Acidi grassi monoinsaturi

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L'acido palmitoleico è un esempio di grasso monoinsaturo della serie Omega-7, costituente tipico dei trigliceridi del tessuto adiposo.

Gli acidi grassi monoinsaturi (o acidi grassi monoenoici, indicati con l'acronimo MUFA, dall'inglese MonoUnsaturated Fatty Acids) sono acidi grassi caratterizzati dall'avere un solo doppio legame tra tutti quelli presenti tra i vari atomi di carbonio; differiscono in questo dagli acidi grassi saturi (che posseggono solo legami singoli) e da quelli polinsaturi (che hanno invece numerosi doppi legami).

Grassi monoinsaturi nell'alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

L'olio di oliva è un esempio di olio ad elevato contenuto di grassi monoinsaturi.

In campo alimentare, questi grassi si trovano in buona quantità nell'olio di oliva e in tutti gli altri oli vegetali (olio di semi vari, di soia, di girasole). Essi sono considerati grassi "buoni", in quanto favoriscono la sostituzione del colesterolo LDL presente nel sangue, causa di infarti e di ostruzioni vascolari, con colesterolo HDL, che non rappresenta invece una fonte di pericolo per l'organismo. La dieta mediterranea, conosciuta per i suoi positivi effetti sulla salute, deve questo merito soprattutto all'uso dell'olio di oliva come grasso di uso quotidiano, a differenza di altri tipi di diete che utilizzano grassi saturi di origine animale (ad esempio quella dell'Europa centrale e settentrionale).

Nello specifico, l'acido grasso monoinsaturo presente nell'olio di oliva, l'acido oleico, si utilizza per misurare l'acidità del suddetto prodotto da cucina: per poter essere considerato un olio di alta qualità, il valore dell'acidità deve essere inferiore allo 0,8%, ovvero devono essere presenti meno di 0,8 grammi di acido oleico libero in 100 grammi totali d'olio.

Esistono naturalmente anche diversi altri esempi di acidi grassi monoinsaturi; alcuni sono:

n° atomi di C:
n° doppi legami
posizione dei
doppi legami
nome comune nome IUPAC formula chimica punto di
fusione (°C)[1][2]
fonti
14:1 9 acido miristoleico acido cis-9-tetradecenoico C14H26O2
CH3(CH2)3CH=CH(CH2)7COOH
-4
16:1 6 acido sapienico acido cis-6-esadecenoico C16H30O2
CH3(CH2)8CH=CH(CH2)4COOH
- sebo umano
16:1 9 acido palmitoleico acido cis-9-esadecenoico C16H30O2
CH3(CH2)5CH=CH(CH2)7COOH
-0,5 grassi del latte,
grassi di riserva degli animali,
oli di pesce,
grassi vegetali
17:1 10 acido eptadecenoico acido cis-10-eptadecenoico C17H32O2
CH3(CH2)5CH=CH(CH2)7COOH
-0,5 grassi del latte,
grassi di riserva degli animali,
oli di pesce,
grassi vegetali
18:1 cis-9 acido oleico acido cis-9-ottadecenoico C18H34O2
CH3(CH2)7CH=CH(CH2)7COOH
16 olio di oliva,
in tutti i grassi naturali
18:1 trans-9 acido elaidinico acido trans-9-ottadecenoico C18H34O2
CH3(CH2)7CH=CH(CH2)7COOH
45 nei grassi dei ruminanti
18:1 trans-11 acido vaccenico
acido trans-vaccenico
acido trans-11-ottadecenoico C18H34O2
CH3(CH2)5CH=CH(CH2)9COOH
40 principalmente nei grassi dei ruminanti
18:1 cis-11 acido asclepico
acido cis-vaccenico
acido cis-11-ottadecenoico C18H34O2
CH3(CH2)5CH=CH(CH2)9COOH
15 olio di acanto o di olivello
18:1 cis-6 acido petroselinico acido cis-6-ottadecenoico C18H34O2
CH3(CH2)10CH=CH(CH2)4COOH
30
18:1 trans-6 acido petroselaidico acido trans-6-ottadecenoico C18H34O2
CH3(CH2)10CH=CH(CH2)4COOH
54
20:1 9 acido gadoleico acido cis-9-eicosenoico C20H38O2
CH3(CH2)7CH=CH(CH2)9COOH
24,5 olio di colza
20:1 11 acido gondoico acido cis-11-eicosenoico C20H38O2
CH3(CH2)7CH=CH(CH2)9COOH
23,5 oli di pesce
22:1 11 acido cetoleico acido cis-11-docosenoico C22H42O2
CH3(CH2)9CH=CH(CH2)9COOH
- oli di pesce
22:1 13 acido erucico acido cis-13-docosenoico C22H42O2
CH3(CH2)7CH=CH(CH2)11COOH
34,7 olio di colza
24:1 15 acido nervonico acido cis-15-tetracosenoico C24H46O2
CH3(CH2)7CH=CH(CH2)13COOH
39 -

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cyberlipids: monoenoic fatty acids, su cyberlipid.org. URL consultato il 16 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2012).
  2. ^ D.J.Anneken, S.Both, R.Christoph, G.Fieg e U.Steinberner, Fatty Acids, in Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, Wiley-VCH, Weinheim, 2006, DOI:10.1002/14356007.a10_245.pub2.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia