per la bibliografia relativa al Forte di Bard si rimanda alla bibliografia dedicata

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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