Baracoa: differenze tra le versioni
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Rimase isolata dal resto di Cuba fino ai primi [[Anni 1960|anni '60]], quando fu costruita la strada "la Farola", che attraversa la folta foresta che separa, Baracoa da Guantanamo, capoluogo di provincia. |
Rimase isolata dal resto di Cuba fino ai primi [[Anni 1960|anni '60]], quando fu costruita la strada "la Farola", che attraversa la folta foresta che separa, Baracoa da Guantanamo, capoluogo di provincia. |
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Il suo nome in lingua indigena significa: "Luogo delle acque". |
Il suo nome in lingua indigena significa: "Luogo delle acque" e deriva dal fatto che nei pressi della città si trovano le foci di diversi fiumi (Toa, Miel, Duaba, Yumuri). |
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Oggi sono circa 80.000 le persone che vivono nel suo territorio lussureggiante, dove, a causa delle conformazione montagnosa, si è conservata integra la originaria [[foresta tropicale]]. |
Oggi sono circa 80.000 le persone che vivono nel suo territorio lussureggiante, dove, a causa delle conformazione montagnosa, si è conservata integra la originaria [[foresta tropicale]]. |
Versione delle 14:58, 16 mag 2007
Baracoa (nella provincia di Guantanamo, 148 km) è la città più antica di Cuba, fondata sul lembo sud orientale dall'isola da Diego Velasquez nel 1512.
Rimase isolata dal resto di Cuba fino ai primi anni '60, quando fu costruita la strada "la Farola", che attraversa la folta foresta che separa, Baracoa da Guantanamo, capoluogo di provincia.
Il suo nome in lingua indigena significa: "Luogo delle acque" e deriva dal fatto che nei pressi della città si trovano le foci di diversi fiumi (Toa, Miel, Duaba, Yumuri).
Oggi sono circa 80.000 le persone che vivono nel suo territorio lussureggiante, dove, a causa delle conformazione montagnosa, si è conservata integra la originaria foresta tropicale.
Vi si coltivano caffè, cacao, cocco, banane.