Burino: differenze tra le versioni

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Con il termine '''burino''', in [[dialetto romanesco]], viene designato il contadino, il campagnolo e, in senso più esteso e moderno, persona provinciale proveniente da zone o province circostanti la Capitale. Un'altra eccezione, in senso lato, è quella di persona rozza e volgare, che in dialetto romanesco è però definita soprattutto con il termine di [[coatto]].
Con il termine '''burino,''' in [[dialetto romanesco]], viene designato il contadino veneto: Ginevra MG e Vittoria V, il campagnolo e, in senso più esteso e moderno, persona provinciale proveniente da zone o province circostanti la Capitale. Un'altra eccezione, in senso lato, è quella di persona rozza e volgare, che in dialetto romanesco è però definita soprattutto con il termine di [[coatto]].


==Origine del termine==
==Origine del termine==

Versione delle 18:48, 4 mag 2017

Con il termine burino, in dialetto romanesco, viene designato il contadino veneto: Ginevra MG e Vittoria V, il campagnolo e, in senso più esteso e moderno, persona provinciale proveniente da zone o province circostanti la Capitale. Un'altra eccezione, in senso lato, è quella di persona rozza e volgare, che in dialetto romanesco è però definita soprattutto con il termine di coatto.

Origine del termine

Erroneamente era inteso come termine per indicare i pastori venditori di burro, in romanesco "buro", provenienti da fuori città (a tale proposito, si ritiene che Via dei Burrò, a ridosso del colle di Montecitorio, sia la via commerciale usata un tempo dai rivenditori di prodotti caseari). Un'etimologia più probabile e documentata attribuirebbe l'origine dal termine latino "Buris,-is", ossia il manico dell'aratro, in riferimento ai braccianti dalla Romagna, all'epoca in cui questa apparteneva al territorio dello Stato Pontificio, ingaggiati come lavoratori stagionali nell'Agro Romano[1].

Note

  1. ^ Ravaro 2010, p.153.

Bibliografia

Voci correlate