Referendum consultivo in Veneto del 2017: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 35: Riga 35:
La [[Corte costituzionale della Repubblica Italiana|Corte costituzionale]], con sentenza n. 118 del 25 giugno [[2015]], ha ''in primis'' dichiarato l'illegittimità costituzionale del referendum consultivo sull'indipendenza di un'ipotetica [[Repubblica veneta]] dall'[[Italia]]<ref name=Consulta>{{cita web|autore=Corte costituzionale|titolo=Sentenza n. 118/2015|sito=Consulta OnLine|url=http://www.giurcost.org/decisioni/2015/0118s-15.html|}}</ref>, poiché le scelte fondamentali di livello costituzionale sono precluse ai referendum regionali e in quanto il quesito era in aperto contrasto col principio di unità e indivisibilità della Repubblica.<ref>Art. 5, c. 1, Cost.</ref>
La [[Corte costituzionale della Repubblica Italiana|Corte costituzionale]], con sentenza n. 118 del 25 giugno [[2015]], ha ''in primis'' dichiarato l'illegittimità costituzionale del referendum consultivo sull'indipendenza di un'ipotetica [[Repubblica veneta]] dall'[[Italia]]<ref name=Consulta>{{cita web|autore=Corte costituzionale|titolo=Sentenza n. 118/2015|sito=Consulta OnLine|url=http://www.giurcost.org/decisioni/2015/0118s-15.html|}}</ref>, poiché le scelte fondamentali di livello costituzionale sono precluse ai referendum regionali e in quanto il quesito era in aperto contrasto col principio di unità e indivisibilità della Repubblica.<ref>Art. 5, c. 1, Cost.</ref>


Il giudice delle leggi ha poi annullato anche gli ultimi quattro dei cinque quesiti sull'autonomia regionale, essendo in conflitto col divieto (previsto anche dallo Statuto veneto) di sottoporre a referendum argomenti in materia tributaria (quesiti nn. 2, 3 e 4) e con i principi di legalità ed esclusività relativi alla competenza del solo parlamento nazionale in merito all'individuazione delle regioni a statuto speciale (quesito n. 5). Infine la Corte, rigettando il ricorso statale, ha invece ammesso il quesito n. 1, in quanto «non prelude a sviluppi dell’autonomia eccedenti i limiti costituzionalmente previsti» e «si colloca in una fase anteriore ed esterna rispetto al procedimento prestabilito all’art. 116[, c. 3,] della Costituzione».<ref name=Consulta/>
Il giudice delle leggi ha poi annullato anche gli ultimi quattro dei cinque quesiti sull'autonomia regionale, essendo in conflitto col divieto (previsto anche dallo Statuto veneto) di sottoporre a referendum argomenti di materia tributaria (quesiti nn. 2, 3 e 4) e per violazione dei principi di legalità ed esclusività relativi alla competenza esclusiva del parlamento nazionale in merito all'individuazione delle regioni a statuto speciale (quesito n. 5). Infine la Corte, rigettando il ricorso statale, ha invece ammesso il quesito n. 1, in quanto «non prelude a sviluppi dell’autonomia eccedenti i limiti costituzionalmente previsti» e «si colloca in una fase anteriore ed esterna rispetto al procedimento prestabilito all’art. 116[, c. 3,] della Costituzione».<ref name=Consulta/>


== Indizione del referendum ==
== Indizione del referendum ==

Versione delle 17:43, 23 mag 2017

Template:Infobox referendum Il referendum consultivo del 2017 in Veneto è una consultazione referendaria regionale che si svolgerà in Veneto il 22 ottobre 2017. Il referendum è stato deliberato dal consiglio regionale del Veneto per conoscere il parere degli elettori della regione circa l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia al proprio ente territoriale.

Ai sensi dell'articolo 27, comma 2 dello Statuto regionale, in caso di partecipazione al voto della maggioranza degli aventi diritto, il consiglio regionale è tenuto ad esaminare l'argomento referendario entro novanta giorni dalla proclamazione dei risultati[1]; in tale evenienza - in caso di affermazione positiva - il presidente della giunta presenta all'assemblea legislativa un programma di negoziati che intende condurre con l'esecutivo statale, unitamente a un disegno di legge che recepisca il percorso e i contenuti per il conseguimento dell'autonomia differenziata.[2]

Iniziativa consiliare

La consultazione referendaria è stata istituita dalla legge regionale n. 15 del 2014. Originariamente, tale legge prevedeva che, in caso di fallimento del negoziato tra la giunta regionale e il governo nazionale sul testo referendario da sottoporre al voto popolare, la scheda avrebbe contenuto una pluralità di quesiti in tema di autonomia, anche fiscale:

  1. attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia alla regione;
  2. destinazione a beni e servizi regionali dell'80% dei tributi pagati dai cittadini veneti allo Stato;
  3. assegnazione alla regione dell'80% delle tasse riscosse in Veneto;
  4. non assoggettabilità del gettito derivante dalle fonti di finanziamento della Regione a vincoli di destinazione;
  5. trasformazione del Veneto in regione a statuto speciale.

Unitamente al referendum autonomista, il consiglio veneto approvò anche la legge regionale n. 16 del 2014, concernente l'indizione di un referendum consultivo sull'indipendenza del Veneto.[3]

Impugnazione governativa

A seguito dell'impugnazione statale delle leggi regionali n. 15 e n. 16 del 2014, si è instaurato un giudizio sulla legittimità costituzionale dei due provvedimenti normativi.

La Corte costituzionale, con sentenza n. 118 del 25 giugno 2015, ha in primis dichiarato l'illegittimità costituzionale del referendum consultivo sull'indipendenza di un'ipotetica Repubblica veneta dall'Italia[4], poiché le scelte fondamentali di livello costituzionale sono precluse ai referendum regionali e in quanto il quesito era in aperto contrasto col principio di unità e indivisibilità della Repubblica.[5]

Il giudice delle leggi ha poi annullato anche gli ultimi quattro dei cinque quesiti sull'autonomia regionale, essendo in conflitto col divieto (previsto anche dallo Statuto veneto) di sottoporre a referendum argomenti di materia tributaria (quesiti nn. 2, 3 e 4) e per violazione dei principi di legalità ed esclusività relativi alla competenza esclusiva del parlamento nazionale in merito all'individuazione delle regioni a statuto speciale (quesito n. 5). Infine la Corte, rigettando il ricorso statale, ha invece ammesso il quesito n. 1, in quanto «non prelude a sviluppi dell’autonomia eccedenti i limiti costituzionalmente previsti» e «si colloca in una fase anteriore ed esterna rispetto al procedimento prestabilito all’art. 116[, c. 3,] della Costituzione».[4]

Indizione del referendum

I governatori Zaia e Maroni insieme a Pontida

Il 24 aprile 2017 il governatore Luca Zaia ha emanato il decreto di convocazione delle urne[6], fissando simbolicamente la data della consultazione per il 22 ottobre dello stesso anno[7], nel giorno del 151º anniversario del plebiscito del Veneto del 1866, tenutosi appunto il 21 e 22 ottobre 1866 e che sancì l'unificazione delle province venete e di quella di Mantova al Regno d'Italia.

La data, peraltro concordata insieme al presidente della Lombardia (regione in cui si svolgerà un analogo referendum consultivo[8]), servirà anche – secondo le intenzioni di Zaia – per «dare una risposta corale» allo storico plebiscito del 1866 e riaffermare la «genetica voglia di autodeterminazione» del popolo veneto.[9]

Il quesito

«Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?»

Note

  1. ^ Legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "STATUTO DEL VENETO", su Consiglio Regionale Veneto.
  2. ^ Art. 2, c. 2, legge regionale n. 15 del 2014.
  3. ^ Legge regionale 19 giugno 2014, n. 16 "Indizione del referendum consultivo sull'indipendenza del Veneto", su Consiglio Regionale Veneto.
  4. ^ a b Corte costituzionale, Sentenza n. 118/2015, su Consulta OnLine.
  5. ^ Art. 5, c. 1, Cost.
  6. ^ Zaia firma il decreto che indice il referendum per l'autonomia del Veneto, in il Mattino di Padova, 24 aprile 2017. URL consultato il 28 aprile 2017.
  7. ^ Roberta De Rossi, Referendum consultivo per l'autonomia del Veneto: si vota il 22 ottobre, in La Nuova di Venezia e Mestre, 12 maggio 2017.
  8. ^ Maroni: «A ottobre il referendum sull’autonomia della Lombardia», in Corriere del Veneto, 20 aprile 2017.
  9. ^ Zaia: referendum il 22 ottobre. Salvini: «Dopo 30 anni più libertà», in Corriere del Veneto, 21 aprile 2017.

Voci correlate

Collegamenti esterni