Idealtipo: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Riga 6: Riga 6:
Idealtipo è un termine forgiato nella seconda metà del [[XIX secolo]] dallo storico [[Max Weber]], e richiamato nel 1959 dallo psicologo [[Karl Jaspers]] che lo definisce così "Tutta la [[psicologia]] comprensiva [...] si basa su sentimenti di evidenza nei confronti di relazioni comprensibili, distaccate, completamente impersonali. Tale evidenza viene acquisita in occasione dell'esperienza concreta di fronte a personalità umane, ma non induttivamente dimostrata".
Idealtipo è un termine forgiato nella seconda metà del [[XIX secolo]] dallo storico [[Max Weber]], e richiamato nel 1959 dallo psicologo [[Karl Jaspers]] che lo definisce così "Tutta la [[psicologia]] comprensiva [...] si basa su sentimenti di evidenza nei confronti di relazioni comprensibili, distaccate, completamente impersonali. Tale evidenza viene acquisita in occasione dell'esperienza concreta di fronte a personalità umane, ma non induttivamente dimostrata".


Avrebbe valore a livello di idealtipo, la [[conoscenza]] intesa come [[verità]] evidente, mentre al livello del singolo evento la comprensione resta incompleta (in gewissem Masse unvollständig). L'idealtipo è quindi da considerare come una connessione "ideale", indipendente dalla realtà del caso in esame: la connessione è evidente ma non necessariamente reale, per cui il rapporto tra idealtipo e caso singolo è quello di un'"interpretazione (Deutung)".
Secondo Jaspers avrebbe valore a livello di idealtipo, la [[conoscenza]] intesa come [[verità]] evidente, mentre al livello del singolo evento la comprensione resta incompleta (in gewissem Masse unvollständig). L'idealtipo è quindi da considerare come una connessione "ideale", indipendente dalla realtà del caso in esame: la connessione è evidente ma non necessariamente reale, per cui il rapporto tra idealtipo e caso singolo è quello di un'"interpretazione (Deutung)".


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==

Versione delle 17:12, 20 lug 2005

Template:Da wikificare

Un idealtipo (o tipo ideale) è una costruzione teorica che in sé contiene i dati storici e contingenti di determinati fenomeni, le cui relazioni e conseguenze sono riconducibili ad un unico modello con il quale è possibile comprendere i tratti essenziali di una realtà storico-sociale. Sono esempi di tipi ideali i concetti di autorità, potere, feudalesimo, etica protestante.

Idealtipo è un termine forgiato nella seconda metà del XIX secolo dallo storico Max Weber, e richiamato nel 1959 dallo psicologo Karl Jaspers che lo definisce così "Tutta la psicologia comprensiva [...] si basa su sentimenti di evidenza nei confronti di relazioni comprensibili, distaccate, completamente impersonali. Tale evidenza viene acquisita in occasione dell'esperienza concreta di fronte a personalità umane, ma non induttivamente dimostrata".

Secondo Jaspers avrebbe valore a livello di idealtipo, la conoscenza intesa come verità evidente, mentre al livello del singolo evento la comprensione resta incompleta (in gewissem Masse unvollständig). L'idealtipo è quindi da considerare come una connessione "ideale", indipendente dalla realtà del caso in esame: la connessione è evidente ma non necessariamente reale, per cui il rapporto tra idealtipo e caso singolo è quello di un'"interpretazione (Deutung)".

Bibliografia

  • Max Weber, Gesammelte Aufsätze zur Wissenschaftslehre, 1922, traduzione italiana Il metodo delle scienze storico-sociali, Torino, 1958
  • Karl Jaspers, Allgemeine Psychopathologie, 1959, traduzione italiana Psicopatologia generale, Roma, Il Pensiero Scientifico, 1964.