Infarto: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Messbot (discussione | contributi)
m →‎Forme: fix tecnico tag HTML using AWB
Riga 42: Riga 42:
== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* {{Thesaurus BNCF}}
* {{Thesaurus BNCF}}
* [http://www.dica33.it/cont/schede-patologia/infarto/infarto.asp ''Infarto su Dica33.it, il portale della salute''], dica33.it


{{Portale|medicina}}
{{Portale|medicina}}

Versione delle 10:17, 19 apr 2018

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Microfotografia di un infarto polmonare. Si noti la differenza tra l'area infartuata (sulla destra) e l'area di tessuto polmonare relativamente sano (sulla sinistra)

Per infarto si intende la necrosi di un tessuto per ischemia, cioè per grave deficit di flusso sanguigno.

I sintomi sono diversi a seconda dell'organo interessato, tuttavia il sintomo principale è rappresentato da dolore acuto (ad insorgenza improvvisa), di varia intensità; è però possibile che l'infarto sia clinicamente asintomatico, soprattutto qualora sia di dimensioni molto piccole.

Eziologia

Clinicamente è una sindrome acuta provocata da una insufficiente irrorazione sanguigna ad un organo o a parte di esso, per una occlusione improvvisa o per una stenosi critica delle arterie che portano il sangue in quel distretto dell'organismo.

La causa è costituita nella maggior parte dei casi dall'aterosclerosi. Quando vanno incontro ad ulcerazione, le placche aterosclerotiche possono provocare occlusione arteriosa acuta (e quindi infarto) sia attraverso la formazione di emboli sia attraverso la trombosi sovrapposta all'ulcerazione.

L'infarto miocardico, dove l'organo interessato è il cuore e l'infarto cerebrale (responsabile dell'80% dei casi di ictus) sono le più frequenti cause di morte nei paesi occidentali; altre tipologie di infarto sono relativamente rare, poiché molti distretti sono irrorati da più arterie, cosa che permette al vaso non interessato di supplire efficacemente al deficit nutritizio.

Conseguenze

La regione colpita da infarto diviene necrotica (è questa necrosi che scatena i sintomi acuti): se il malato sopravvive alla fase acuta dell'infarto, l'organismo riassorbe i tessuti morti senza rigenerare la parte persa (cosa impossibile senza afflusso di sangue), ma forma in quella zona una cicatrice di tessuto connettivo fibroso, e l'organo interessato perde definitivamente una parte della sua funzionalità.

Forme

Le forme cliniche più frequenti sono:

Il più frequente fra tutti è quello del miocardio, tanto che l'uso della parola infarto indica comunemente quello a carico del cuore.

Nel caso di organo irrorato da più vasi, l'infarto è molto più raro. Nel fegato, per esempio, l'85% del flusso nutritizio è trasportato dalla vena porta, mentre l'arteria epatica contribuisce per il 15%. Un'ostruzione di quest'ultima non provoca quindi un infarto del tessuto da essa irrorato. Un'occlusione acuta della vena porta è poco frequente.
Questa doppia irrorazione viene utilizzata efficacemente per il trattamento dei tumori epatici: essi infatti sono irrorati solo dall'arteria epatica e non dalla vena porta. Questo permette un approccio terapeutico sclerotizzante senza ledere il tessuto epatico sano.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina