Arsenale: differenze tra le versioni

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Un '''arsenale''' è un insediamento adibito alla costruzione, alla riparazione, all'immagazzinamento e alla fornitura delle [[arma|armi]] e delle [[munizioni]].
Un '''arsenale''' è un insediamento adibito alla costruzione, alla riparazione, all'immagazzinamento e alla fornitura delle [[arma|armi]] e delle [[munizioni]].


La parola "arsenale" proviene dall'{{nomelingua|arabo}} دار الصناعة (''Dār al-ṣināʿa''), ovvero "sede d'industria" o "casa del mestiere", da cui derivano, attraverso la mediazione del [[Dialetto veneziano|veneziano]], le parole [[darsena]] e, quindi, ''arsenale''<ref>L'arabo ''Dār al-ṣināʿa'', sarebbe passato al [[Dialetto veneziano|veneziano]] ''darzanà'', poi corrotto nelle forme ''arzanà'' - citata anche da [[Dante Alighieri|Dante]] nell<nowiki>'</nowiki>''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'' - e quindi ''arzanàl'', ''arsenàl'', ed infine, ''arsenàle''. Cfr. [[Fabio Mutinelli]], ''Storia documentata di Venezia''.</ref><ref>{{Treccani|arsenale/|Arsenale|v = si|accesso = 2 agosto 2015}}</ref>. La diffusione del termine in altre 14 lingue deriva dall'enorme popolarità che l'[[Arsenale di Venezia]] (che fu di fatto la prima [[fabbrica]] al mondo) ottenne negli ultimi anni del XVI secolo (periodo di massima operosità), quando i 16.000 operai occupati entro le sue mura [[Merlo (architettura)|merlate]] potevano varare fino a 100 navi in soli due mesi, impressionando tutta l'[[Europa]].
La parola "arsenale" proviene dall'{{nomelingua|arabo}} دار الصناعة (''Dār al-ṣināʿa''), ovvero "sede d'industria" o "casa del mestiere", da cui derivano, attraverso la mediazione del [[Dialetto veneziano|veneziano]], le parole [[darsena]] e, quindi, ''arsenale''<ref>L'arabo ''Dār al-ṣināʿa'', sarebbe passato al [[Dialetto veneziano|veneziano]] ''darzanà'', poi corrotto nelle forme ''arzanà'' - citata anche da [[Dante Alighieri|Dante]] nell<nowiki>'</nowiki>''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'' - e quindi ''arzanàl'', ''arsenàl'', ed infine, ''arsenàle''. Cfr. [[Fabio Mutinelli]], ''Storia documentata di Venezia''.</ref><ref>{{Treccani|arsenale/|Arsenale|v = si|accesso = 2 agosto 2015}}</ref>. La diffusione del termine in altre 14 lingue deriva dall'enorme popolarità che l'[[Arsenale di Venezia]] ({{Cn|che fu di fatto la prima [[fabbrica]] al mondo}}) ottenne negli ultimi anni del XVI secolo (periodo di massima operosità), quando i {{Cn|16.000 operai occupati entro le sue mura [[Merlo (architettura)|merlate]] potevano varare fino a 100 navi in soli due mesi}}.


== Caratteristiche ==
== Caratteristiche ==

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Veduta dell'ingresso dell'Arsenale di Venezia, Canaletto, 1732.
Cannoni e mortai dell'esercito napoleonico esposti lungo le mura dell'Arsenale del Cremlino di Mosca.

Un arsenale è un insediamento adibito alla costruzione, alla riparazione, all'immagazzinamento e alla fornitura delle armi e delle munizioni.

La parola "arsenale" proviene dall'arabo دار الصناعة (Dār al-ṣināʿa), ovvero "sede d'industria" o "casa del mestiere", da cui derivano, attraverso la mediazione del veneziano, le parole darsena e, quindi, arsenale[1][2]. La diffusione del termine in altre 14 lingue deriva dall'enorme popolarità che l'Arsenale di Venezia (che fu di fatto la prima fabbrica al mondo[senza fonte]) ottenne negli ultimi anni del XVI secolo (periodo di massima operosità), quando i 16.000 operai occupati entro le sue mura merlate potevano varare fino a 100 navi in soli due mesi[senza fonte].

Caratteristiche

Solitamente un grande arsenale era suddiviso in:

  • A - Magazzinaggio
  • B - Costruzione
  • C - Amministrazione

Al punto A si dovevano avere i seguenti dipartimenti e magazzini: Dipartimenti di spedizione e ricevimento, armeria, rimessaggio, briglie, selle e finimenti, equipaggiamento da campo, attrezzi e strumenti, magazzino ingegneristico, legnaia, magazzino scarti.

Al punto B si dovevano avere: fabbrica cannoni, fabbrica carri, laboratorio, fabbrica armi leggere, fabbrica tende e finimenti, fabbrica polvere da sparo, ecc. In un arsenale di seconda classe erano presenti laboratori invece che fabbriche.

Al punto C, sotto il capo dell'amministrazione, si trovavano il direttore capo dell'arsenale, funzionari civili, ufficiali, sottufficiali e artificeri, capireparto, operai specializzati e operai civili, con gli impiegati necessari al lavoro di ufficio.

Un arsenale di prima classe, che poteva rinnovare materiali ed equipaggiamento di un grande esercito, comprendeva una fucina per cannoni, una fabbrica di carri, un laboratorio per le armi leggere e la produzione di munizioni, una fabbrica di armi leggere, una fabbrica di tende, sellerie e finimenti e una fabbrica di polvere da sparo. Oltre a ciò doveva possedere ampi magazzini.

In un arsenale di seconda classe le fabbriche erano rimpiazzate da laboratori. La situazione di un arsenale dovrebbe essere governata da considerazioni strategiche. Un arsenale di prima classe doveva essere situato nella base di operazioni e rifornimento, al sicuro dagli attacchi, non troppo vicino al confine, e in posizione tale da potervi far affluire rapidamente le risorse della nazione. L'importanza di un ampio arsenale era tale che le sue difese dovevano essere della stessa scala di quelle di una grossa fortezza.

Note

  1. ^ L'arabo Dār al-ṣināʿa, sarebbe passato al veneziano darzanà, poi corrotto nelle forme arzanà - citata anche da Dante nell'Inferno - e quindi arzanàl, arsenàl, ed infine, arsenàle. Cfr. Fabio Mutinelli, Storia documentata di Venezia.
  2. ^ Arsenale, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 2 agosto 2015.

Voci correlate

Altri progetti

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