Grimaldi (famiglia): differenze tra le versioni
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Con Lamberto Grimaldi di Antibes (* 1420 + 1494) la signoria di Monaco diventò un principato autonomo, anche se spesso dovette destreggiarsi fra le varie potenze del tempo (Francia e Spagna in primis) e con Genova, spesso antagonista. |
Con Lamberto Grimaldi di Antibes (* 1420 + 1494) la signoria di Monaco diventò un principato autonomo, anche se spesso dovette destreggiarsi fra le varie potenze del tempo (Francia e Spagna in primis) e con Genova, spesso antagonista. |
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Fra i più importanti signori di questa epoca sono da ricordare [[Agostino Grimaldi]] [1523-1532] ed il nipote [[Onorato I di Monaco|Onorato]] [1532-1581] che si legarono alla Spagna, anche tramite i Grimaldi di genova, con i quali continuarono sempre ad essere in stretti rapporti. In ricompensa alla fedeltà spagnola ottennero il titolo di marchesi sulla città di [[Campagna (Italia)|Campagna]], conti su [[Canosa di Puglia|Canosa]] (di Puglia), signori su [[Terlizzi]], [[Monteverde (Italia)|Monteverde]], [[Ripacandida]] e il castello di [[Poggiorsini|Garagnone]], tutti in amministrazione feudale posti in varie province del vicereame di Napoli<ref>M. Ulino, ''L'Età Barocca dei Grimaldi di Monaco nel loro Marchesato di Campagna'', Giannini editore, Napoli 2008.</ref>. |
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[[Onorato II di Monaco|Onorato II]] si proclamò primo [[Sovrani di Monaco|principe sovrano di Monaco]] nel [[1612]]. Questo fatto segnò il passaggio |
[[Onorato II di Monaco|Onorato II]] si proclamò primo [[Sovrani di Monaco|principe sovrano di Monaco]] nel [[1612]]. Questo fatto segnò, politicamente, il passaggio sotto l'egìda della Francia (1642), alla quale la casata si legò in modo duraturo. Tramite questo legame i Grimaldi si videro riconoscere, da parte della corona francese, importanti feudi nell'entroterra come il ducato di [[Valentinois]] nel [[Delfinato]], detenuto a partire dal 1642. |
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Il pronipote [[Antonio I di Monaco|Antonio I]] [1701-1731] fu l'ultimo principe sovrano di Monaco |
Il pronipote [[Antonio I di Monaco|Antonio I]] [1701-1731] fu l'ultimo principe sovrano di Monaco discendente diretto in linea maschile della dinastia dei Grimaldi. Sua figlia infatti, [[Luisa Ippolita di Monaco|Luisa Ippolita]], unica [[Sovrani di Monaco|principessa sovrana]], contravvenendo ai desideri paterni ed alle regole dinastiche familiari, non sposò un cugino all'interno della casata, ma il nobile francese Jacques François-Léonor De Goyon De Matignon che divenne principe di Monaco con il nome di [[Giacomo I di Monaco|Giacomo I]], assumendo il cognome e lo stemma dei Grimaldi. Ebbe così origine la seconda casata Grimaldi (De Goyon De Matignon Grimaldi), che regnò dal [[1731]] al [[1949]], estinguendosi nei Polignac Grimaldi (la terza casata), iniziata dal principe [[Ranieri III di Monaco|Ranieri III]].<ref>Lingua, p. 220</ref> |
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Grimaldi | |
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Deo Juvante Fusato d'argento e di rosso | |
Stato | Repubblica di Genova Monaco |
Titoli | Principe di Monaco Marchese di Baux |
Fondatore | Ottone Canella |
Attuale capo | Alberto II |
Data di fondazione | fine XI secolo |
Etnia | ligure, italiana, monegasca |
Rami cadetti | ramo di Calabria ramo Modicano ramo di Bologna ramo di Carignano ramo di Genova ramo del Lazio ramo della Corsica ramo di Boglio ramo di Spagna Grimaldi di Antibes Grimaldi di Belforte Grimaldi di Puglia |
I Grimaldi sono un'antica famiglia di origine genovese che regna sul principato di Monaco dal XV secolo fino all'attuale sovrano Alberto II.
È stata una delle cinque più importanti casate della nobiltà feudale della repubblica di Genova, assieme ai Doria, agli Spinola, ai Fieschi e agli Imperiale. Si arricchì con la mercatura, la finanza, e l'acquisto di terre. Si divise in vari rami con titoli principeschi, ducali e marchionali, tra i quali quelli di Gerace, di Salerno, Campagna, Eboli, Antibes, Castronovo e altri, prevalentemente in Italia, Francia e Spagna[1]. Molte stirpi genovesi assunsero il cognome Grimaldi tramite l'istituto dell'Albergo dei Nobili. Fra le illustri progenie, citiamo ad esempio gli Oliva e i Durazzo.
Le origini
Diverse sono le ipotesi sull'origine antica della casata. C'è chi afferma che il capostipite sia Grimoaldo II[1][2], altri come Francesco Maria Emanuele Gaetani marchese di Villabianca affermano addirittura che l'origine sia più antica[3]. Tuttavia, il primo di cui si hanno notizie storiche certe, ed è quindi considerato come capostipite, fu il console Ottone Canella[4], padre di Grimaldo Canella, un uomo di Stato genovese vissuto all'epoca delle prime Crociate. Fu console della Comune di Genova negli anni 1162, 1170, e 1184. Ottone risulta fra i testi di un atto sottoscritto dai componenti del casato nel quale si riscontra il "nomen gentis" Grimaldo (nome ricorrente a cominciare dal figlio) e ad ogni modo apparteneva alla nobiltà feudale che, nel corso del secolo XI, iniziò ad abitare nelle mura della città entrando a far parte della nobiltà "consolare".
L'antica casata genovese
La casata, dopo le prime gesta del Console Grimaldo, ebbe nel figlio Oberto (I) Grimaldi (1140 circa-1232) il reale fondatore delle fortune e del potere della prosapia.
Si dedicò infatti ai traffici commerciali marittimi, insieme ai figli e si occupò della vita politica genovese.
I suoi quattro figli: Grimaldo (II) (1170 circa- dopo 1257), Ingo o Ingone (+ 1235 o +1225), Oberto (II) (vivente 1233-58) e Nicola (+ ante 1258) furono dunque i capostipiti dei quattro rami fondamentali della famiglia e durante la loro epoca fecero ascendere i Grimaldi ad una delle casate più ricche e potenti di Genova.
Coinvolti nelle guerre fra guelfi e ghibellini furono spesso esiliati e poi rimpatriati, vivendo questi anni spesso come ribelli, pirati e nemici. Nel XIV secolo parteggiavano per i Guelfi.
Furono questi gli anni dei famosi Lanfranco, uomo politico genovese, Ranieri (I), rinomato uomo d'arme ed ammiraglio, di Francesco o Franceschino detto "Malizia", che assaltò e conquistò Monaco (1297).
Fra i secoli XIII-XV però la casata, divenuta una delle quattro più grandi gens genovesi (con Doria, Spinola e Fieschi), si estese anche oltre i confini della patria, generando rami spesso insigni, come la dinastia dei signori e poi principi di Monaco.
Nel 1528 costituirono il decimo Albergo dei Nobili della Repubblica di Genova.
Albero genealogico semplificato
I signori, poi principi di Monaco
Il ramo dei Grimaldi ottenne Monaco di fatto già alla fine del secolo XIII, ma il vero fondatore della signoria fu Carlo I di Monaco detto "il Grande" (1357-1363) che fu il primo signore di Monaco (1341-1357), uomo d'arme e politico illustre della sua epoca.
Il pronipote Giovanni I di Monaco (1382-1454), signore di Monaco (1419-1454) lasciò, nel suo testamento, la famosa disposizione (si verificò tre volte!) secondo la quale in mancanza di eredi maschi il marito o il discendente di una Grimaldi doveva prendere il nome e lo stemma della famiglia per succedere al trono di Monaco, che si verificò con la nipote Claudina (* 1451, + 1515), signora di Monaco (1457-58) che abdicò dopo il matrimonio con il cugino Lamberto Grimaldi di Antibes (1420-1494).
Con Lamberto Grimaldi di Antibes (* 1420 + 1494) la signoria di Monaco diventò un principato autonomo, anche se spesso dovette destreggiarsi fra le varie potenze del tempo (Francia e Spagna in primis) e con Genova, spesso antagonista.
Fra i più importanti signori di questa epoca sono da ricordare Agostino Grimaldi [1523-1532] ed il nipote Onorato [1532-1581] che si legarono alla Spagna, anche tramite i Grimaldi di genova, con i quali continuarono sempre ad essere in stretti rapporti. In ricompensa alla fedeltà spagnola ottennero il titolo di marchesi sulla città di Campagna, conti su Canosa (di Puglia), signori su Terlizzi, Monteverde, Ripacandida e il castello di Garagnone, tutti in amministrazione feudale posti in varie province del vicereame di Napoli[5].
Onorato II si proclamò primo principe sovrano di Monaco nel 1612. Questo fatto segnò, politicamente, il passaggio sotto l'egìda della Francia (1642), alla quale la casata si legò in modo duraturo. Tramite questo legame i Grimaldi si videro riconoscere, da parte della corona francese, importanti feudi nell'entroterra come il ducato di Valentinois nel Delfinato, detenuto a partire dal 1642.
Il pronipote Antonio I [1701-1731] fu l'ultimo principe sovrano di Monaco discendente diretto in linea maschile della dinastia dei Grimaldi. Sua figlia infatti, Luisa Ippolita, unica principessa sovrana, contravvenendo ai desideri paterni ed alle regole dinastiche familiari, non sposò un cugino all'interno della casata, ma il nobile francese Jacques François-Léonor De Goyon De Matignon che divenne principe di Monaco con il nome di Giacomo I, assumendo il cognome e lo stemma dei Grimaldi. Ebbe così origine la seconda casata Grimaldi (De Goyon De Matignon Grimaldi), che regnò dal 1731 al 1949, estinguendosi nei Polignac Grimaldi (la terza casata), iniziata dal principe Ranieri III.[6]
Alla morte di Ranieri III è succeduto il principe Alberto II.
Altri rami
La gens dei Grimaldi, nel corso dei secoli, si ramificò in varie zone di Italia ed ebbe delle discendenze anche in altre zone d'Europa.
Vi sono stati rami di Sicilia con titolo di Principi di Xirumi da cui il ramo cadetto modicano dei Baroni di Calamenzana, estintosi nel XX secolo, di Spagna, di Bologna, di Carignano e di Genova. Ed anche rami come quello di Londra, chiamato il ramo dei marchesi Grimaldi di Belforte, estintosi nel XIX secolo, quelli del Lazio e della Corsica, che compaiono nel XIII secolo nella Ifriqiya, quello di Boglio, che nel XVI secolo era Governatore di Nizza ed i cui membri vissero per secoli come feudatari di Casa Savoia ed altri minori.
Ramo di Antibes
Da Ingo Grimaldi, figlio di Oberto, nel XIII secolo ebbe origine la dinastia dei Grimaldi di Antibes, un cui rappresentante, Lamberto, ottenne la signoria di Monaco sposando la parente Claudina Grimaldi.
Una linea derivata dallo stesso ramo, cui appartennero nel 1704 i conti del Poggetto, con capostipite Nicola Grimaldi, ancora gode di numerose discendenze. Altra loro diramazione si estinse nel XIX secolo negli Scati Grimaldi.
Ramo di Calabria
Questo ramo pervenne nel XIV secolo da Bertone, fratello di Ranieri. Da Bertone discesero i Grimaldi signori di Messimeri, da cui le linee di Seminara (poi riconosciuti marchesi) delle quali fecero parte Francescantonio Grimaldi (1741-1784) e Domenico Grimaldi (1734-1805). Vi fecero parte, inoltre, i Grimaldi di Crotone e quelli di Catanzaro (di cui fu valido rappresentante il ministro Bernardino).
Note
- ^ a b Il blasone in Sicilia pagina 211 (TXT), su archive.org. URL consultato il 21 maggio 2011.
- ^ Girolamo Rossi, Il principato di Monaco: studi storici pagina 10, P.Amarante, 1864.«Egli disse i Grimaldi discendenti di Grimoaldo figlio di Pipino di Herstal»
- ^ Andrea Borrella, Annuario della nobiltà italiana 2000 volume I pagina 1081.«Il Villabianca scrive quanto segue sulla famiglia: "Ella ebbe origine nella Francia circa l'anno 420 di nostra salute da un cavaliere franzese, che chiamato Grimaldo...»
- ^ Treccani, su treccani.it. URL consultato il 21 maggio 2011.
- ^ M. Ulino, L'Età Barocca dei Grimaldi di Monaco nel loro Marchesato di Campagna, Giannini editore, Napoli 2008.
- ^ Lingua, p. 220
Bibliografia
- Paolo Lingua, I Grimaldi di Monaco, De Ferrari, Genova 2014.
- Angelo M.G. Scorza, Le famiglie nobili genovesi, Genova, Fratelli Frilli Editori,1924
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su famiglia Grimaldi
Collegamenti esterni
- Grimaldi.org - Storia della casa Grimaldi, su grimaldi.org.
- Sito di riferimento per la genealogia, su genealogy.euweb.cz.
- Portale Completo Principato di Monaco - Montecarlo, su principato-montecarlo.com.