Misa (fiume): differenze tra le versioni

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== Portata ==
== Portata ==
Il bacino imbrifero occupa una superficie di 377 km². Il fiume ha regime spiccatamente torrentizio con piene impetuose nelle stagioni piovose e magre accentuatissime in estate, e in alcuni casi vere e proprie secche come nel febbraio [[2008]]. La portata massima registrata è stata stimata intorno ai 700 m³/s ma recentemente tale valore è stato ampiamente superato in data 3 maggio 2014, durante il grave evento alluvionale che ha colpito la città di Senigallia.
Il bacino imbrifero occupa una superficie di 377 km². Il fiume ha regime spiccatamente torrentizio con piene impetuose nelle stagioni piovose e magre accentuatissime in estate, e in alcuni casi vere e proprie secche come nel febbraio [[2008]]. La portata massima registrata è stata stimata intorno ai 700 m³/s, valore però ampiamente superato il [[3 maggio]] [[2014]] nel grave evento alluvionale che ha colpito la città di Senigallia.


== Le sponde ==
== Le sponde ==

Versione delle 12:37, 6 giu 2017

Misa
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Marche
Lunghezza45 km
Portata mediamax 700 m³/s
Bacino idrografico377 km²
NasceColle Ameno, località San Donnino del comune di Genga
43°27′54.7″N 12°55′17.89″E / 43.465195°N 12.921636°E43.465195; 12.921636
SfociaSenigallia, Mare Adriatico
43°43′20.82″N 13°13′20.22″E / 43.722449°N 13.222284°E43.722449; 13.222284

Il Misa è un fiume appenninico a carattere prevalentemente torrentizio; ha la sua sorgente alle pendici sud-occidentali dell'anticlinale arceviese nella zona di San Donnino che si trova nel comune di Genga.

Percorso

Sfocia nel Mare Adriatico dopo aver attraversato parecchi comuni per 45 km dell'entroterra anconetano in direzione est: Arcevia, Serra de' Conti, Ostra Vetere, Pianello e Casine di Ostra ed infine termina il suo percorso a Senigallia che si trova a circa 35 km da Arcevia.

Portata

Il bacino imbrifero occupa una superficie di 377 km². Il fiume ha regime spiccatamente torrentizio con piene impetuose nelle stagioni piovose e magre accentuatissime in estate, e in alcuni casi vere e proprie secche come nel febbraio 2008. La portata massima registrata è stata stimata intorno ai 700 m³/s, valore però ampiamente superato il 3 maggio 2014 nel grave evento alluvionale che ha colpito la città di Senigallia.

Le sponde

Lungo le sponde del Misa si possono trovare sentieri grazie ai quali è possibile osservare la sua flora e la sua fauna.

Flora

Il fiume con le sue acque dolci porta la vita all'ambiente che attraversa. Lungo i suoi argini cresce spontaneamente una vegetazione rigogliosa di pioppi, salici, giunchi, rovi, cespugli di ogni tipo ed erbe acquatiche. Lungo agli argini crescono canneti che ad intervalli di tempo prestabiliti il Comune pota per ripulire il fiume.

Fauna

Quando il fiume era più abbondante e l'acqua era meno inquinata, vi si potevano trovare molte anguille, che si nascondevano sotto le rocce, e anche molte più rane di adesso. In cielo a volte si possono vedere degli aironi che si dirigono volando, verso il loro habitat, il Misa.

Cenni storici

Il suo nome latino era Sena perché attraversava la città romana di Sena Gallica, Senigallia.

A cavallo tra l'800 e il '900 lungo il corso del fiume si potevano trovare molti mulini ad acqua che servivano per macinare il grano ed il granoturco.

Attualmente, è rimasto in funzione uno solo di questi mulini ed è ubicato nella frazione di Magnadorsa nel Comune di Arcevia. Questo continua a sfruttare l'energia idraulica del fiume e ad utilizzare le tradizionali macine in pietra.

Affluente

L'unico vero affluente è il Nevola che si aggrega al Misa presso la frazione di Brugnetto a 10 km dalla sua foce.

Voci correlate

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