Basilica di San Pancrazio: differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==
[[File:S Pancrazio - interno P1000661.JPG|left|thumb|Interno della Basilica]]
[[File:San Pancrazio in Gianiculo (Roma) - interior.JPG|300px|miniatura|destra|Interno]]
La basilica fu costruita per volere di [[papa Simmaco]] ([[498]]-[[514]])<ref>[[Liber Pontificalis]] I, 262: «''Eodem tempore fecit basilicam S. Pancratii, ubi et fecit arcum argenteum, qui pensat libras quindecim, fecit autem in eodem loco balneum''». (In quel tempo fece la basilica di San Pancrazio, nella quale fece anche un arco d'argento, del peso di 15 libbre e, nello stesso luogo, fece anche un bagno).</ref> sul luogo dove venne sepolto il famoso giovane martire [[San Pancrazio]], che subì il [[martirio (Cristianesimo)|martirio]] a Roma all'età di circa 14 anni (12 maggio [[304]]) durante il regno dell'imperatore [[Diocleziano]], il quale promosse l'ultima, e durissima, persecuzione contro i cristiani dove persero la vita circa 15.000 cristiani.
La basilica fu costruita per volere di [[papa Simmaco]] ([[498]]-[[514]])<ref>[[Liber Pontificalis]] I, 262: «''Eodem tempore fecit basilicam S. Pancratii, ubi et fecit arcum argenteum, qui pensat libras quindecim, fecit autem in eodem loco balneum''». (In quel tempo fece la basilica di San Pancrazio, nella quale fece anche un arco d'argento, del peso di 15 libbre e, nello stesso luogo, fece anche un bagno).</ref> sul luogo dove venne sepolto il famoso giovane martire [[San Pancrazio]], che subì il [[martirio (Cristianesimo)|martirio]] a Roma all'età di circa 14 anni (12 maggio [[304]]) durante il regno dell'imperatore [[Diocleziano]], il quale promosse l'ultima, e durissima, persecuzione contro i cristiani dove persero la vita circa 15.000 cristiani.
La rapida diffusione della fama di San Pancrazio fece sì che già alla metà del [[VI secolo]], la vicina [[Porta Aurelia]] delle [[Mura Aureliane]] avesse cambiato il suo nome in [[Porta San Pancrazio]]<ref>[[Procopio di Cesarea]], De bello gothico 1,18,35; 19,4; 23,1; 28,19.</ref>. Per assicurare alla basilica la regolarità dello svolgimento, al suo interno, delle funzioni religiose, [[papa Gregorio I]] volle che accanto ad essa fosse eretto un monastero, intitolato a [[San Vittore]], affidato a monaci [[benedettini]].
La rapida diffusione della fama di San Pancrazio fece sì che già alla metà del [[VI secolo]], la vicina [[Porta Aurelia]] delle [[Mura Aureliane]] avesse cambiato il suo nome in [[Porta San Pancrazio]]<ref>[[Procopio di Cesarea]], De bello gothico 1,18,35; 19,4; 23,1; 28,19.</ref>. Per assicurare alla basilica la regolarità dello svolgimento, al suo interno, delle funzioni religiose, [[papa Gregorio I]] volle che accanto ad essa fosse eretto un monastero, intitolato a [[San Vittore]], affidato a monaci [[benedettini]].

Versione delle 17:51, 12 dic 2016

Basilica di San Pancrazio
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
LocalitàFile:Roma-Stemma.pngRoma
Indirizzopiazza San Pancrazio, 5A - Roma
Coordinate41°53′05.78″N 12°27′14.29″E / 41.88494°N 12.45397°E41.88494; 12.45397
ReligioneCristiana cattolica di rito romano
TitolarePancrazio martire
DiocesiDiocesi di Roma
Inizio costruzioneV secolo
Sito webwww.sanpancrazio.org

L'antica Basilica di San Pancrazio è una delle basiliche minori di Roma. Sorge sul Gianicolo, nel quartiere di Monte Verde presso il parco di Villa Doria Pamphilj. È titolo cardinalizio, ed è affidata dal XVII secolo all'Ordine dei carmelitani scalzi.

Storia

Interno

La basilica fu costruita per volere di papa Simmaco (498-514)[1] sul luogo dove venne sepolto il famoso giovane martire San Pancrazio, che subì il martirio a Roma all'età di circa 14 anni (12 maggio 304) durante il regno dell'imperatore Diocleziano, il quale promosse l'ultima, e durissima, persecuzione contro i cristiani dove persero la vita circa 15.000 cristiani. La rapida diffusione della fama di San Pancrazio fece sì che già alla metà del VI secolo, la vicina Porta Aurelia delle Mura Aureliane avesse cambiato il suo nome in Porta San Pancrazio[2]. Per assicurare alla basilica la regolarità dello svolgimento, al suo interno, delle funzioni religiose, papa Gregorio I volle che accanto ad essa fosse eretto un monastero, intitolato a San Vittore, affidato a monaci benedettini. Nella prima metà del VII secolo, durante il pontificato di papa Onorio I, la basilica venne completamente ricostruita affinché il sepolcro di San Pancrazio si trovasse esattamente sotto l'altar maggiore[3].

Gli affreschi della tribuna sono attribuiti al pittore Antonio Tempesta.

Nella basilica ci sono le due entrate alle catacombe: la prima è quella della Matrona Ottavilla, che si occupò della sepoltura del giovane San Pancrazio, non accessibile al pubblico ma solamente agli studiosi di archeologia cristiana; la seconda è quella di San Pancrazio, accessibile al pubblico. Queste catacombe, rispetto ad altre più famose, sono anguste e rendono l'idea delle difficoltà di vita dei cristiani, che qui venivano per rendere omaggio ai morti e nelle cappelle sotterranee a far dire messa nel giorno della ricorrenza della morte dei propri cari o di qualche martire.

Dal punto di vista culturale la basilica ha ospitato per diversi anni un bellissimo coro di musica lirica diretto da un maestro di conservatorio e preparava i principali brani dei Carmina Burana e delle più note opere liriche del Risorgimento italiano.

La basilica fu eretta in parrocchia il 12 aprile 1931 con la bolla Pastorale munus di papa Pio XI. Venne visitata da papa Giovanni Paolo II domenica 22 aprile 1979.

Note

  1. ^ Liber Pontificalis I, 262: «Eodem tempore fecit basilicam S. Pancratii, ubi et fecit arcum argenteum, qui pensat libras quindecim, fecit autem in eodem loco balneum». (In quel tempo fece la basilica di San Pancrazio, nella quale fece anche un arco d'argento, del peso di 15 libbre e, nello stesso luogo, fece anche un bagno).
  2. ^ Procopio di Cesarea, De bello gothico 1,18,35; 19,4; 23,1; 28,19.
  3. ^ Liber Pontificalis I, 324.

Bibliografia


Voci correlate

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