Antonio Caetani (cardinale XV secolo): differenze tra le versioni

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Proveniente dalla nobile famiglia dei conti di Fondi, che aveva dato alla Chiesa anche due papi, [[papa Gelasio II|Gelasio II]] e [[Papa Bonifacio VIII|Bonifacio VIII]], Antonio intraprese fin da adolescente la carriera ecclesiastica.
Proveniente dalla nobile famiglia dei Conti di Fondi, che aveva dato alla Chiesa anche due papi, [[papa Gelasio II|Gelasio II]] e [[Papa Bonifacio VIII|Bonifacio VIII]], Antonio intraprese fin da adolescente la carriera ecclesiastica.


Eletto [[Patriarca di Aquileia]] nel [[1395]], rassegnò le proprie dimissioni in Roma nel [[1402]], {{Citazione necessaria|senza mai visitare la [[Patria del Friuli]].}}
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Versione delle 22:37, 28 feb 2017

Antonio Caetani
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
Nato1360 ca.
Creato cardinale27 febbraio 1402 da papa Bonifacio IX
Deceduto1412
 

Antonio Caetani (anche Gaetani o Gaytanus; Roma, 1360 circa – Roma, 11 gennaio 1412) è stato un cardinale e patriarca cattolico italiano, Patriarca di Aquileia dal 27 gennaio 1395 al 2 febbraio 1402.

Denaro
AnTOnIVS PAThA, scudo elmato con stemma. AQV. ILE. GEN. SIS, aquila di fronte
AR Denaro; 18mm, 0,69 g

Proveniente dalla nobile famiglia dei Conti di Fondi, che aveva dato alla Chiesa anche due papi, Gelasio II e Bonifacio VIII, Antonio intraprese fin da adolescente la carriera ecclesiastica.

Eletto Patriarca di Aquileia nel 1395, rassegnò le proprie dimissioni in Roma nel 1402, senza mai visitare la Patria del Friuli.[senza fonte]

Bonifacio IX lo elevò alla dignità cardinalizia nel concistoro del 27 febbraio 1402. Fu prima cardinale presbitero di Santa Cecilia, quindi il 12 giugno 1405 divenne cardinale vescovo di Palestrina.

Nel 1405 fu nominato grande penitenziere e arciprete della basilica del Laterano; partecipò al concilio di Pisa nel marzo del 1409 e per tale ragione fu deposto da papa Gregorio XII. Partecipò al conclave del 1409 che elesse l'antipapa Alessandro V. Il nuovo antipapa lo nominò vescovo di Porto e Santa Rufina e amministratore della diocesi di Fiesole. Non partecipò al conclave del 1410 che elesse l'antipapa Giovanni XXIII.

Morì a Roma nel 1412 e fu sepolto nella cappella di papa Bonifacio VIII nella basilica di San Pietro in Vaticano; più avanti venne traslato nella basilica di Santa Maria sopra Minerva e sepolto alla sinistra dell'altar maggiore, come ringraziamento per la ristrutturazione della basilica stessa.

Fra le opere degne di nota che compì in quanto patriarca di Aquileia si ricordano il debellamento dei briganti nel Carso e la riorganizzazione dell'archivo e cancelleria patriarcali.

Collegamenti esterni

Predecessore Patriarca di Aquileia Successore
Giovanni Sobieslaw di Moravia 1395-1402 Antonio Panciera
Predecessore Patriarca della Patria del Friuli Successore
Giovanni Sobieslaw di Moravia 1395-1402 Antonio Panciera
Predecessore Cardinale vescovo di Palestrina Successore
Francesco Moricotti
1380 - 1395
poi amministratori apostolici fino al 1405
1405 - 1409 Angelo d'Anna de Sommariva
1412 - 1428