IAAF Golden League: differenze tra le versioni

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La '''IAAF Golden League''' (o semplicemente '''Golden League''' <ref>In due casi ha assunto il nome dello sponsor: '''TDK Golden League''' e '''ÅF Golden League'''</ref> fu una serie di meeting internazionali di [[atletica leggera]] organizzata annualmente dalla [[IAAF]] a partire dal [[1998]] e facente parte dell'[[IAAF Grand Prix]] (dal 1998 al 2006) e dell'[[IAAF World Athletics Tour]] (dal 2006 al 2009).
La '''IAAF Golden League''' (o semplicemente '''Golden League'''<ref>In due casi ha assunto il nome dello sponsor: '''TDK Golden League''' e '''ÅF Golden League'''</ref> fu una serie di meeting internazionali di [[atletica leggera]] organizzata annualmente dalla [[IAAF]] a partire dal [[1998]] e facente parte dell'[[IAAF Grand Prix]] (dal 1998 al 2006) e dell'[[IAAF World Athletics Tour]] (dal 2006 al 2009).


==Formula==
==Formula==
Ogni anno, all'interno di ciascuno dei meeting della serie, era presente un gruppo di gare maschili e femminili (la cui tipologia veniva variata di anno in anno, anche se gare spettacolari, come ad esempio i [[100 metri piani]], venivano raramente tolte dal programma); con criteri differenti per le varie edizioni, ma nella maggior parte dei casi vincendo la stessa specialità in tutti i meeting di un anno, gli atleti conquistavano il jackpot della Golden League.
Ogni anno, all'interno di ciascuno dei meeting della serie, era presente un gruppo di gare maschili e femminili (la cui tipologia veniva variata di anno in anno, anche se gare spettacolari, come ad esempio i [[100 metri piani]], venivano raramente tolte dal programma); con criteri differenti per le varie edizioni, ma nella maggior parte dei casi vincendo la stessa specialità in tutti i meeting di un anno, gli atleti conquistavano il jackpot della Golden League.


A partire dal [[2010]], la Golden League è stata sostituita dalla [[IAAF Diamond League|Diamond League]] <ref>{{cita web|url=http://www.iaaf.org/news/kind=101/newsid=49541.html|titolo=IAAF to launch global Diamond League of 1 Day Meetings|editore=iaaf.org|data=2 marzo 2009|lingua=en|accesso=3 settembre 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/marzo/03/atletica_diverra_piu_ricca_Dall_ga_10_090303083.shtml|titolo=L' atletica diverrà più ricca. Dall' oro ai diamanti nel 2010|autore=Gianni Merlo|editore=La Gazzetta dello Sport, gazzetta.it|data=3 marzo 2009|accesso=3 marzo 2009}}</ref>.
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==Le edizioni==
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IAAF Golden League
Sport Atletica leggera
Tipotorneo individuale
FederazioneIAAF
OrganizzatoreWorld Athletics
Cadenzaannuale
Aperturagiugno
Chiusurasettembre
Sito InternetIAAF Golden League
Storia
Fondazione1998
Soppressione2009

La IAAF Golden League (o semplicemente Golden League[1] fu una serie di meeting internazionali di atletica leggera organizzata annualmente dalla IAAF a partire dal 1998 e facente parte dell'IAAF Grand Prix (dal 1998 al 2006) e dell'IAAF World Athletics Tour (dal 2006 al 2009).

Formula

Ogni anno, all'interno di ciascuno dei meeting della serie, era presente un gruppo di gare maschili e femminili (la cui tipologia veniva variata di anno in anno, anche se gare spettacolari, come ad esempio i 100 metri piani, venivano raramente tolte dal programma); con criteri differenti per le varie edizioni, ma nella maggior parte dei casi vincendo la stessa specialità in tutti i meeting di un anno, gli atleti conquistavano il jackpot della Golden League.

A partire dal 2010, la Golden League è stata sostituita dalla Diamond League[2][3].

Le edizioni

L'Olympiastadion di Berlino dove si svolge il meeting Internationales Stadionfest, evento conclusivo nelle prime dieci edizioni della Golden League.

Nel corso delle sue 12 edizioni la Golden League è stata formata da un diverso numero di meeting (da 6 a 7) e più meeting ne hanno fatto parte, anche con collocazioni temporali differenti nelle diverse edizioni. I Bislett Games, che usualmente si svolgono a Oslo, nel 2004 hanno avuto sede a Bergen per via della demolizione e successiva ricostruzione del Bislett stadion.[4]

# Anno Bislett Games
Bandiera della Norvegia
Golden Gala
Bandiera dell'Italia
Meeting Areva
Bandiera della Francia
Herculis
Bandiera di Monaco
Weltklasse Zürich
Bandiera della Svizzera
Memorial Van Damme
Bandiera del Belgio
ISTAF
Bandiera della Germania
Risultati Note
1 1998 1 2 3 4 5 6 dettagli [5]
2 1999 1 2 3 4 5 6 7 dettagli [6]
3 2000 3 2 1 5 4 6 7 dettagli [7]
4 2001 3 1 2 4 5 6 7 dettagli [8]
5 2002 1 3 2 4 5 6 7 dettagli [9]
6 2003 1 3 2 4 5 6 dettagli [10]
7 2004 1 2 3 4 5 6 dettagli [11]
8 2005 3 2 1 4 5 6 dettagli [12]
9 2006 1 3 2 4 5 6 dettagli [13]
10 2007 1 3 2 4 5 6 dettagli [14]
11 2008 2 3 4 5 6 1 dettagli [15]
12 2009 2 3 4 5 6 1 dettagli [16]

In grassetto il meeting conclusivo di ogni edizione.

Jackpot

Pamela Jelimo impegnata negli 800 m dei Bislett Games durante la per lei vittoriosa ÅF Golden League 2008.

Ogni anno gli atleti che sono riusciti nell'impresa di aggiudicarsi tutte le gare della stessa specialità sono stati premiati con un cospicuo premio in denaro o in lingotti d'oro, il cosiddetto jackpot; in caso di ex aequo il premio risultava condiviso fra gli atleti aventi diritto.
Nelle prime due edizioni il jackpot di 1.000.000 di dollari è stato appannaggio degli atleti risultati vincitori in tutti i meeting della Golden League, sei nel 1998 e sette nel 1999[6]. Per l'edizione 2000, anno dell'Olimpiade di Sidney, il premio venne trasformato in 50 kg in lingotti d'oro, per conquistare i quali non fu più necessario vincere tutti e sette i meeting in programma: il traguardo venne portato prima a sei, per agevolare gli atleti statunitensi impediti nella partecipazione alla prova d'apertura perché impegnati in un meeting a Eugene[17], poi a cinque, dati i gravosi impegni cui gli atleti si sarebbero dovuti sottoporre nell'anno olimpico[18]. La struttura del jackpot rimase inalterata anche l'anno successivo, con un circuito composto sempre da sette appuntamenti.[8]

Il momento del valicamento del quinto ostacolo nei 110 metri ostacoli al Meeting Areva di Parigi - Saint-Denis, seconda tappa della Golden League 2006.

Nel 2002, senza Olimpiadi e Mondiali, si ritornò all'antico: jackpot solo per i vincitori di tutte le tappe in programma.[9] Per l'edizione 2003 il jackpot tornò ad essere di 1.000.000 di dollari, mentre il numero di meeting scese definitivamente a sei, dopo l'abbandono dell'Herculis di Montecarlo, diventato scenario delle Finali mondiali di atletica leggera.[10]; la formula rimase immutata anche nelle due edizioni successive, mentre il nome della manifestazione diventò TDK Golden League in seguito ad un accordo di sponsorizzazione con l'azienda giapponese TDK.[19] Nell'edizione 2006 la struttura del jackpot fu scissa in due: metà del premio fu destinato agli atleti vincitori in tutte e sei le tappe, mentre l'altra metà fu divisa fra gli atleti vincitori di almeno cinque prove;[20] grazie a questo meccanismo ebbero accesso al premio finale anche Kenenisa Bekele, Tirunesh Dibaba e Irving Saladino. Per l'edizione 2007 e le successive il jackpot subì l'ultimo cambiamento: 1.000.000 di dollari da dividere fra gli atleti vincitori di tutti e sei i meeting; in mancanza di premiati, un jackpot dimezzato era destinato agli atleti che avessero vinto almeno cinque prove.[14][15][16]
Nel 2008 la IAAF concluse un accordo biennale di sponsorizzazione con l'azienda svedese ÅF, di conseguenza il nome della manifestazione fu mutato da IAAF Golden League in ÅF Golden League.[21]

Le prove del jackpot

Ogni anno furono in programma da 4 a 8 specialità maschili e femminili valide per la conquista del jackpot finale. Le prove variavano di edizione in edizione, per dare la possibilità a tutti gli atleti di arrivare al successo nella manifestazione. Per ogni edizione le specialità furono:

  • una gara di di sprint, 100 m o 200 m (con una netta prevalenza della prima), accompagnata in qualche occasione dai 400 m
  • una gara di mezzofondo veloce, con l'eccezione del 2006 e del 2007 per le donne e del 2009 per uomini e donne
  • una gara di corsa a ostacoli, con una quasi continua alternanza fra ostacoli alti (100 m per le donne e 110 m per gli uomini) e ostacoli bassi (400 m)
  • una gara di salto maschile

Approssimativamente nella metà delle edizioni fu in programma anche una gara di mezzofondo lungo. I lanci furono disputati sporadicamente, con l'eccezione del giavellotto maschile che è stato presente otto volte.

Uomini

Specialità 1998[5] 1999[6] 2000[22] 2001[8] 2002[9][23] 2003[10][24] 2004[25] 2005[12][26] 2006[13][27] 2007[14][28] 2008[15][29] 2009[16][30] Totale Vinc.
100 m Bandiera degli Stati Uniti Greene Bandiera della Giamaica Powell 10 2
200 m 2 -
400 m Bandiera degli Stati Uniti Wariner 4 2
800 m Bandiera della Danimarca Kipketer Bandiera della Svizzera Bucher 5 2
1500 m/Miglio Bandiera del Marocco El Guerrouj Bandiera del Marocco El Guerrouj Bandiera del Marocco El Guerrouj Bandiera del Marocco El Guerrouj 9 4
3000 m/5000 m Bandiera dell'Etiopia Bekele[31] Bandiera dell'Etiopia Bekele 6 2
5000 m/10000 m Bandiera dell'Etiopia Gebrselassie 1 1
110 hs Bandiera degli Stati Uniti Johnson 6 1
400 hs Bandiera della Rep. Dominicana Sánchez 5 1
3000 m siepi 2 -
Salto in alto 2 -
Salto con l'asta 5 -
Salto in lungo Bandiera di Panama Saladino[20] 4 1
Salto triplo Bandiera della Svezia Olsson 4 1
Getto del peso 1 -
Lancio del disco 1 -
Lancio del giavellotto 8 -
Totale 7 7 7 8 6 6 6 6 6 5 6 5 75
Vincitori 2 1 2 3 2 - 1 - 4 - - 1 16

     Gare valide per il jackpot, senza vincitore

     Gare valide per il jackpot che hanno visto un vincitore

Donne

Specialità 1998[5] 1999[6] 2000[22] 2001[8] 2002[9][23] 2003[10][24] 2004[25] 2005[12][26] 2006[13][27] 2007[14][28] 2008[15][29] 2009[16][30] Totale Vinc.
100 m Bandiera degli Stati Uniti Jones Bandiera degli Stati Uniti Jones Bandiera degli Stati Uniti Jones 10 3
200 m 2 -
400 m Bandiera del Messico Guevara Bandiera delle Bahamas Williams Bandiera degli Stati Uniti Richards Bandiera degli Stati Uniti Richards Bandiera degli Stati Uniti Richards 6 5
800 m Bandiera del Mozambico Mutola Bandiera del Kenya Jelimo 5 2
1500 m/Miglio Bandiera della Romania Szekely 6 1
3000 m/5000 m Bandiera della Romania Szabó Bandiera della Russia Yegorova Bandiera dell'Etiopia Dibaba[20] 6 3
5000 m/10000 m - -
100 hs 8 -
400 hs 4 -
3000 m siepi - -
Salto in alto 8 -
Salto con l'asta Bandiera della Russia Isinbaeva Bandiera della Russia Isinbaeva 2 2
Salto in lungo Bandiera della Russia Kotova 1 1
Salto triplo Bandiera della Russia Lebedeva 2 1
Getto del peso - -
Lancio del disco - -
Lancio del giavellotto Bandiera della Norvegia Hattestad 3 1
Totale 5 5 5 6 6 6 6 5 5 5 4 5 63
Vincitrici 1 1 2 3 2 1 1 1 2 2 1 2 19

     Gare valide per il jackpot, senza vincitrice

     Gare valide per il jackpot che hanno visto una vincitrice

Vincitori

Plurivincitori

Hicham El Guerrouj, detentore del record di vittorie nella Golden League con 4 successi.

A livello individuale, tre atleti hanno conquistato la Golden League in più di una occasione:


Le nazioni con più vittorie di atleti del proprio paese sono:

Note

  1. ^ In due casi ha assunto il nome dello sponsor: TDK Golden League e ÅF Golden League
  2. ^ (EN) IAAF to launch global Diamond League of 1 Day Meetings, su iaaf.org, 2 marzo 2009. URL consultato il 3 settembre 2009.
  3. ^ Gianni Merlo, L' atletica diverrà più ricca. Dall'oro ai diamanti nel 2010, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, gazzetta.it, 3 marzo 2009. URL consultato il 3 marzo 2009.
  4. ^ (EN) Watch the new Bislett arise, su iaaf.org, 11 aprile 2005. URL consultato il 3 settembre 2009.
  5. ^ a b c Calendario meeting e programma eventi 1998 Giorgio Lo Giudice, la May madrina a Rio, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, gazzetta.it, 3 maggio 1998. URL consultato il 3 settembre 2009.
  6. ^ a b c d Calendario meeting, programma eventi, struttura jackpot 1999 Prossima tappa a Roma, l'ultimo atto a Berlino il 7 settembre, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, gazzetta.it, 30 giugno 1999. URL consultato il 3 settembre 2009.
  7. ^ Calendario meeting 2000 Melbourne lancia il Grand Prix, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, gazzetta.it, 2 marzo 2000. URL consultato il 3 settembre 2009.
  8. ^ a b c d Calendario meeting, programma eventi e struttura jackpot 2001 IAAF GOLDEN LEAGUE 2001, su www2.iaaf.org, iaaf.org, 2001. URL consultato il 4 settembre 2009.
  9. ^ a b c d Calendario meeting, programma eventi e struttura jackpot 2002 IAAF GOLDEN LEAGUE 2002, su www2.iaaf.org, iaaf.org, 2002. URL consultato il 4 settembre 2009.
  10. ^ a b c d Calendario meeting, programma eventi e struttura jackpot 2003 (EN) The IAAF Golden League – Past and Present, su iaaf.org, 8 maggio 2003. URL consultato il 4 settembre 2009.
  11. ^ Calendario meeting 2004 (EN) Golden League 2004 Results, su iaaf.org, 2004. URL consultato il 3 settembre 2009.
  12. ^ a b c Calendario meeting e programma eventi 2005 (EN) Compact calendar, bigger audiences - TDK Golden League 2005, su iaaf.org, 5 gennaio 2006. URL consultato il 4 settembre 2009.
  13. ^ a b c Calendario meeting e programma eventi 2006 (EN) Men's distance event added to 2006 IAAF Golden League, su iaaf.org, 3 febbraio 2006. URL consultato il 3 settembre 2009.
  14. ^ a b c d Calendario meeting, programma eventi e struttura jackpot 2007 (EN) One week until the $1 Million chase begins - IAAF Golden League 2007, su iaaf.org, 8 giugno 2007. URL consultato il 3 settembre 2009.
  15. ^ a b c d Calendario meeting, programma eventi e struttura jackpot 2008 (EN) Golden League Jackpot events confirmed for 2008, su iaaf.org, 13 dicembre 2007. URL consultato il 3 settembre 2009.
  16. ^ a b c d Calendario meeting, programma eventi e struttura jackpot 2009 (en fr) ÅF Golden League Jackpot events confirmed for 2009, su iaaf.org, 18 dicembre 2008. URL consultato il 3 settembre 2009. Lingua sconosciuta: en fr (aiuto)
  17. ^ Golden League, cambia la formula, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, gazzetta.it, 21 marzo 2000. URL consultato il 3 marzo 2009.
  18. ^ Gianni Merlo, La Golden League è in saldo. Bastano 5 vittorie su 7 gare, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, gazzetta.it, 3 aprile 2000. URL consultato il 3 settembre 2009.
  19. ^ (EN) The TDK Golden League – Past and Present, su iaaf.org, 29 marzo 2004. URL consultato il 4 settembre 2009.
  20. ^ a b c Struttura del jackpot 2006 (EN) New Jackpot, New Opportunities – IAAF Golden League, su iaaf.org, 14 marzo 2006. URL consultato il 3 settembre 2009.
  21. ^ Sponsor per il 2008 e il 2009 (en fr) ÅF signs as New Title Sponsor for Golden League, su iaaf.org, 5 febbraio 2008. URL consultato il 3 settembre 2009. Lingua sconosciuta: en fr (aiuto)
  22. ^ a b Programma eventi 2000 Golden League, cambia la formula, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, gazzetta.it, 21 marzo 2000. URL consultato il 3 settembre 2009.
  23. ^ a b c Vincitori 2002 (EN) Jackpot Four end 2002 with impressive undefeated streaks, su iaaf.org, 26 settembre 2002. URL consultato il 4 settembre 2009.
  24. ^ a b c Vincitrice 2003 (EN) Million Dollar Mutola Queen of Golden League, su iaaf.org, 5 settembre 2003. URL consultato il 4 settembre 2009.
  25. ^ a b c Vincitori 2004 (EN) Chris Turner, Two share One Million Dollars, as 61,000 crowd rechristen Olympic stadium, su iaaf.org, 12 settembre 2004. URL consultato il 4 settembre 2009.
  26. ^ a b c Vincitrice 2005 (EN) Bob Ramsak, Lebedeva: millionaire!, su iaaf.org, 4 settembre 2005. URL consultato il 4 settembre 2009.
  27. ^ a b c Vincitori 2006 (EN) 48,000 witness six claim the Jackpot but Dibaba takes a pay cut!, su iaaf.org, 3 settembre 2006. URL consultato il 3 settembre 2009.
  28. ^ a b c Vincitrici 2007 (EN) Laura Arcoleo, Richards and Isinbayeva happy to share Athletics biggest prize in Berlin, su iaaf.org, 16 settembre 2007. URL consultato il 3 settembre 2009.
  29. ^ a b c Vincitrice 2008 (EN) Bob Ramsak, Jelimo - In five months, from unknown to athletics Golden Girl, su iaaf.org, 5 settembre 2008. URL consultato il 3 settembre 2009.
  30. ^ a b c Vincitori 2009 (EN) Chris Turner, Trio triumphs; Bolt dazzles in the damp, su iaaf.org, 4 settembre 2009. URL consultato il 4 aprile 2009.
  31. ^ Vincitori di sole 5 prove su 6 complessive.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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