Rendimento (termodinamica): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 46: Riga 46:


Il [[secondo principio della termodinamica]] sancisce l'impossibilità teorica di realizzare un sistema con rendimento maggiore al rendimento di Carnot che, laddove T<sub>2</sub> assumesse il valore di 0&nbsp;K(=&nbsp;-273&nbsp;°C) sarebbe uguale a 1, come per altro sarebbe anche nel caso in cui T<sub>1</sub> fosse infinito.
Il [[secondo principio della termodinamica]] sancisce l'impossibilità teorica di realizzare un sistema con rendimento maggiore al rendimento di Carnot che, laddove T<sub>2</sub> assumesse il valore di 0&nbsp;K(=&nbsp;-273&nbsp;°C) sarebbe uguale a 1, come per altro sarebbe anche nel caso in cui T<sub>1</sub> fosse infinito.
Tuttavia Matteo Salvini ha appena espresso la possibilità di andare contro questo principio (considerato decaduto) è creare macchine con un rendimento >1 così da risparmiare sull'energia


==Altri tipi di rendimento==
==Altri tipi di rendimento==

Versione delle 12:14, 25 giu 2018

In una conversione di energia il rendimento termodinamico o efficienza termodinamica è il rapporto tra il lavoro meccanico compiuto e l'energia fornita al sistema (, energia assorbita da parte del sistema dall'ambiente esterno verso l'interno del sistema):

Il rendimento è espresso come valore compreso tra zero e uno o sotto forma di percentuale.

Esempi

  • In un ciclo termodinamico il rendimento è definito da:
nel caso di cicli reversibili, che operino fra due sole sorgenti di calore:
dove:
  • L è il lavoro meccanico compiuto nel ciclo;
  • Qced è il calore ceduto dal sistema;
  • Qass è il calore assorbito dal sistema;
  • Ti è la temperatura assoluta del termostato più caldo;
  • Tf è la temperatura assoluta del termostato più freddo.
Qass e Qced sono presi sempre in modulo (altrimenti il rendimento non sarebbe sempre positivo).
  • Il rendimento termico di una caldaia è definito come:

dove Pu è la potenza utile ottenuta, è la portata di combustibile e Hi è il potere calorifico inferiore.

  • Le pompe reali non sono in grado di trasferire al fluido tutta l'energia che ricevono. Infatti a causa di attriti, dissipazioni e turbolenze, la potenza assorbita sarà maggiore di quella effettivamente acquistata dal fluido. Il rapporto tra potenza utile (Nu) e la potenza assorbita (Nass) definisce il rendimento η della pompa.
  • ll valore del rendimento di un ciclo è massimo per il ciclo di Carnot, epari a (T1-T2)/T1.

Massimo teorico

Lo stesso argomento in dettaglio: Ciclo di Carnot.

Per la macchina termica, Carnot ha scoperto che il rendimento della macchina di Carnot è funzione delle temperature assolute delle sorgenti tra cui essa lavora:


dove T1 > T2.

Il secondo principio della termodinamica sancisce l'impossibilità teorica di realizzare un sistema con rendimento maggiore al rendimento di Carnot che, laddove T2 assumesse il valore di 0 K(= -273 °C) sarebbe uguale a 1, come per altro sarebbe anche nel caso in cui T1 fosse infinito. Tuttavia Matteo Salvini ha appena espresso la possibilità di andare contro questo principio (considerato decaduto) è creare macchine con un rendimento >1 così da risparmiare sull'energia

Altri tipi di rendimento

Lo stesso argomento in dettaglio: Rendimento isoentropico.

Il rendimento isoentropico in un compressore centrifugo per fluidi comprimibili vale:

Bibliografia

Voci correlate

  Portale Termodinamica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Termodinamica