Legio V Urbana: differenze tra le versioni

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La '''legio V Urbana''' era un'[[legione romana|unità militare romana]] di [[Repubblica romana|epoca tardo repubblicana]], che potrebbe essere stata formata dal [[console romano|console]], [[Gaio Vibio Pansa]], nel [[43 a.C.]] e reclutata per difendere la città di [[Roma]] (''[[Urbs]]''<ref>{{AE|1996|591}}.</ref>), da cui il suo soprannome.<ref>L.Keppie, ''The making of the roman army'', pp.199-203.</ref> In questo caso coinciderebbe con la [[legio V (Pansa)|legio V]] e potrebbe aver ricoperto un ruolo similare alla futura [[guardia pretoriana]] a difesa della capitale. Potrebbe anche coincidere con la [[legio V (Cesare)|legio V]] di [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]].<ref name="Gonzalez193"/>
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== Note ==
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Versione delle 13:39, 24 mag 2018

Legio V Urbana

L'aquila, il simbolo della legione romana
Descrizione generale
Attivadal 43 a.C.? al 31 a.C.?
confluita nella V Macedonica.[1]
Tipolegione consolare
Battaglie/guerreGuerra civile romana (44-31 a.C.)
Comandanti
Degni di notaGaio Vibio Pansa
Ottaviano
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

La legio V Urbana era un'unità militare romana di epoca tardo repubblicana, che potrebbe essere stata formata dal console, Gaio Vibio Pansa, nel 43 a.C. e reclutata per difendere la città di Roma (Urbs[2]), da cui il suo soprannome.[3] In questo caso coinciderebbe con la legio V e potrebbe aver ricoperto un ruolo similare alla futura guardia pretoriana a difesa della capitale. Potrebbe anche coincidere con la legio V di Cesare.[1]

Sembra che possa essere stata successivamente sciolta o lasciata al triumviro Marco Emilio Lepido, senza che sia chiaro quale sia stata la sua sorte negli anni successivi di guerra civile. Sappiamo soltanto che suoi veterani furono mandati in congedo nella città di Ateste (oggi Este, nell'attuale Veneto).[4]

Note

  1. ^ a b J.R.Gonzalez, Historia del las legiones romanas, p.193.
  2. ^ AE 1996, 591.
  3. ^ L.Keppie, The making of the roman army, pp.199-203.
  4. ^ AE 1997, 595; CIL V, 2508; CIL V, 2510; CIL V, 2514; CIL V, 2515; CIL V, 2518; CIL V, 2519; AE 1991, 803; AE 1997, 596; AE 1997, 597.

Bibliografia

Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne
  • J.R.Gonzalez, Historia del las legiones romanas, Madrid 2003.
  • L.Keppie, The making of the roman army, Oklahoma 1998.