Madrasa: differenze tra le versioni

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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*Moosa, E. ''What is a Madrasa?'', Chapel Hill, The University of North Carolina Press, 2015,
*Moosa, E. ''What is a Madrasa?'', Chapel Hill, The University of North Carolina Press, 2015, xi + 290 pp.
xi + 290 pp.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 21:02, 7 nov 2016

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Sher-Dor Madrasa, Samarcanda, Uzbekistan 2007

Di per sé la madrasa (in arabo مدرسة?),[1] è un termine che in arabo significa "scuola", ma, dopo l'arrivo dei turchi Selgiuchidi nell'XI secolo in Vicino Oriente, il termine è passato a designare l'istituzione di studi superiori, che completava l'apprendimento garantito dal maktab e dalla moschea. Il termine nelle sue varianti è pronunciato con l'accento sulla prima vocale: màdrasa, mèdresse, mèdersa.
In quanto istituto educativo, pubblico o privato, essa proponeva quindi un percorso formativo specificamente focalizzato sull'apprendimento dei fondamenti dell'Islam, per capire i quali si giustificava l'apprendimento della lingua araba (fonetica, morfologia e sintassi), della storia e della letteratura sacra dell'Islam.
Nella madrasa si era educati unicamente nelle verità teologiche islamiche e al diritto religioso, mentre l'approfondimento dello studio delle scienze private aveva luogo per lo più (ma non necessariamente) in altre strutture pubbliche (Jāmiʿāt, pl. di Jāmiʿa).

A partire dal XIX secolo, sotto l'influenza del colonialismo europeo, molte madrase assunsero la configurazione di università, organizzandosi in facoltà e insegnando anche dottrine non teologiche.

Oggigiorno, il termine madrasa può essere infatti utilizzato genericamente per qualsiasi scuola o istituzione formativa, sia essa specificamente islamica, laica o di altre religioni.

I corsi possono basarsi semplicemente sulla memorizzazione del Corano, consentendo agli allievi di fregiarsi del titolo di hāfiẓ (حافظ), letteralmente "preservatore, custode (del Corano)", oppure possono comprendere lo studio della lingua araba letteraria, del tafsīr (تفسير), ossia dell'esegesi coranica, della shariʿa (شريعة), ossia del diritto musulmano, e degli ʾaḥādīth (حديث), ossia dei detti (o silenzi) e delle azioni (o non azioni) del profeta Maometto, consentendo, al termine del corso di studi, di fregiarsi del titolo di ʿālim (عالم), cioè, letteralmente, di "persona dotta".

Note

  1. ^ Per metatesi consonantica s'è usato in seguito anche la parola medersa.

Bibliografia

  • Moosa, E. What is a Madrasa?, Chapel Hill, The University of North Carolina Press, 2015, xi + 290 pp.

Voci correlate

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