Signori di Xibalbà: differenze tra le versioni
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La sentenza di Hunahpu e Ixbalanque si avverò, e i signori di Xibalbà si dovettero accontentare del non essere più ricordati. |
La sentenza di Hunahpu e Ixbalanque si avverò, e i signori di Xibalbà si dovettero accontentare del non essere più ricordati. |
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[[Categoria:Personaggi del Popol Vuh]] |
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Versione delle 14:58, 19 feb 2017
I Signori di Xibalba sono ritenuti dai maya Quichè i signori dell'inferno e nemici dell'umanità.
Lista dei Signori
- Hun Camé/Jun Keme
- Vucub Camé/Wuqüb′ Keme
- Xiquirpat/Xik′irpat
- Cuchumaquic/Kuchumak′ik
- Ahalpuh/Ajalpuj
- Ahalgana/Ajalq′äna
- Chamiabac/Ch′amiyabaq′
- Chamiaholom/Ch′amiyajolom
- Xic/Xik′
- Patan/Pata′n
- Quicré|K′ikre′
- Quicrixac/K′ikrixkäq
Originariamente Quicré e Quicrixac si chiamavano rispettivamente Ahalmez e Ahaltocob (Ajalmes e Ajaltoq′ob′), ed erano più importanti di Xic e Pata′n. Per qualche motivo cambiarono nome e persero d'importanza, rimanendo ultimi nella gerarchia.
Resoconto del Popol Vuh
Stando al Popol Vuh, un libro sacro dei maya, Cuchumaquic era padre di Xquic e nonno materno di Hunahpu e Ixbalanque. Scoperto che la figlia era gravida la accusa di prostituzione, e ordina di sacrificarla, ma lei riesce a salvarsi e a trovare rifugio presso gli Dei Xpiyacoc e Xmucane. I signori in generale tenteranno di uccidere Hunahpu e Ixbalanque in una serie di prove, però fallendo. Infine li cuociono e ne buttano i resti nel fiume, ma questi resuscitano e arrivano a Xibalbá dove, con l'inganno, uccidono Hun Came e Vucub Came, e si proclamano dominatori di Xibalbá. Decretano che i Signori di Xibalba non avrebbero ricevuto più sacrifici dicendo:
«“Ebbene ecco la nostra sentenza, la sentenza che vogliamo dirvi, e che voi di Xibalbà dovrete ascoltare. Voi e la vostra stirpe sarete abbassati come condizione, e perderete potere: non si verserà per voi sangue limpido delle vittime sacrificali, ma scabri noduli di ninfa. Per voi ci saranno al posto delle offerte solo piastrelle di pavimenti, pietre e cocci fragilissimi. Il vostro cibo saranno le carni degli animali del deserto. Nessuno di coloro che sono nati nella luce del giorno e che sono stati procreati da essa [ossia gli umani] vi apparterrà. Solo gli indigeni si offriranno per voi: i trasgressori, i violenti, gli sciocchi, gli sfigati, i viziati... E d'ora in poi agirete per chiara colpa e chiaro motivo [e non di testa vostra], e non potrete più uccidere uomini innocenti all'improvviso. E le uniche preghiere che ascolterete sono quelle cantate intorno ai noduli di linfa dell'albero del sangue di drago.„»
La sentenza di Hunahpu e Ixbalanque si avverò, e i signori di Xibalbà si dovettero accontentare del non essere più ricordati.