Commodore International: differenze tra le versioni

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La dirigenza della Commodore richiede inizialmente l'amministrazione controllata, secondo il "[[Chapter 11]]" dello [[US code]] che regola la [[bancarotta]], tuttavia alla fine del periodo di [[amministrazione controllata]], si optò per la chiusura, dismissione e vendita di tutti gli asset immobiliari, finanziari e intellettuali. Dopo essere stata messa in liquidazione, i beni e le proprietà intellettuali della società e di alcune sue consociate (come la Commodore Amiga Inc., detentrice delle proprietà intellettuali della piattaforma Amiga) vennero acquistate nell'aprile del [[1995]] dalla tedesca [[Escom]] per 12 milioni di dollari, dopo aver partecipato ad un'asta che ebbe come unico altro partecipante l'azienda [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Dell]].{{senza fonte}}
La dirigenza della Commodore richiede inizialmente l'amministrazione controllata, secondo il "[[Chapter 11]]" dello [[US code]] che regola la [[bancarotta]], tuttavia alla fine del periodo di [[amministrazione controllata]], si optò per la chiusura, dismissione e vendita di tutti gli asset immobiliari, finanziari e intellettuali. Dopo essere stata messa in liquidazione, i beni e le proprietà intellettuali della società e di alcune sue consociate (come la Commodore Amiga Inc., detentrice delle proprietà intellettuali della piattaforma Amiga) vennero acquistate nell'aprile del [[1995]] dalla tedesca [[Escom]] per 12 milioni di dollari, dopo aver partecipato ad un'asta che ebbe come unico altro partecipante l'azienda [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Dell]].{{senza fonte}}


=== Gli anni 2000 e il rinnovato interesse ===
=== Gli anni 2000 e i nuovi progetti correlati ===
La Yeahronimo Media Ventures, una società [[Paesi Bassi|olandese]], dopo aver acquisito il marchio Commodore ed il logo, nel [[2005]] ha cambiato nome in [[Commodore International Corporation]] ed ha introdotto sul mercato alcuni gadget hi-tech i cui nomi sono simili ad alcuni dei successi della vecchia Commodore: PET, VIC-20 e C64. Prima di loro ci avevano provato la tedesca [[Escom]], fallita nel [[1996]], la [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Gateway (azienda)|Gateway]], e l'olandese [[Tulip Computers (azienda)|Tulip Computers]] che all'inizio del 2005 ha ceduto ogni diritto sul [[Marca (commercio)|marchio]] Commodore alla propria connazionale.<ref>{{Cita news|autore=Punto Informatico|url=http://punto-informatico.it/1369049/Hardware/News/commodore-un-fantasma-nei-salotti.aspx|titolo=Commodore, un fantasma nei salotti|giorno=19|mese=12|anno=2005|}}</ref> Durante l'[[Internationale Funkausstellung Berlin|IFA]] 2008, il salone d'esposizione tecnologica che si tiene a [[Berlino]], la nuova Commodore nella veste di [[Commodore Consumer Electronics]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.virtualmarket.ifa-berlin.de/index.php5?id=136403&Action=showCompany&bmp=fc39f1b551529f54d8aaeb88bb1476f6 Vetrina di Commodore Consumer Electronics presso l'IFA di Berlino 2008] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> ha annunciato l'entrata sul mercato del laptop UMMD 8010/F equipaggiato con processore VIA C7-M, 1 GB di RAM, Hard Disk da 80 GB, display da 10.2 pollici, webcam da 1.3 Mpx, connettività Wi-fi b/g e opzionalmente bluetooth, al prezzo di 325 sterline.<ref>{{Cita news|autore=PcWorld|url=http://www.pcworld.it/showPage.php?template=attualita&id=6735&sez=nb&masterPage=nb_art.htm|titolo=Commodore torna con un notebook|giorno=03|mese=09|anno=2008|urlmorto=sì}}</ref>
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Disambiguazione – "Commodore" rimanda qui. Se stai cercando l'automobile, vedi Opel Commodore.
Commodore International Ltd.
Logo
Logo
StatoBandiera delle Bahamas Bahamas
Fondazione
Fondata daJack Tramiel
Chiusura29 aprile 1994
Sede principaleWest Chester
Settore
Prodotti
Fatturato$ 889 300 000[1] (1986)

Commodore International Ltd. (in precedenza Commodore Portable Typewriter Company, detta brevemente Commodore) è stata una società divenuta in seguito una holding gestoria multinazionale attiva tra il 1955 ed il 1994 che ha operato principalmente nel settore dell'informatica e dell'elettronica.

Fondsta a Toronto in Canada, dal 1976 alla sua chiusura, nel 1994, ha stabilito il suo quartier generale a West Chester in Pennsylvania (Stati Uniti d'America) e la sede legale nelle Bahamas. Dopo il fallimento, il marchio ed i diritti di proprietà intellettuale sono passati nel corso degli anni a diverse società.

Storia

Jack Tramiel e la Commodore Portable Typewriter Co.

Jack Tramiel, un ebreo polacco originario della città di Łódź e sopravvissuto alla campo di concentramento di Auschwitz, nel novembre del 1947 emigrò negli Stati Uniti d'America dove nel 1948, affascinato dalla vita militare, si arruolò nello United States Army imparando, nei quattro anni che vi trascorse, a riparare macchine per scrivere. Congedatosi dall'esercito, dopo un breve periodo in cui si guadagna da vivere come tassista, decide di utilizzare la competenza acquisita nella riparazione di macchine da scrivere: assieme al suo amico Manny Kapp, nel 1953 fonda la Commodore Portable Typewriter Company, un negozio situato nel Bronx di New York, dove vendeva e riparava macchine da scrivere.[senza fonte]

La scelta della parola commodore (in italiano "commodoro"), uno dei gradi da ufficiale della marina militare, deriva dalla passione di Tramiel per il mondo militare. Tramiel in seguito spiegherà che la scelta cadde su quel grado perché i gradi superiori erano già stati utilizzati da altre società e l'idea gli venne durante un viaggio in Germania dove vide un'automobile denominata Opel Commodore.[2] L'affermazione di Tramiel in realtà appare essere un ricordo distorto in quanto l'auto in questione sarebbe apparsa sul mercato solo nel 1967, quasi 15 anni dopo il battesimo della prima azienda di Tramiel.[3]

La Commodore Business Machines Ltd

Forte di un accordo commerciale per l'assemblaggio di una macchina per scrivere di una società ceca, nel 1955 Tramiel si trasferisce a Toronto (Canada), dove fonda la Commodore Business Machines Ltd. (anche nota con la sigla CBM),[4] con l'intento di creare un business di importazione di macchine da scrivere dall'Europa, aggirando le restrizioni sulle importazioni presenti negli Stati Uniti. Il nome della società probabilmente è ispirato a quello della ben più famosa International Business Machines Corporation (IBM)[senza fonte].

Logo utilizzato dal 1985 al 1994

Alla fine degli anni cinquanta, i produttori giapponesi invadono il mercato americano di macchine per scrivere a basso costo, obbligando la società di Tramiel a spostare il proprio business verso le calcolatrici meccaniche. Nel febbraio 1962 la società si quotò in borsa a 2,5 dollari per azione.

La Commodore International Ltd ed il PET

Lo stesso argomento in dettaglio: Commodore PET.

Nello stesso 1962, viene fondata negli Stati Uniti la Commodore International Ltd. Alla fine degli anni sessanta, i giapponesi cominciano ad esportare economiche macchine addizionatrici in Nord America, spingendo di fatto fuori mercato i produttori americani. Tramiel decide di investire tutto nella produzione di calcolatrici elettroniche, un prodotto molto innovativo per l'epoca.

Rapidamente la Commodore diventa uno dei marchi più popolari nel settore delle calcolatrici elettroniche, mettendo sul mercato sia modelli destinati al grande pubblico che modelli scientifici e programmabili. Numerosi modelli furono importati anche in Italia. Sfortunatamente per Tramiel, nel 1975, la Texas Instruments, il principale fornitore di componenti elettronici della Commodore, decide di entrare sul mercato delle calcolatrici, vendendo dei modelli con il proprio marchio, ad un prezzo inferiore rispetto al costo di vendita degli stessi componenti.

Commodore PET

Per non dichiarare bancarotta, Tramiel chiese a Irving Gould, il principale azionista della Commodore, un corposo finanziamento. La Commodore International Ltd. viene trasferita alle Bahamas e trasformata in holding gestoria multinazionale, attuando un processo di pianificazione aziendale finalizzato alla riorganizzazione della Commodore Portable Typewriter. Durante tale riorganizzazione, la statunitense Commodore Business Machines Inc. diventa la società del gruppo a cui sono affidate ricerca e sviluppo. Nel 1976 venne acquisita la MOS Technology Inc., azienda produttrice di circuiti integrati, che viene rinominata Commodore Semiconductor Group. Con questa mossa Tramiel intendeva evitare di essere dipendente da fornitori terzi per la produzione dei propri dispositivi elettronici e questa strada sarà mantenuta anche negli anni successivi, quando la produzione si sposterà verso il settore dei personal computer e degli home computer.[senza fonte]

L'acquisizione della MOS Technology misea disposizione della Commodore un certo numero di esperti ingegneri elettronici; uno di questi Chuck Peddle diviene rapidamente responsabile tecnico dell'azienda e inizia un'opera di convincimento nei confronti di Tramiel sull'importanza di espandersi verso il nascente mercato dei personal computer.

Commodore VIC-20

L'idea di Peddle viene approvata e gli viene assegnato l'incarico di predisporre un prototipo di quello che sarebbe diventato il primo computer prodotto dalla Commodore: il Commodore PET, il primo comouter della Commodore. Elementi caratteristici della macchima erano, processore della MOS 6502, il KERNAL e il Commodore BASIC residente in ROM. Tramiel impose tuttavia di mantenere tutti i costi al minimo. Il PET fa il suo debutto nel 1977: una macchina piuttosto spartana ma efficiente e ha un costo concorrenziale rispetto ad altri prodotti dell'epoca, primo fra tutti l'Apple II. Negli anni successivi vengono introdotte numerose versioni di Commodore PET.

Gli anni '80 e gli "home computers"

Lo stesso argomento in dettaglio: Commodore VIC 20, Commodore 64, Commodore 264 e Commodore 128.
Commodore Plus/4

Nel 1981 la Commodore introduce il VIC-20, la sua prima macchina ad essere stata definita un home computer, venduto ad un prezzo di 299$.[5] A differenza della serie PET, caratteristiche salienti del VIC-20 furono la grafica e il suono, uniti ad un costo estremamente concorrenziale, e potendo essere collegata direttamente ad un televisore (evitando quindi la necessità di acquistare un monitor dedicato) e viene venduta nei grandi magazzini.

Commodore 64 (versione del 1982)

Ad appena un anno di distanza dalla nascita del VIC-20, viene introdotto il Commodore 64, suo successore naturale. Questa macchina è caratterizzata soprattutto da una grande capacità di memoria e dall'introduzione di nuovi processori dedicati alla grafica e al suono.

L'enorme successo del Commodore 64 impedisce di fatto alla Commodore, negli anni successivi, di vendere dei nuovi modelli di home computer, che si realizzò con la serie Commodore 264 nel 1984, composta da Commodore 16, Commodore 116 e Commodore Plus 4, tuttavia la incompatibilità con il Commodore 64, si rivelò un fallimento per la società.

Commodore 128.

Nel 1985 venne immesso sul mercato il Commodore 128 per rimediare allo scarso successo che i computers della serie Commodore 264 avevano ottenuto. Il nuovo computer introdusse una lunga lista di miglioramenti: un display a 80 colonne, piena compatibilità con CP/M e 128 kB di RAM, e con BASIC aggiornato alle versione 7.0 con nuovi comandi per la gestione della grafica e del sonoro.[6] Essendo inoltre compatibile col Commodore 64 ciò consentì di abbassare il prezzo della maccjhna del 1982. A partire da metà decennio la Commodore si dedicò anche alla produzione di PC IBM compatibili, una gamma di molti modelli nota come i Commodore PC, che ebbe un discreto successo in Europa. Nello stesso 1985 venne realizzato un prototipo per un nuovo home computer detto Commodore 900, ma il cui sviluppo venne cancellato nello stesso anno dopo l'acquisto di Amiga Corporation, grazie a cui poté introdurre sul mercato una nuova linea di computer: il Commodore Amiga.

Amiga 1000

Gli anni '90 e il fallimento

Nell'aprile del 1994, Commodore International Ltd. fallisce a causa di errate scelte di gestione effettuate dal gruppo dirigenziale volte alla massimizzazione dei profitti mediante la produzione di componentistica di scarso pregio e ad errori di marketing dei propri prodotti.[7]

La dirigenza della Commodore richiede inizialmente l'amministrazione controllata, secondo il "Chapter 11" dello US code che regola la bancarotta, tuttavia alla fine del periodo di amministrazione controllata, si optò per la chiusura, dismissione e vendita di tutti gli asset immobiliari, finanziari e intellettuali. Dopo essere stata messa in liquidazione, i beni e le proprietà intellettuali della società e di alcune sue consociate (come la Commodore Amiga Inc., detentrice delle proprietà intellettuali della piattaforma Amiga) vennero acquistate nell'aprile del 1995 dalla tedesca Escom per 12 milioni di dollari, dopo aver partecipato ad un'asta che ebbe come unico altro partecipante l'azienda statunitense Dell.[senza fonte]

Gli anni 2000 e i nuovi progetti correlati

La Yeahronimo Media Ventures, una società olandese, dopo aver acquisito il marchio Commodore ed il logo, nel 2005 ha cambiato nome in Commodore International Corporation ed ha introdotto sul mercato alcuni gadget hi-tech i cui nomi sono simili ad alcuni dei successi della vecchia Commodore: PET, VIC-20 e C64. Prima di loro ci avevano provato la tedesca Escom, fallita nel 1996, la statunitense Gateway, e l'olandese Tulip Computers che all'inizio del 2005 ha ceduto ogni diritto sul marchio Commodore alla propria connazionale.[8] Durante l'IFA 2008, il salone d'esposizione tecnologica che si tiene a Berlino, la nuova Commodore nella veste di Commodore Consumer Electronics[9] ha annunciato l'entrata sul mercato del laptop UMMD 8010/F equipaggiato con processore VIA C7-M, 1 GB di RAM, Hard Disk da 80 GB, display da 10.2 pollici, webcam da 1.3 Mpx, connettività Wi-fi b/g e opzionalmente bluetooth, al prezzo di 325 sterline.[10]

Nel 2010 la società statunitense Commodore USA ottenne in licenza l'utilizzo del marchio relativo al Commodore 64, ed ide un PC esteticamente molto simile al C64, con processore AMD Fusion, scheda grafica AMD Radeon, lettore/masterizzatore DVD (o Bluray), memoria DDR3 da 2 o 4 GB, hard disk da 1TB e con un proprio sistema operativo, il Commodore OS Vision, in grado di emulare software dei classici modelli Commodore come Amiga e C64. Annunciato a marzo 2010 e sebbene secondo il sito web ufficiale sarebbe stato commercializzato alla fine dello stesso anno[11][12] è stato poi lanciato sul mercato il 5 aprile 2011[13] vendendo tutti gli esemplari disponibili nel giro di 24 ore rendendo necessaria un prenotazione con attese di oltre 20 giorni per i nuovi approvvigionamenti.[senza fonte] I modelli offerti erano tre: una linea di PC compatti chiamati VIC Slim e Plus. Vennero annunciati visti 4 modelli di Amiga,[14][15] tuttavia la produzione tuttavia è terminata nel 2013, dopo il fallimento della società.

Consociate

Di seguito, suddivise per continente, sono elencate le consociate di Commodore International Ltd. Tra parentesi è indicato il Paese d'appartenenza.

Datassette
Commodore 1541
Amiga CD32

America del Nord:

Europa:

Asia:

Oceania:

L'importanza storica

Tra la metà degli anni settanta e la metà degli anni novanta, Commodore International Ltd. vende decine di milioni di personal computer in tutto il mondo con il marchio "Commodore" ed è una delle principali case produttrici di computer artefici della cosiddetta "alfabetizzazione informatica di massa": per la prima volta nella storia, grazie all'attività della società il computer passa da oggetto esoterico e molto costoso (destinato quindi all'ambito lavorativo o scientifico e gestito da personale ultraspecializzato) a bene di consumo delle masse. Tale passo è reso possibile dall'avvento dell'elettronica miniaturizzata, la microelettronica: in particolare è il microprocessore a rappresentare la conquista tecnologica che permette l'abbattimento dei costi di produzione di un computer, portandoli a livelli neanche immaginati nei decenni precedenti.

Tra i computer più celebri della Commodore International Ltd. vi sono il Commodore PET, il Commodore VIC-20, il Commodore 16, il Commodore 64 e l'Amiga 500. Celebre anche il suo logo: la lettera "C" affiancata da una bandierina rossoblu (indicata nel linguaggio scritto con "C="). Tutt'oggi Commodore International Ltd. detiene il record del computer più venduto della storia, il Commodore 64, venduto in tutto il mondo in oltre 22 milioni di esemplari.

Note

  1. ^ Commodore Gazette 1, p. 40
  2. ^ Software Development Times (January 1, 2008), Page 10.
  3. ^ Kretzinger, Boris: Commodore - Aufstieg und Fall eines Computerriesen, Morschen 2005, p. 14, Fn 18. ISBN 3-938199-04-0
  4. ^ (EN) Commodore International B.V.: Private Company Information, su investing.businessweek.com, 17 settembre 2008. URL consultato il 10 agosto 2009.
  5. ^ Commodore VIC 20 da storiainformatica.it
  6. ^ Ian Matthews, Commodore 128 - The most versatile 8 bit computer ever made, su commodore.ca, 11 luglio 2003. URL consultato il 17 dicembre 2017.
  7. ^ Ian Matthews, Irging Gould - The Money Man, su commodore.ca, 30 settembre 2002. URL consultato il 7 dicembre 2012.
  8. ^ Punto Informatico, Commodore, un fantasma nei salotti, 19 dicembre 2005.
  9. ^ Vetrina di Commodore Consumer Electronics presso l'IFA di Berlino 2008[collegamento interrotto]
  10. ^ PcWorld, Commodore torna con un notebook[collegamento interrotto], 03 settembre 2008.
  11. ^ Il ritorno del Commodore 64, su itespresso.it. URL consultato il 28 marzo 2010.
  12. ^ PC64, un PC dal look "vintage", su commodoreusa.net. URL consultato il 16 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2010).
  13. ^ Commodore 64, ritorno con un meh da punto-informatico.it, 8 aprile 2011
  14. ^ Commodore OS Vision come sistema operativo, su commodorecomputerblog.com.
  15. ^ Commodore USA: il ritorno di un mito

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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