Oksana Omel'jančik: differenze tra le versioni

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====La fine degli anni ottanta: la mancata partecipazione ai Giochi Olimpici di Seul e il ritiro====
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Si ritira ufficialmente dalle competizioni nel dicembre del [[1989]].<ref name="gymn.ca"/>, dopo la mancata convocazione ad un camp<ref name="gymn.ca"/>
Si ritira ufficialmente dalle competizioni nel dicembre del [[1989]]<ref name="gymn.ca"/>, dopo la mancata convocazione ad un camp.<ref name="gymn.ca"/>


====Dopo il ritiro====
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Versione delle 10:22, 19 ago 2017

(RU)

«Гимнастика - тяжëлая и довольно однообразная работа. Я умела терпеть»

(IT)

«La ginnastica è un lavoro pesante e abbastanza monotono. Riuscivo a sopportarlo»

Oksana Omel'jančik
Nazionalità Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Altezza 1,40[2][3]/1,44[4] cm
Peso 31[2][3][4] kg
Ginnastica artistica
Termine carriera 1989
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 3 1 0
World Cup 1 2 2
Europei 1 1 2
Goodwill Games 1 1 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Oksana Aleksandrovna Omel'jančik (rus. Оксана Александровна Омельянчик; Ulan-Udė, 2 gennaio 1970) è un'ex ginnasta sovietica, in attività negli ottanta ed inclusa dalla rivista Inside Gymnastics nella Top-Ten mondiale di tutti i tempi[5].

I suoi maggiori successi sono le tre medaglie d'oro (individuale, corpo libero e a squadre) ai mondiali di Montréal del 1985 e le medaglie d'oro alla trave negli Europei di Helsinki del 1985 e nella World Cup di Pechino del 1986.[4][6][7]

Celebri erano le sue particolari evoluzioni al corpo libero, in cui spiccavano le numerose acrobazie che presentavano anche delle caratteristiche innovative[4][7]: in particolare, è stata la prima ginnasta ad adottare le linee acrobatiche back-to-back[7], che hanno caratterizzato le performance della ginnasta statunitense Dominique Dawes[7].

Biografia

Infanzia

Oksana Aleksandrovna Omel'jančik è nata a Ulan-Udė[1][6], in Buriazia ( Siberia meridionale, Russia) il 2 gennaio 1970 (secondo alcune fonti)[6][7] o il 31 dicembre 1969 (secondo altre fonti)[2][4][6] (la data è incerta[6]), prima di tre figli di una coppia di ucraini[4], Aleksandr e Ljubov'[3] Omel'jančik.

Essendo il padre un militare[1][6], è costretta a spostarsi e all'età di 2 anni si trasferisce con la famiglia a Kiev, in Ucraina.[6]

Da piccola, pratica il pattinaggio[6][7], ma si appassiona ben presto alla ginnastica artistica vedendo in televisione i Giochi Olimpici di Montréal del 1976[2]. Ed è la sua stessa coreografa a spingerla a cambiare sport.[6]

Inizia quindi a praticare la ginnastica all'età di 7 anni[2], allenandosi presso la società Spartak Kiev[6], dapprima sotto la guida di Valentina Pančenko e Valerij Tupitsij[2][6], e in seguito sotto la guida di Leonid Eidelman e della moglie Galina Perskaja[6].

Quando Oksana Omel'jančik ha dieci anni, il padre si risposa[1] e lei - pur vivendo nella stessa città[1] - non lo avrebbe mai più rivisto[1].

Carriera

I primi anni ottanta

Nel 1982 viene selezionata per la nazionale giovanile sovietica[4], con la quale ottiene il suo primo successo internazionale, la medaglia d'oro al corpo libero nei campionati europei giovanili.[2]

L'anno seguente, ottiene la medaglia d'argento nel concorso individuale alle Spartakiadi ucraine.[6][7]

Il 1985: l'anno dei tre ori mondiali

Il suo anno di maggiori successi è il 1985.[2][4][6][7]

In quell'anno conquista tre medaglie ai campionati sovietici (oro nel concorso individuale ed argento al corpo libero e alla trave)[4][6] e quattro medaglie ai Campionati europei (oro alla trave, argento al corpo libero e bronzo nel concorso individuale e alle parallele asimmetriche)[4][6][7].

Diventa però soprattutto la vera e propria star dei Mondiali di Montréal[7], dove incanta gli spettatori e le giuria in particolare con la sua performance al corpo libero[2], esercizio premiato dalle giurie con il "10"[7].

Oltre alla medaglia d'oro al corpo libero, ottiene anche quella nel concorso individuale (a pari merito con Elena Šušunova[7]) e quella nel concorso a squadre[2][6][7].
Curioso il fatto che nel concorso individuale non avrebbe dovuto nemmeno partecipare, avendo mancato - insieme alla stessa Šušunova - la qualificazione, ma venne in seguito chiamata con la Šušunova a sostituire Irina Baraksonova ed Ol'ga Mostepanova.[7]

Sempre nel 1985 vince l'oro nel concorso individuale nel Gran Prix che si disputa a Roma.[4][6][7][8][9]

Il biennio 1986-1987

Nel 1986, la Omel'jančik conquista tre medaglie ai Goodwill Games: vince infatti l'oro nel concorso a squadre, l'argento nel corpo libero e il bronzo nel concorso individuale.[4][6][7]

Nello stesso anno, conquista cinque medaglie nella World Cup, segnatamente l'oro alla trave, l'argento al volteggio e alle parallele asimmetriche e il bronzo al corpo libero e nel concorso individuale.[4][6][7]

Nel 1987, ottiene due terzi posti nella coppa sovietica (una nel concorso individuale e una al corpo libero)[4][6][7] e un terzo posto al corpo libero nel campionato sovietico[4][6][7].

Ai mondiali di Rotterdam dello stesso anno, si deve accontentare di una medaglia d'argento nel concorso a squadre[4][6][7], mentre giunge "solamente" quinta nel concorso individuale[4][6][7].

La fine degli anni ottanta: la mancata partecipazione ai Giochi Olimpici di Seul e il ritiro

Nel 1988, la Omel'jančik conosce un periodo di appannamento[7]: ottiene un argento e un bronzo ai campionati sovietici[4][6][7], ma non riesce a qualificarsi per i Giochi di Seul[1][7], fallendo così l'unica occasione in carriera di poter partecipare ad un'olimpiade. Giunge in Corea del Sud solamente come riserva.[7]

Si ritira ufficialmente dalle competizioni nel dicembre del 1989[7], dopo la mancata convocazione ad un camp.[7]

Dopo il ritiro

Dopo il ritiro, si trasferisce in Belgio[4][7] e negli Stati Uniti[7], dove è allenatrice e giudice di gara[4][6].

Il 21 dicembre 2001, viene nominata dalla Federazione ucraina di ginnastica artistica vicepresidente del comitato tecnico femminile.[7]

Vita privata

Il dramma del fratello Dmitrij

Per anni, la Omel'jančik si è occupata della salute del fratello minore Dmitrij, che perse la vista ad entrambi gli occhi in seguito all'incidente alla centrale nucleare di Černobyl' del 1986, iniziando sin da allora a raccogliere fondi per la sua guarigione.[4][7]

Un considerevole e decisivo aiuto è arrivato nel 1992 grazie ai fans giapponesi della ginnasta, aiuto che ha permesso a Dmitrij Omel'jančik di sottoporsi ad un intervento chirurgico proprio in Giappone e di recuperare almeno in parte la vista all'occhio sinistro.[7]

Matrimoni

Durante la permanenza negli Stati Uniti alla fine degli anni ottanta-inizio degli anni novanta, è stata sposata per un breve periodo con il proprietario di un fitness center Boz Mofid (che nel 1992 avrebbe sposato la ginnasta romena Aurelia Dobre[7][10]).[7] Si è poi sposata nel 1991 con Dmitrij Zjurkalov[1][11], già suo "fidanzatino" durante l'infanzia[7], dal quale ha avuto figli Anastasija (nata nel 1991 e che ora fa l'attrice[12][13][14]) ed Ivan[1][6][7].

Palmarès

Anno Evento Concorso individuale Concorso a squadre Volteggio Parallele asimmetriche Trave Corpo libero
1984 Campionato sovietico Bronzo
1985 Campionati mondiali Oro Oro Oro
Campionati europei Bronzo Bronzo Oro Argento
Campionato sovietico Oro Argento Argento
1986 World Cup Bronzo Argento Argento Oro Bronzo
Goodwill Games Bronzo Oro Argento
Campionato sovietico Argento
1987 Campionati mondiali Argento
Coppa dell'Unione Sovietica Bronzo
Campionato sovietico Bronzo
1988 Campionato sovietico Bronzo Argento
1989 Campionato sovietico Argento

Eredità sportiva

Note

  1. ^ a b c d e f g h i Абсолютная чемпионка мира и Европы по спортивной гимнастике Оксана ОМЕЛЬЯНЧИК: "Если бы я вышла замуж в Америке, в деньгах бы не нуждалась..." , in: Бульвар, Nr. 21, 15-4-2005 (URL consultato il 27-05-2012)
  2. ^ a b c d e f g h i j Munzinger Biographie: Oksana Omeljantschik
  3. ^ a b c Požilova, Valentina, Oksana and Gymnastics , su: Gymn Forum, April, 14, 2011 (URL consultato il 28-05-2012)
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u Gymnast Personal Data: Oksana Omelianchik
  5. ^ Inside Gymnastics
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa Gymn Forum: Oksana Omelianchik (USSR)
  7. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj Gymn.ca: Whatever happened to...?: Oksana Omelianchik Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "gymn.ca" è stato definito più volte con contenuti diversi
  8. ^ federginnastica.it. URL consultato il 29 maggio 2012.
  9. ^ agoramagazine.it. URL consultato il 29 maggio 2012.
  10. ^ Rumanian Gymnastics: Aurelia Dobre (URL consultato il 29-05-2012)
  11. ^ Оксана Омельянчик: «В СПОРТИВНОЙ ГИМНАСТИКЕ ПРОГРЕСС КОЛОССАЛЬНЫЙ», in: Зеркало недели, N. 20, 18-5-1996 (URL consultato il 28-05-2012)
  12. ^ Зюркалова Анастасия - Биография - Актеры советского и российского кино
  13. ^ Anastasia Zurkalova - IMDb
  14. ^ http://info.mobus.com/persons/details.jsp?id=4009 (URL consultato il 30-05-2012)
  15. ^ Svetlana, la ribelle della ginnastica , in: La Repubblica , 28 dicembre 2001 (URL consultato il 29-05-2012)

Collegamenti esterni