L'ebreo errante (film 1948): differenze tra le versioni

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Versione delle 18:18, 11 mag 2017

{{{titolo italiano}}}
Valentina Cortese e Vittorio Gassman in una foto di scena del film
Paese di produzioneItalia
Durata100 min
Generedrammatico
RegiaGoffredo Alessandrini
SoggettoGiovan Battista Angioletti dal romanzo di Eugène Sue
SceneggiaturaGoffredo Alessandrini, Ennio De Concini, Flaminio Bollini, Anton Giulio Majano, Aldo Bizzarri
ProduttoreNino Angioletti per C.D.I cinematografica
FotografiaVáclav Vích
MontaggioOtello Colangeli
MusicheEnzo Masetti
ScenografiaArrigo Equini
Interpreti e personaggi

L'ebreo errante è un film del 1949 diretto da Goffredo Alessandrini.

Trama

Soggetto tratto dal romanzo omonimo di Eugène Sue[1], narra le vicissitudini di un ebreo, Mathieu Blumenthal condannato a vagabondare per le vie del mondo, sia nello spazio che nel tempo.

Nel secondo conflitto mondiale vive a Parigi insieme ad Elena, con l'arrivo dei tedeschi Mathieu, si rifugia nella Sinagoga, dove incontra altri componenti della comunità, tra cui Ester.

Il gruppo arrestato dai tedeschi verrà deportato in un campo di concentramento, dove Mathieu, innamoratosi di Ester, organizza una fuga portando con sé la ragazza.

Ma per evitare la ritorsione dei tedeschi che minacciano la fucilazione di 500 deportati l'ebreo errante si consegna e viene fucilato, e con la sua morte riesce ad espiare le sue colpe.

La critica

Arturo Lanocita nel Il Corriere della Sera dell'8 febbraio 1949, "L'ebreo errante di Alessandrini è uno strano film. Sbanda curiosamente tra l'allegoria e il documentario, valutato in sede estetica il film è piuttosto enfatico. Interpreti maggiori Gassman e la Cortese"

Note

  1. ^ Vittorio Gassman a cura di Giacomo Gambetti Gremese editore Roma 1982

Collegamenti esterni

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