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(LA)
«Sed omnia praeclara tam difficilia, quam rara sunt»
(IT)
«Tutte le cose eccellenti sono tanto difficili, quanto rare»
(Baruch Spinoza, Ethica, pars V De potentia intellectus seu de libertate humana, propositio XLII, scholium)
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Appartenente a una nobile famiglia veneziana, fin dalla gioventù Pietro Bembo ebbe modo di costruirsi una solida formazione e reputazione letteraria grazie ai contatti con l'ambiente paterno e, in seguito, all'amicizia con Ludovico Ariosto, con Baldassarre Castiglione e alla consulenza per Aldo Manuzio. Il suo merito principale fu quello di contribuire in maniera significativa alla «codificazione dell'italiano scritto», uniformato al modello boccacciano, nell'opera che più di tutte lo ha reso famoso, «la grammatica più importante dell'intera storia dell'italiano», ossia le Prose nelle quali si ragiona della volgar lingua (1525). Parimenti decisivo fu il suo ruolo nella diffusione in tutta Europa del modello poetico petrarchista, legato a rime amorose dal sapore platonicheggiante a Maria Savorgnan e a Lucrezia Borgia. Stimato scrittore e poeta anche in lingua latina, dopo una vita avventurosa tra le varie corti italiane fu alla fine nominato cardinale nel 1539 da papa Paolo III, morendo a Roma nel 1547.
Era figlio del potente conte Godwin del Wessex, uno dei più importanti signori anglosassoni dell'Inghilterra pre-normanna dato il suo titolo. Per molti anni ricoprì il ruolo di consigliere di re Edoardo il Confessore e si affermò tra i principali comandanti militari delle isole britanniche, difendendole dagli attacchi vichinghi e gallesi. Nel 1064 effettuò un viaggio in Normandia per motivi non ben chiari, legandosi al duca normanno Guglielmo II. Nel 1066, quando Edoardo il Confessore morì senza aver designato in maniera chiara un erede, Harold riuscì nell'intento di imporsi al potere, ma la sua autorità venne contestata da due sovrani stranieri, il re di NorvegiaHarald III e il duca di Normandia Guglielmo. L'Inghilterra dovette quindi subire due invasioni consecutive nello stesso 1066: la prima, condotta dai norvegesi di Harald III, venne respinta in occasione della battaglia di Stamford Bridge, mentre la seconda, culminata nella battaglia di Hastings, vide la morte di Aroldo e il trionfo dei normanni, che con l'ascesa a re di Guglielmo (da allora detto il Conquistatore) dominarono per i secoli successivi l'Inghilterra.
La sconfitta e la morte di Aroldo furono determinanti per la storia dell'Inghilterra, segnando l'ascesa della dinastia normanna e il declino della civiltà anglosassone, che venne da allora lentamente assimilata da quella franco-normanna, dando nei secoli successivi vita alla cultura inglese come è oggi conosciuta. La figura di Aroldo e la sua tragica morte hanno ispirato numerose opere nel mondo dell'arte, segnatamente il coevo arazzo di Bayeux.
Rorke's Drift, situata vicino a un guado naturale (drift) sul fiume Buffalo, nel Sudafrica orientale, era una piccola missione protestante svedese sulla frontiera tra la Colonia del Natal e lo Zululand, sequestrata dall'esercito britannico e utilizzata come avamposto allo scoppio della guerra. I britannici vi lasciarono un ridotto distaccamento di uomini, in parte feriti e invalidi, e proseguirono quindi nell'invasione dello Zululand; essi vennero tuttavia in breve tempo sconfitti presso il monte Isandlwana con enormi perdite, facendo quindi fallire l'invasione ed esponendo l'indifesa Rorke's Drift alla rappresaglia degli zulu.
L'impi zulu, direttosi quindi contro l'avamposto, ne affrontò la guarnigione di centotrentanove soldati, avvisati dell'imminente attacco dai pochi scampati di Isandlwana. I britannici difesero con successo l'avamposto contro un intenso assalto di quattro-cinquemila guerrieri nemici; le soverchianti forze zulu arrivarono vicinissime a sconfiggerli, ma grazie alla superiorità tecnologica e alla propria disciplina i difensori riuscirono ad avere la meglio. La vittoria di Rorke's Drift permise all'esercito britannico di non perdere del tutto il proprio prestigio dopo Isandlwana, e consentì di impostare con successo il successivo contrattacco, che sarebbe culminato nella battaglia di Ulundi e nella sconfitta finale degli zulu pochi mesi più tardi.
La battaglia di Rorke's Drift, contraddistinta da numerosi episodi di eroismo, ma anche dal vile massacro finale dei feriti zulu, venne esaltata dalle autorità coloniali ed entrò presto nell'immaginario collettivo, venendo considerata come uno dei momenti più alti della potenza militare britannica. Fu inoltre la singola battaglia per cui venne concesso il maggior numero in assoluto di Victoria Cross (11), la più alta onorificenza militare britannica. Ancora oggi studiata nei manuali di strategia, ha avuto anche un grosso impatto nel mondo culturale, ispirando quadri, racconti, pellicole, canzoni, giochi e videogiochi.
La storia è ambientata in un futuro in cui la razza umana si è estinta sulla Terra a causa di The Works, un supercomputer militare che poi ha ripopolato l'intero pianeta di robot. Soltanto degli astronauti ricercatori sono sopravvissuti e in due millenni hanno creato una nuova società su degli asteroidi. Gli androidi di stanza sulla Luna un giorno inviano loro un ambasciatore, Ipso Facto, col compito di reclutare un essere umano affinché parli con The Works per farsi consegnare i dati sulla passata civiltà terrestre. Si imbatte in un ragazzino, Beeper Raxis, che diventa il suo compagno d'avventure.
La lavorazione al film iniziò nel 1979 ma venne interrotta nel 1986, quando il laboratorio di ricerca e Schure si resero conto dell'infattibilità del progetto a causa dei limiti della tecnologia dell'epoca e dell'inesperienza in ambito cinematografico dei membri del personale. Essa permise comunque di ottenere ragguardevoli traguardi nell'ambito della modellazione 3D e degli effetti in CGI, testimoniati da alcune opere presentate nelle edizioni del SIGGRAPH tra il 1981 e il 1983. In più, alcuni ex-dipendenti del CGL seppero sfruttare la loro esperienza e i loro studi presso altre case di produzione, come LucasFilms, Walt Disney Animation Studios, DreamWorks e Pixar Animation Studios. Qualora fosse stato completato, The Works sarebbe stato il primo lungometraggio interamente creato in computer grafica, obiettivo e primato raggiunti soltanto anni dopo, nel 1995, dal primo prodotto della Pixar Toy Story - Il mondo dei giocattoli.
Figlio di re Giorgio III e della regina Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, era in assoluto il prediletto del padre. Morì, probabilmente di vaiolo, a soli quattro anni, sei mesi dopo il decesso del fratello minore Alfredo e poco dopo aver subito l'inoculo contro la malattia previsto nelle procedure di variolizzazione. La morte dei due bambini provocò molta sofferenza ai genitori, e soprattutto al re: l'evento traumatico danneggiò infatti la già provata psiche di Giorgio III, provocandogli crisi di follia con frequenti allucinazioni sui figli. La malattia mentale del monarca causò infine la sua rimozione effettiva dal potere nel 1811.
Ottavio fu oggetto di numerosi ritratti sia in vita che, soprattutto, dopo la sua morte; tra i più notevoli si ricordano quelli di Thomas Gainsborough e Benjamin West.
L'impatto delle sue opere postume e soprattutto della sua autobiografia, pubblicata nel 1898 con il titolo Storia di un'anima, è stato assai rilevante. La novità della sua spiritualità, chiamata anche teologia della "piccola via" o della "infanzia spirituale", ha ispirato moltitudini di credenti e profondamente colpito anche molti non credenti.
Nel 2023 è ricorso il 150º anniversario della nascita di santa Teresa e il 100º della sua beatificazione. Per l'occasione, il 15 ottobre 2023 è stata pubblicata da papa Francesco l'esortazione apostolicaC'est la confiance ("È la fiducia").