Uezd del Kurdistan: differenze tra le versioni

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Il Kurdistan rosso (1923-1929)

Lo Uyezd del Kurdistan (Kurdistansky Uyezd, in russo Курдистанский уезд?; in azero Kürdüstan qəzası), conosciuto anche come Kurdistan rosso, era un'entità territoriale amministrativa sovietica, creata dai bolscevichi ed esistita per sei anni dal 1923 al 1929. Fu brevemente sostituita dall'okrug del Kurdistan dal 30 maggio al 23 luglio del 1930.[1]

Esso si estendeva in quello che poi diventerà il distretto di Laçın, ricompreso nella RSS Azera e, dopo la guerra del Nagorno Karabakh nella repubblica di Artsakh.

Il “Kurdistan rosso”, una provincia curda nominalmente autonoma incastrata tra Armenia sovietica e Azerbaijan sovietico, può essere definita come la prima entità curda etnicamente definita. Vi si stampava un giornale (Kurmanji) e disponeva di scuole in lingua curda. Il suo scopo era fungere da faro della rivoluzione socialista per i curdi nel Medio Oriente. Ritenendo che la presenza di tale entità autonoma potesse incoraggiare processi controrivoluzionari e fosse di ostacolo alle relazioni con la Turchia e l'Iran, Stalin decise nel 1930 di sciogliere il Kurdistan rosso che nel frattempo da uyezd si era trasformato in okrug.

In seguito le autorità della RSS Azera attuarono una politica di immigrazione forzata di azeri nel distretto al fine di abbassare la percentuale etnica curda che era superiore al 70%. Molti curdi vennero deportati in Kazakistan.

Nel 1992, dopo la cattura di Lachin da parte delle forze armene durante la guerra del Nagorno-Karabakh, fu dichiarata in Armenia da un gruppo di curdi guidati da Wekîl Mustafayev la Repubblica curda di Lachin ma questo tentativo di ristabilire un'entità territoriale autonoma curda non ebbe buon esito.[2]

Note

Voci correlate