Ruolo (sociologia): differenze tra le versioni
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Il concetto di '''ruolo''' in [[sociologia]] definisce l'insieme dei modelli di comportamento attesi, degli obblighi e dei privilegi che ogni [[status]] comporta in una determinata società. Ogni status comporta numerosi ruoli (lo status di professore universitario comporta il ruolo di docente, ricercatore, collega, autore di pubblicazioni accademiche, ecc). |
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Sotto questo aspetto i ruoli sono sempre organizzati in sistemi di ruoli, che prevedono almeno due ruoli complementari tra loro (insegnante/allievo, madre/figlio ecc). La possibilità di previsione del comportamento in questi casi è reciproca, poiché ciascuno dei partecipanti al sistema di ruoli, qualsiasi sia il ruolo interpretato in quel momento, conosce anche i comportamenti prescritti per gli altri ruoli, e può quindi sapere cosa sia lecito aspettarsi in risposta ai propri comportamenti, questo perché i sistemi di ruoli sono una parte importante della cultura condivisa da ogni [[gruppo sociale]] benché, ovviamente, possano essere diversi da gruppo a gruppo. Questo crea anche un nocciolo di [[controllo sociale]] "automatico" nella misura in cui risposte non previste possono provocare sanzioni da parte degli altri attori e del gruppo stesso. Sotto questo aspetto, in ogni gruppo sociale, è prevista la figura dello "straniero", al quale sono concessi errori nel gioco delle reciproche aspettative. |
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Sono quelle norme generalmente accettate che definiscono come dovrebbe essere un particolare ruolo. |
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Versione delle 14:37, 15 lug 2007
Il concetto di ruolo in sociologia definisce l'insieme dei modelli di comportamento attesi, degli obblighi e dei privilegi che ogni status comporta in una determinata società. Ogni status comporta numerosi ruoli (lo status di professore universitario comporta il ruolo di docente, ricercatore, collega, autore di pubblicazioni accademiche, ecc).
Il termine ruolo deriva dal teatro e rende l'idea della parte che ciascuno recita sulla scena della società, conformandosi alle aspettative ed alle regole stabilite.
Nella maggior parte delle situazioni possiamo prevedere il comportamento degli altri e dare alle nostre azioni una forma conseguente.
Sistemi di ruoli
Sotto questo aspetto i ruoli sono sempre organizzati in sistemi di ruoli, che prevedono almeno due ruoli complementari tra loro (insegnante/allievo, madre/figlio ecc). La possibilità di previsione del comportamento in questi casi è reciproca, poiché ciascuno dei partecipanti al sistema di ruoli, qualsiasi sia il ruolo interpretato in quel momento, conosce anche i comportamenti prescritti per gli altri ruoli, e può quindi sapere cosa sia lecito aspettarsi in risposta ai propri comportamenti, questo perché i sistemi di ruoli sono una parte importante della cultura condivisa da ogni gruppo sociale benché, ovviamente, possano essere diversi da gruppo a gruppo. Questo crea anche un nocciolo di controllo sociale "automatico" nella misura in cui risposte non previste possono provocare sanzioni da parte degli altri attori e del gruppo stesso. Sotto questo aspetto, in ogni gruppo sociale, è prevista la figura dello "straniero", al quale sono concessi errori nel gioco delle reciproche aspettative.
Tensioni di ruolo
Vi possono essere dei conflitti di ruolo (per esempio un docente che si trova ad insegnare al proprio figlio). Si ha un conflitto quando una persona, per diverse ragioni, non può corrispondere alle aspettative del ruolo assegnato.
Aspettative di ruolo
Sono quelle norme generalmente accettate che definiscono come dovrebbe essere un particolare ruolo.