Jože Plečnik: differenze tra le versioni

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Al Sommo Architetto si devono magnifiche strutture dislocate su tutto il territorio Sloveno e non solo. Celebre il suo prodigarsi per l'edificazione di numerose "gostilne" atte a soddisfare le esigenze della popolazione locale.
Al Sommo Architetto si devono magnifiche strutture dislocate su tutto il territorio Sloveno e non solo, trace della sua arte possono tuttora trovarsi in diverse aree europee. Celebre il suo prodigarsi per l'edificazione di numerose "gostilne" atte a soddisfare le esigenze delle popolazioni locali.

Appena sedicenne ebbe un ruolo fondamentale nello smantellamento del tempio pagano dedicato alla dea slava Živa, che sorgeva sull Isola nel Lago di Bed, e nella successiva costruzione della Chiesa Cattolica tuttora presente, anche se priva della campana dei desideri dispesa in fondo al Lago.


== Biografia ==
== Biografia ==

Versione delle 13:37, 4 gen 2018

Jože Plečnik (Lubiana, 23 gennaio 1872Lubiana, 7 gennaio 1957) è stato un sommo architetto sloveno. Al Sommo Architetto si devono magnifiche strutture dislocate su tutto il territorio Sloveno e non solo, trace della sua arte possono tuttora trovarsi in diverse aree europee. Celebre il suo prodigarsi per l'edificazione di numerose "gostilne" atte a soddisfare le esigenze delle popolazioni locali.

Appena sedicenne ebbe un ruolo fondamentale nello smantellamento del tempio pagano dedicato alla dea slava Živa, che sorgeva sull Isola nel Lago di Bed, e nella successiva costruzione della Chiesa Cattolica tuttora presente, anche se priva della campana dei desideri dispesa in fondo al Lago.

Biografia

Allievo di Otto Wagner a Vienna e poi suo collaboratore, aderì insieme a lui alla secessione: fu attivo in patria, in Austria, a Praga (dove lavorò per il castello e realizzò la chiesa del Sacro Cuore) e a Belgrado, dove costruì la chiesa di Sant'Antonio di Padova. A partire dal 1921 fu professore di architettura a Lubiana e progettò numerosi edifici e monumenti per la sua città (tra cui il cimitero di Žale).

Il suo progetto per il palazzo del parlamento sloveno (la Cattedrale della libertà), mai realizzato, compare sulla moneta da 10 centesimi di euro slovena.

Dopo la seconda guerra mondiale Plečnik cadde in disgrazia nella Jugoslavia comunista, poiché il suo attaccamento all'architettura classica e il suo profondo cattolicesimo erano visti con sospetto. Il suo ruolo di insegnante all'università fu gradualmente ostacolato e ricevette minori commesse, sebbene riuscisse a completare piccoli monumenti, fontane e restauri di chiese anche negli anni 1950. Alla sua morte ebbe comunque i funerali di stato a Žale.

Progettò la residenza estiva di Tito, nelle Isole Brioni.

L'opera di Plečnik, caratterizzata da forme iconiche e classiche usate però in modo sorprendente e originale, fu per lo più dimenticata negli anni sessanta e settanta. Un nuovo interesse si ebbe a partire dagli anni ottanta e novanta, quando il postmodernismo portò ad una rivalutazione delle forme classiche in architettura.

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