Nicola Adamo: differenze tra le versioni

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==Procedimenti giudiziari==
==Procedimenti giudiziari==
===Inchiesta Why Not ===
===Inchiesta Why Not ===
A settembre [[2006]] Adamo riceve un avviso di garanzia nell'ambito dell'[[Inchiesta Why Not]] da parte della Procura della Repubblica di [[Catanzaro]], di cui egli stesso dà notizia<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_dicembre_17/inchiesta_why_not_catanzaro_archiviazione_prodi_0e5a896a-cc2f-11dd-bd86-00144f02aabc.shtml Corriere.it]</ref>. Si ipotizzano a suo carico i reati di truffa, abuso d'ufficio e associazione a delinquere per ipotetici finanziamenti "pilotati" che hanno interessato aziende amministrate dalla moglie, Enza Bruno Bossio, anch'essa raggiunta da avviso di garanzia. Il provvedimento giunge poche settimane dopo un precedente atto della Magistratura nei confronti del capogruppo dei DS in Consiglio regionale, (Franco Pacenza). Nell'aprile 2010 la sentenza del processo Whynot assolve la moglie Enza Bruno Bossio(assolta successivamente anche in appello), facendo cadere ogni ipotesi di commistione pubblico/privato suggestionata dal pm De Magistris, Adamo nell'ambito dell'[[Inchiesta Why Not]] inizialmente viene prosciolto dall'accusa di [[Associazione per delinquere]] dal [[Giudice dell'udienza preliminare]] del Tribunale di Catanzaro ma i Sostituti Procuratori generali di Catanzaro impugnano la sentenza dinanzi alla [[Corte di cassazione]] che annulla la sentenza di proscioglimento con rinvio e nell'aprile [[2012]] il Gup di Catanzaro rinvia a giudizio Adamo con l'accusa di [[Associazione per delinquere]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.corrieredellacalabria.it/stories/cronaca/4645_why_not_sei_persone_rinviate_a_giudizio_per_associazione_a_delinquere/ "Why not", sei persone rinviate a giudizio per associazione a delinquere - Corriere della Calabria<!-- Titolo generato automaticamente -->] |date=gennaio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>,sempre nell'inchiesta Why Not. Il 30 settembre 2015 lo stesso PM che aveva impugnato la sentenza chiede per Nicola Adamo e altri due l'assoluzione per non aver commesso il fatto.<ref>{{Cita web|url = http://www.ilquotidianoweb.it/news/politica/741009/Chiesta-l-assoluzione-per-Adamo-.html|titolo = Chiesta l'assoluzione per Adamo, Gallo e MorroneIl Pm di Why not punta soltanto su due condanne - Politica - Il Quotidiano della Calabria|accesso = 2 ottobre 2015}}</ref>. L'on. Adamo era stato rinviato a giudizio nel marzo [[2010]] con l'accusa della commissione di un altro reato (corruzione elettorale) ma il 31 luglio [[2012]] il tribunale di Catanzaro al termine del giudizio ordinario di primo grado assolve il politico cosentino. Il 21 febbraio [[2014]] la Corte d'appello di Catanzaro conferma l'assoluzione nei confronti dell'On. Adamo.
A settembre [[2006]] Adamo riceve un avviso di garanzia nell'ambito dell'[[Inchiesta Why Not]] da parte della Procura della Repubblica di [[Catanzaro]], di cui egli stesso dà notizia<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_dicembre_17/inchiesta_why_not_catanzaro_archiviazione_prodi_0e5a896a-cc2f-11dd-bd86-00144f02aabc.shtml Corriere.it]</ref>. Si ipotizzano a suo carico i reati di truffa, abuso d'ufficio e associazione a delinquere per ipotetici finanziamenti "pilotati" che hanno interessato aziende amministrate dalla moglie, Enza Bruno Bossio, anch'essa raggiunta da avviso di garanzia. Il provvedimento giunge poche settimane dopo un precedente atto della Magistratura nei confronti del capogruppo dei DS in Consiglio regionale, (Franco Pacenza). Nell'aprile 2010 la sentenza del processo Whynot assolve la moglie Enza Bruno Bossio(assolta successivamente anche in appello), facendo cadere ogni ipotesi di commistione pubblico/privato suggestionata dal pm De Magistris, Adamo nell'ambito dell'[[Inchiesta Why Not]] inizialmente viene prosciolto dall'accusa di [[Associazione per delinquere]] dal [[Giudice dell'udienza preliminare]] del Tribunale di Catanzaro ma i Sostituti Procuratori generali di Catanzaro impugnano la sentenza dinanzi alla [[Corte di cassazione]] che annulla la sentenza di proscioglimento con rinvio e nell'aprile [[2012]] il Gup di Catanzaro rinvia a giudizio Adamo con l'accusa di [[Associazione per delinquere]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.corrieredellacalabria.it/stories/cronaca/4645_why_not_sei_persone_rinviate_a_giudizio_per_associazione_a_delinquere/ "Why not", sei persone rinviate a giudizio per associazione a delinquere - Corriere della Calabria<!-- Titolo generato automaticamente -->] |date=gennaio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>,sempre nell'inchiesta Why Not. Il 30 settembre 2015 lo stesso PM che aveva impugnato la sentenza chiede per Nicola Adamo e altri due l'assoluzione per non aver commesso il fatto.<ref>{{Cita web|url = http://www.ilquotidianoweb.it/news/politica/741009/Chiesta-l-assoluzione-per-Adamo-.html|titolo = Chiesta l'assoluzione per Adamo, Gallo e MorroneIl Pm di Why not punta soltanto su due condanne - Politica - Il Quotidiano della Calabria|accesso = 2 ottobre 2015}}</ref>. Il [[13 gennaio]] [[2016] il Tribunale di Catanzaro assolve L'on. Adamo, dall'accusa di associazione a delinquere, per non avere commesso il fatto<ref> https://www.quicosenza.it/news/le-notizie-dell-area-urbana-di-cosenza/cosenza/69163-why-not-associazione-per-delinquere-assolti-i-politici-cosentini-ennio-morrone-e-nicola-adamo</ref>. L'on. Adamo era stato rinviato a giudizio nel marzo [[2010]] con l'accusa della commissione di un altro reato (corruzione elettorale) ma il 31 luglio [[2012]] il tribunale di Catanzaro al termine del giudizio ordinario di primo grado assolve il politico cosentino. Il 21 febbraio [[2014]] la Corte d'appello di Catanzaro conferma l'assoluzione nei confronti dell'On. Adamo.


===Inchiesta Eolo ===
===Inchiesta Eolo ===

Versione delle 21:20, 7 mar 2018

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo politico nato nel 1928, vedi Nicola Adamo (1928-1980).
Nicola Adamo

Vice Presidente della Regione Calabria
Durata mandato4 aprile 2005 –
28 aprile 2009
PresidenteAgazio Loiero
PredecessoreSilvia Sestito
SuccessoreDomenico Cersosimo

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaXV (fino al 28 giugno 2006)
Gruppo
parlamentare
Gruppo L'ulivo
CoalizioneL'Unione
CircoscrizioneXXIII Calabria
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPCI, PDS, DS, PD
Professioneimpiegato

Nicola Adamo (Cosenza, 31 luglio 1957) è un politico italiano.

Biografia

Maturità scientifica, impiegato, già esponente del Partito Comunista Italiano, promosse il movimento di lotta per il lavoro e organizzò le leghe dei disoccupati. Fu segretario regionale della FGCI e della federazione provinciale del PCI di Cosenza.

Ha all'attivo anche esperienze giornalistiche, come redattore del settimanale "La città futura".

Nella quinta legislatura regionale, con la Giunta Rhodio, è stato assessore al Personale ed alla Trasparenza. Successivamente, fino all'aprile del 1999, è stato presidente del gruppo PDS. Assessore ai Lavori Pubblici nella Giunta Meduri, nel 2001 è stato anche consigliere comunale di Cosenza. Capogruppo consiliare in Consiglio regionale, viene eletto segretario regionale dei DS.

In seguito alle elezioni regionali del 2005, è stato eletto consigliere regionale tra le file dei DS e nominato Vicepresidente della Regione, guidata da Agazio Loiero, con delega al Bilancio.

Nel 2006 viene eletto deputato alla Camera, candidandosi all'ottavo posto della lista bloccata dell'Ulivo in Calabria. Viene eletto membro della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo. il 28 giugno però, lascia il posto alla Camera per mantenere la carica al consiglio regionale calabrese.

A seguito della nascita della Giunta Loiero-bis (a settembre 2006), gli viene assegnata una delega diversa, relativa alla costruzione della nuova Regione ed al marketing regionale. È uno dei protagonisti della "crisi" aperta dall'Ulivo alla Regione Calabria in merito alla gestione dei fondi strutturali che l'Unione europea assegna agli enti locali per il periodo 2007-2013: il 28 novembre, si dimette, insieme alla sua collega di partito Doris Lo Moro e all'esponente della Margherita Demetrio Naccari Carlizzi ma, a distanza di circa un mese, con la nascita del Loiero-ter, rientra in Giunta nelle medesime mansioni precedenti.

Nel 2007 si è candidato ed è stato eletto alle primarie del Partito Democratico in una lista cosentina che sostiene Walter Veltroni. Nel 2009 è stato coordinatore regionale della mozione che sosteneva Dario Franceschini a segretario nazionale del PD. Nel 2010 viene rieletto consigliere regionale per la quarta legislatura consecutiva ma, in dissenso con la gestione del partito, in Consiglio regionale si iscrive al Gruppo misto e viene espulso dal partito per due anni dal settembre 2010 al settembre 2012 dall'allora commissario regionale pd calabria Adriano Musi[1].

Procedimenti giudiziari

Inchiesta Why Not

A settembre 2006 Adamo riceve un avviso di garanzia nell'ambito dell'Inchiesta Why Not da parte della Procura della Repubblica di Catanzaro, di cui egli stesso dà notizia[2]. Si ipotizzano a suo carico i reati di truffa, abuso d'ufficio e associazione a delinquere per ipotetici finanziamenti "pilotati" che hanno interessato aziende amministrate dalla moglie, Enza Bruno Bossio, anch'essa raggiunta da avviso di garanzia. Il provvedimento giunge poche settimane dopo un precedente atto della Magistratura nei confronti del capogruppo dei DS in Consiglio regionale, (Franco Pacenza). Nell'aprile 2010 la sentenza del processo Whynot assolve la moglie Enza Bruno Bossio(assolta successivamente anche in appello), facendo cadere ogni ipotesi di commistione pubblico/privato suggestionata dal pm De Magistris, Adamo nell'ambito dell'Inchiesta Why Not inizialmente viene prosciolto dall'accusa di Associazione per delinquere dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro ma i Sostituti Procuratori generali di Catanzaro impugnano la sentenza dinanzi alla Corte di cassazione che annulla la sentenza di proscioglimento con rinvio e nell'aprile 2012 il Gup di Catanzaro rinvia a giudizio Adamo con l'accusa di Associazione per delinquere[3],sempre nell'inchiesta Why Not. Il 30 settembre 2015 lo stesso PM che aveva impugnato la sentenza chiede per Nicola Adamo e altri due l'assoluzione per non aver commesso il fatto.[4]. Il 13 gennaio [[2016] il Tribunale di Catanzaro assolve L'on. Adamo, dall'accusa di associazione a delinquere, per non avere commesso il fatto[5]. L'on. Adamo era stato rinviato a giudizio nel marzo 2010 con l'accusa della commissione di un altro reato (corruzione elettorale) ma il 31 luglio 2012 il tribunale di Catanzaro al termine del giudizio ordinario di primo grado assolve il politico cosentino. Il 21 febbraio 2014 la Corte d'appello di Catanzaro conferma l'assoluzione nei confronti dell'On. Adamo.

Inchiesta Eolo

Il 25 ottobre 2012 viene notificato a Nicola Adamo l'avviso di conclusione indagini con le accuse di associazione a delinquere, corruzione, Abuso d'ufficio e minaccia. Il gruppo Erg sarebbe stato disposto a versare una tangente di quasi 2 milioni e mezzo di euro per ottenere l'autorizzazione a realizzare l’impianto eolico “Pitagora” a Isola Capo Rizzuto[6]. L'indagine, avviata nel 2007 dalla Procura di Paola, passata successivamente alla procura di Cosenza, approda alla procura di Catanzaro dove rimane in sonno fino al 2012. In seguito alla notizia di conclusione delle indagine convoca una conferenza stampa nel corso della quale afferma: “Sono anni che si va avanti con questa storia. Per l'opinione pubblica sono stato prima indagato, poi imputato, poi dovevo essere arrestato da un momento all'altro. Oggi che le indagini sono chiuse finalmente potrò difendermi da una accusa che ritengo infondata. Posso dimostrare che i coimputati da me hanno ottenuto semmai svantaggi e non vantaggi. Sono una persona onesta e se qualcuno pensa di farmi fuori politicamente con questi metodi si sbaglia di grosso perché ho la pelle dura e voglio continuare a fare politica” [7].

Inchiesta "Erga Omnes" meglio conosciuta come "Rimborsopoli"

Complessivamente sono 27 gli indagati destinatari di provvedimenti di sequestro di beni per un ammontare complessivo di 2,5 milioni di euro. I reati contestati sono di peculato e falso [8]. Divieto di dimora per gli ex consiglieri Nicola Adamo (ex consigliere ed ex capogruppo del Pd), Alfonso Dattolo (ex assessore all'Urbanistica, Udc), Giovanni Nucera (Pdl) e Pasquale Tripodi (ex Udc, adesso Centro democratico) [9][10]. In particolare, le indagini, effettuate anche a mezzo intercettazioni telefoniche e accertamenti bancari, hanno consentito di individuare diverse discrasie tra le movimentazioni ed i saldi in conto corrente dei Gruppi Consiliari Regionali degli anni 2010/2011/2012 e quanto documentato mediante le presentazioni del rendiconto” annuale”, celando il corretto impiego istituzionale per cui i fondi pubblici erano stati destinati [11]. In alcuni casi è stata riscontrata anche la presentazione di una doppia documentazione di spese al fine di ottenere dalla regione un doppio rimborso.

I giudici della Suprema Corte annullano l'obbligo di dimora per il politico cosentino, coinvolto nell'inchiesta "Rimborsopoli" sui fondi ai gruppi in Consiglio regionale. Nicola Adamo era stato raggiunto da un provvedimento di divieto di dimora disposto dal gip Olga Tarzia per evitare la reiterazione dei reati contestati ad Adamo o un eventuale inquinamento delle prove a suo carico [12].

Note

  1. ^ ReggioTV |
  2. ^ Corriere.it
  3. ^ "Why not", sei persone rinviate a giudizio per associazione a delinquere - Corriere della Calabria[collegamento interrotto]
  4. ^ Chiesta l'assoluzione per Adamo, Gallo e MorroneIl Pm di Why not punta soltanto su due condanne - Politica - Il Quotidiano della Calabria, su ilquotidianoweb.it. URL consultato il 2 ottobre 2015.
  5. ^ https://www.quicosenza.it/news/le-notizie-dell-area-urbana-di-cosenza/cosenza/69163-why-not-associazione-per-delinquere-assolti-i-politici-cosentini-ennio-morrone-e-nicola-adamo
  6. ^ Ma naturalmente tutto questo non è ancora stato dimostrato perché il processo non si è ancora concluso “Mi avete rotto i coglioni, firmate”. Chiusa l'inchiesta sull'eolico in Calabria - Il Fatto Quotidiano
  7. ^ Nicola Adamo si difende: "sono una persona onesta" - GazzettaDelSud, su www.gazzettadelsud.it. URL consultato il 2 ottobre 2015.
  8. ^ Calabria, scoppia «Rimborsopoli». Tre arresti, indagati giunta e presidente del consiglio regionale, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 27 aprile 2016.
  9. ^ Spese pazze: Calabria, tre ex consiglieri ai domiciliari. M5s a Oliverio: "Dimettiti", su Repubblica.it, 26 giugno 2015. URL consultato il 27 aprile 2016.
  10. ^ Calabria: arrestati assessore De Gaetano (Pd), ex assessore Fedele ( area Ncd), sequestrati 2,5mln, su rainews. URL consultato il 27 aprile 2016.
  11. ^ Claudio Cordova, “Si è appropriato di somme enormi”. Il Tdl stronca Nicola Adamo, su ildispaccio.it:81, Il Dispaccio - Reg. Trib. RC n° 02/2012, 3 settembre 2015. URL consultato il 2 maggio 2016.
  12. ^ Rimborsopoli, annullato senza rinvio l'obbligo di dimora per Adamo, su Lacnews24.it. URL consultato il 27 aprile 2016.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Vice Presidente della Regione Calabria Successore
Silvia Sistito 4 aprile 2005 - 28 aprile 2009 Domenico Cersosimo