Ordine della Santa Croce: differenze tra le versioni

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stemma dell'Ordine della Santa Croce

L'Ordine della Santa Croce (in latino Canonici Regulares Ordinis Sanctae Crucis) è un istituto religioso maschile cattolico: i canonici regolari di questo ordine, detti comunemente crocigeri, pospongono al loro nome la sigla O.S.C.

Dalle origini al 1400

Venne fondato il 14 settembre 1211: il nome di "crocigeri" deriva dal latino "gerere crucem" (portare la croce) e nacque perché, al tempo delle Crociate, il primo gruppo di cinque canonici della diocesi di Liegi, i futuri crocigeri, apposero una croce sul proprio abito religioso. Guidava il gruppo Teodoro di Celles, considerato il fondatore dell'ordine.

Principale obiettivo di questi canonici era di seguire uno stile di vita religiosa secondo la Regola di sant'Agostino. Questi cinque compagni, abbandonano l'abazia di Liegi, si recarono su una collina fuori della città di Huy, presso una cappella intitolata a san Teobaldo. Decidono di condurre uno stile di vita molto austero, sull'esempio dei primi cristiani.

Nel 1248, papa Innocenzo IV approva il loro modello di vita e consegna loro ufficialmente la Regola di Sant'Agostino.

Tra il 1248 ed il 1400, la piccola comunità religiosa fonda le prime case in Inghilterra, Francia, Germania e Olanda. Verso l'anno 1400 l'ordine contava ben 40 conventi. Con lo scisma d'occidente, i crocigeri francesi si schierano con Avignone; gli altri con Roma. Le divisioni comportano rilassatezza nello stile di vita religioso, tendenza alla quale cercano di porre rimedio i vari Capitoli generali dell'Ordine, celebrati ogni anno.

Il 1500 e il 1600

Tra il XV e il XVII secolo, i paesi dell'Europa settentrionale, sotto l'influenza di Geert Groote ed il suo movimento della Devozione Moderna, assistono ad un risveglio della pratica religiosa. I crocigeri, influenzati da questo movimento, convocano un Capitolo di riforma ed eleggono un olandese come priore generale, che guida l'Ordine verso profondi cambiamenti. In questo periodo i crocigeri del Nord Europa fondano più di ottanta conventi.

I crocigeri francesi, invece, rifiutano ogni rinnovamento. Tale scelta determinerà la lenta decadenza dell'ordine in Francia, che giungerà alle soglie della Rivoluzione francese con poche comunità, che non resisteranno alla forza d'urto della rivoluzione.

Ben presto, però, l'espansione dell'ordine si ferma. Prima la guerra dei trent'anni, seguita da quella degli ottanta. Poi l'epidemia di peste. Infine Lutero e la Riforma protestante, con la Controriforma cattolica. I crocigeri soffrono di queste situazioni. In Inghilterra, re Enrico VIII sopprime tutti i conventi dei crocigeri. Nelle province protestanti di Paesi Bassi e Germania, la Riforma fa sparire case fino ad allora determinanti per la storia dell'Ordine.

La crisi del XIX secolo

Il XIX è caratterizzato dalla quasi scomparsa dell'ordine. La Rivoluzione francese ostile alla fede ed agli ordini religiosi, determinò la soppressione di tutte le case dell'ordine in Francia, Belgio e Germania. Rimansero solo due case nei Paesi Bassi, Uden e Sant'Agata, sottratte all'influenza dei Protestanti e dei Rivoluzionari. Nel 1814, Guglielmo I, re del Regno Unito dei Paesi Bassi, ostile ai cattolici, proibisce ai religiosi di accogliere nuovi candidati alla vita religiosa.

Alla fine degli anni 30 del 1800 non restano che quattro crocigeri, tutti anziani: due a Uden e due a Sant'Agata.

Dalla rinascita ad oggi

Crocigeri nel 1964

Nel 1840, sul trono dei Paesi Bassi, succede Guglielmo II, che, contrariamente al padre, è aperto verso i cattolici. Sospende la precedente interdizione e permette ai religiosi di accettare dei candidati. Fa ingresso nell'ordine un sacerdote diocesano, Van Den Wijmelenberg, e i crocigeri diventano cinque, come all'inizio della loro storia. Il nuovo entrato è scelto maestro generale e sarà considerato il secondo fondatore dell'Ordine.

Grazie a Van Den Wijmelenberg, l'Ordine ricomincia la propria vita e fonda nuovi conventi. I crocigeri ritornano in Belgio, ma la casa generalizia resta nei Paesi Bassi, tentano di stabilirsi anche negli Stati Uniti d'America, ma non riescono.

Nel XX secolo, l'Ordine accetta di dirigere le missioni e in varie parti del mondo. I crocigeri partono per Congo e Indonesia. Si stabiliscono in Brasile e negli Stati Uniti e aprono case in Germania e in Austria. La vita nelle missioni non risultò facile, ad esempio, in Congo, nel 1965 alcuni ribelli percossero a morte ben 23 crocigeri, per lo più giovani missionari, dopo averli tenuti prigionieri per settimane.

I crocigeri ritornano nella regione vallone del Belgio e fondano un collegio a Hannut. Giungono anche in Italia, dove stabiliscono, a Roma, la Procura generale e un Collegio Internazionale. Ma anche a Roma, i crocigeri incontrano difficoltà, infatti, il Duce, Benito Mussolini, espropria loro la casa presso il Campidoglio.

Nel 1938, però, il cardinale Luigi Sincero affida loro un piccolo convento e la Basilica di San Giorgio al Velabro. Nell'anno 1993 la mafia fa esplodere una autobomba tra l'angolo della chiesa e il convento, tanto che il Maestro Generale dell'Ordine fu costretto a trasferirsi in Belgio, in attesa del restauro del convento.

Alla fine del 2015 l'ordine contava 334 religiosi (221 sacerdoti), residenti in 33 case.[1]

Note

  1. ^ dati statistici riportati dall'Annuario Pontificio per l'anno 2017, Città del Vaticano, 2017, p. 1398.

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