Museo delle cere (Caserta): differenze tra le versioni

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Contiene riproduzioni realistiche di poeti e autori teatrali come [[Salvatore Di Giacomo]] e [[Raffaele Viviani]], o di artisti come [[Totò]], [[Vittorio De Sica]], [[Massimo Troisi]], [[Enrico Caruso]], [[Eduardo De Filippo|Eduardo]] e [[Peppino De Filippo]].
Contiene riproduzioni realistiche di poeti e autori teatrali come [[Salvatore Di Giacomo]] e [[Raffaele Viviani]], o di artisti come [[Totò]], [[Vittorio De Sica]], [[Massimo Troisi]], [[Enrico Caruso]], [[Eduardo De Filippo|Eduardo]] e [[Peppino De Filippo]].


{{cn|Il Museo, terzo in Italia dopo quelli di Roma e Milano, è unico nel suo genere in tutto il Sud Italia ed è un implicito invito a studiare meglio la storia del Mezzogiorno stesso e del Regno di Napoli. È in itinere il progetto di ampliamento del Museo che sta riscuotendo un grande successo con numerose vistite di scolaresche.}}
{{Citazione necessaria|Il Museo, terzo in Italia dopo quelli di Roma e Milano, è unico nel suo genere in tutto il Sud Italia ed è un implicito invito a studiare meglio la storia del Mezzogiorno stesso e del Regno di Napoli. È in itinere il progetto di ampliamento del Museo che sta riscuotendo un grande successo con numerose vistite di scolaresche.}}


== Note ==
== Note ==

Versione delle 22:37, 23 dic 2017

Il Museo delle Cere "Le Muse", di Caserta, non è più ospitato all'interno del Convento di Sant'Agostino nel pieno centro storico della città.

Le sezioni sono rappresentate da quadri nei quali sono collocati i personaggi storici, ad oggi 27, con abiti appositamente realizzati: punto di partenza è la ricostruzione storica del periodo Borbonico fino alla commemorazione di grandi artisti campani.

Contiene riproduzioni realistiche di poeti e autori teatrali come Salvatore Di Giacomo e Raffaele Viviani, o di artisti come Totò, Vittorio De Sica, Massimo Troisi, Enrico Caruso, Eduardo e Peppino De Filippo.

Il Museo, terzo in Italia dopo quelli di Roma e Milano, è unico nel suo genere in tutto il Sud Italia ed è un implicito invito a studiare meglio la storia del Mezzogiorno stesso e del Regno di Napoli. È in itinere il progetto di ampliamento del Museo che sta riscuotendo un grande successo con numerose vistite di scolaresche.[senza fonte]

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