Carta Atlantica: differenze tra le versioni

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Dopo l'approvazione da parte del [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] del ''Lend-lease act'' (la [[Lend-Lease|Legge affitti e prestiti]]), il presidente degli [[Stati Uniti d'America]] [[Franklin D. Roosevelt]] e il [[Primi ministri del Regno Unito|Primo ministro britannico]] [[Winston Churchill]], che non si erano mai conosciuti personalmente prima, decidono di incontrarsi, nell'ambito delle trattative per l'attuazione della legge che permetteva al presidente statunitense di «vendere, affittare o prestare» ai britannici armamenti o materie prime necessarie per il sostentamento di uno stato giudicato un pilastro per la sicurezza degli [[Stati Uniti]].
L'incontro avvenne il 12 e 13 agosto [[1941]], nelle acque di [[Terranova]], precisamente ad Argentia, nella baia di Placentia Bay, a bordo dell'[[incrociatore]] ''Augusta''. I due statisti, dopo aver condotto i negoziati in merito all'attuazione del ''lend-lease act'', decisero di dare carattere formale alla ''special relationship'' che li legava.
L'incontro avvenne il 12 e 13 agosto [[1941]], nelle acque di [[Terranova]], precisamente ad Argentia, nella baia di Placentia Bay, a bordo dell'[[incrociatore]] ''Augusta''. I due statisti, dopo aver condotto i negoziati in merito all'attuazione del ''lend-lease act'', decisero di dare carattere formale alla ''special relationship'' che li legava.



Versione delle 14:08, 17 set 2017

Le correzioni di Winston Churchill sulla stesura finale della Carta Atlantica.

La Carta Atlantica fu un atto diplomatico sottoscritto dal presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt e il primo ministro britannico Winston Churchill il 14 agosto del 1941 a bordo della nave da battaglia Prince of Wales ancorata nella Baia di Terranova, fra le potenze alleate, che prevedeva l'enunciazione di alcuni principi per il futuro ordine mondiale: divieto di espansioni territoriali, autodeterminazione interna ed esterna, democrazia, pace intesa come libertà dal timore e dal bisogno, rinuncia all'uso della forza, sistema di sicurezza generale che permettesse il disarmo. Riprendeva i "Quattordici punti" di Wilson ed affermava la libertà di commercio e di navigazione e il diritto dei popoli a vivere "[...] liberi dal timore e dal bisogno". Essa fu il seme della nascita dell'ONU ed era coerente con la Dottrina Stimson, dichiarazione di generale rifiuto delle acquisizioni territoriali ottenute con l'uso della forza, e con la Dichiarazione di Welles, emessa nel caso particolare dell'occupazione sovietica delle repubbliche baltiche.

Storia

Roosevelt e Churchill a bordo della Prince of Wales

Dopo l'approvazione da parte del Congresso del Lend-lease act (la Legge affitti e prestiti), il presidente degli Stati Uniti d'America Franklin D. Roosevelt e il Primo ministro britannico Winston Churchill, che non si erano mai conosciuti personalmente prima, decidono di incontrarsi, nell'ambito delle trattative per l'attuazione della legge che permetteva al presidente statunitense di «vendere, affittare o prestare» ai britannici armamenti o materie prime necessarie per il sostentamento di uno stato giudicato un pilastro per la sicurezza degli Stati Uniti. L'incontro avvenne il 12 e 13 agosto 1941, nelle acque di Terranova, precisamente ad Argentia, nella baia di Placentia Bay, a bordo dell'incrociatore Augusta. I due statisti, dopo aver condotto i negoziati in merito all'attuazione del lend-lease act, decisero di dare carattere formale alla special relationship che li legava.

Nacque in tal modo la Carta Atlantica, resa pubblica il 14 agosto. Si trattava di un accordo riservato alle due potenze anglosassoni contenente alcune enunciazioni riguardanti i principi secondo i quali i due interlocutori anticipavano la condizione futura delle relazioni internazionali. La Carta fu divisa in diversi punti. Nella prima parte si affermava che i firmatari non cercavano ingrandimenti territoriali e non desideravano alcun mutamento geopolitico contrario ai desideri ed alle aspirazioni dei popoli, questo però conteneva di per se un'incongruenza di sostanza in quanto il Regno Unito prima potenza coloniale, controllava territori e popoli in tutti e cinque i continenti e non c'era alcuna intenzione da parte britannica di rinunciarvi. Churchill convinto imperialista riteneva fondamentale mantenere l'Impero così com'era con l'obiettivo di assicurare prosperità e influenza per il Regno Unito. Successivamente si passava alla dichiarazione di voler "[...] vedere i diritti sovrani e i diritti all'autogoverno resi a tutti coloro che ne erano stati privati con la forza [...]". Si concludeva con l'auspicio che "[...] dopo la distruzione finale della tirannia nazista [...]" potesse sorgere una condizione mondiale dominata da pace e stabilità, obiettivi raggiungibili solo ed esclusivamente attraverso l'abbandono delle azioni belliche come strumento di risoluzione delle controversie tra le nazioni.

Per il nome stesso riservatole, la Carta Atlantica rappresentava una sorta di provocazione per l'Urss. Stalin vide nell'incontro un'indebita estromissione dell'Unione Sovietica rispetto ai problemi che andavano sorgendo nell'ambito degli equilibri internazionali. Va inoltre tenuto presente che la Carta, e maggiormente i negoziati che la precedettero, delinearono per l'Impero britannico il crollo di ogni residua speranza di confermarsi la prima grande potenzia mondiale. I britannici sarebbero usciti dal secondo conflitto mondiale ancor più ridimensionati rispetto al rango che avevano al termine del primo conflitto nel 1918. Le redini della diplomazia internazionale e del controllo dei mercati venivano affidate dall'Impero britannico agli Stati Uniti d'America; benché alla fine vittorioso nella guerra il Regno Unito dovette affrontare nel secondo dopoguerra l'inizio del graduale smembramento del suo Impero il che coincise con l'effettivo passaggio di consegne con gli Stati Uniti come unica grande potenzia mondiale a cui poteva tener testa solamente l'Unione Sovietica.

Bibliografia

  • Ennio Di Nolfo, Storia delle Relazioni Internazionali, Bari, Laterza, 2000, ISBN 88-420-6001-1.
  • Luigi Saladino, I diritti dell'uomo : dalla Carta Atlantica alla Conferenza di Nairobi, Calabria Letteraria, 1989.

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