14º Reggimento bersaglieri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
14º Reggimento bersaglieri
Descrizione generale
Attivo1916 - 1919
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Servizio Regio Esercito
Tipobersaglieri
Ruolofanteria
Battaglie/guerre
[1]
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Il 14º Reggimento bersaglieri è stato un reparto del Regio Esercito che ha operato nel corso del primo conflitto mondiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il 14º Reggimento bersaglieri è stato costituito durante la prima guerra mondiale in zona di guerra a Visco l'11 marzo 1916, con i battaglioni XL, LIV e LXI. il XL, partito da Livorno il 2 gennaio giunse il 4 a Tapogliano ed il 31 proseguì per Visco; il LIV invece aveva già al suo attivo un anno circa di guerra, mentre il LXI venne costituito contemporaneamente al comando del reggimento.[1] Nel mese di dicembre 1915 era stato costituito il comando reggimentale presso il deposito del 2º Reggimento bersaglieri a Roma.[1]

Il LIV Battaglione bersaglieri, partito da Roma fin dal 28 maggio 1915 aveva cooperato dal 20 al 28 luglio alla difesa delle trincee avanzate del Podgora per poi partecipare alle operazioni per la conquista del Monte San Michele.[1]

Nel 1916, costituitosi l'11 marzo il 14º Reggimento bersaglieri i suoi battaglioni vennero inviati a turno in prima linea sul Monte San Michele. Nel mese di maggio, quando era in pieno sviluppo l'offensiva austriaca sull'altopiano dei Sette Comuni, il reggimento venne trasferito per ferrovia e con autocarri verso quella fronte.

Nel corso del 1917 nei giorni 23 e 24 marzo il reggimento si portò nei pressi di Bertesina ed il 1º aprile, con il neocostituito 20º Reggimento bersaglieri, andò a costituire la IV Brigata bersaglieri, con la quale combatté fino al termine della guerra.[1]

Nel corso del conflitto il Reggimento guadagnò una Medaglia di bronzo al valor militare alla bandiera e meritò due citazioni nei bollettini di guerra: la prima nel Bollettino di guerra N° 427 delle ore 16 del 25 luglio 1916;[1] la seconda nel Bollettino di guerra N° 981 delle ore 13 del 30 gennaio 1918.[1]

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

  • Colonnello Emilio Guglielmotti, dal 1º dicembre 1915 all'11 marzo 1916
  • Colonnello Oreste De Gaspari, dal 16 marzo al 6 giugno 1916 (ferito).
  • Colonnello Renato Piola Caselli, dal 9 al 19 luglio 1916 (ferito).
  • Tenente colonnello Ambrogio Agnesi, dal 19 luglio al 27 agosto 1916 (interinale). Generale dei Bersaglieri, medaglia d'argento al valor militare, Monte San Michele15 maggio 1916, Bosco dei Laghetti, 3 giugno 1916.
  • Colonnello Renato Piola Caselli, dal 28 agosto 1916 all'8 maggio 1917.
  • Colonnello Carlo Bosio, dal 2 giugno al 28 novembre 1917 (caduto sul campo).
  • Tenente colonnello Angelo Cosentini, dal 4 al 6 dicembre 1917.
  • Tenente colonnello Arturo Redaelli, dal 14 dicembre 1917 al 29 gennaio 1918 (caduto sul campo).
  • Colonnello Talete Barbieri, dal 6 febbraio 1918 al termine della guerra.

Decorazioni alla bandiera[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valor militare[1] - nastrino per uniforme ordinaria
«Con forte spirito e valore, incrollabilmente resisteva a reiterati violenti contrattacchi sul Carso e sull'altopiano di Asiago. (Carso 11 marzo - 20 maggio 1916; altopiano di Asiago 24 maggio - 26 luglio 1916). Efficacemente poi concorreva a sbarrare il passo all'imbaldanzito nemico (novembre - dicembre 1917 - gennaio 1918)".»

Decorazioni individuali[modifica | modifica wikitesto]

Il reggimento è decorato con medaglia d’oro individuale al Valor Militare al Tenente Emilio Pantanali di Udine:

Medaglia d'oro al valor militare[1] - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di una sezione mitragliatrici, incaricato della difesa ad oltranza di importantissima posizione, assolve il compito affidatogli con rara abnegazione. Sconvolta la posizione, postava le sue armi fra i reticolati infranti. Contuso e pesto da scoppi di bombarde, con le mitragliatrici inservibili, continuava a combattere col fucile alla mano. Notato un nucleo nemico entro la posizione, lo contrattaccava con pochi animosi annientandolo. Ferito gravemente al viso da bomba a mano, con un occhio asportato, rifiutava di abbandonare il suo posto finché sopraffatto dal nemico si liberava con lotta sovrumana, lasciando ultimo la posizione difesa per ben dodici ore consecutive. Monte Sisemol (Altipiano di Asiago), 4-6 dicembre 1917

Con la Medaglia d'argento al valor militare sono stati decorati 20 Ufficiali e 15 subalterni e con la Medaglia di bronzo al valor militare 42 tra Ufficiali e militari di truppa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]