Giusto Catania: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
Luki-Bot (discussione | contributi)
m robot Adding: en
Riga 16: Riga 16:
[[Categoria:Biografie|Catania, Giusto]]
[[Categoria:Biografie|Catania, Giusto]]
[[Categoria:Politici italiani|Catania, Giusto]]
[[Categoria:Politici italiani|Catania, Giusto]]

[[en:Giusto Catania]]

Versione delle 14:21, 23 giu 2005

File:Giustocatania.jpg
Giusto Catania

Giusto Catania (Palermo 10 Giugno 1971) è un uomo politico italiano di ideologia marxista.

Dopo essersi laureato in letteratura nel 1996, diventò insegnante di tale materia e nel 2004 ottenne il dottorato in pedagogia interculturale all'Università degli studi di Palermo.

La sua attività politica inizià nel 1989, quando si iscrive alla FGCI, l'associazione dei giovani comunisti in quota al PCI. Quando quest'ultimo si sfalda, egli aderisce al Partito della Rifondazione Comunista. Nel 1994 sarà nominato segretario dei giovani comunisti in Sicilia ed un anno dopo entrerà nel comitato regionale siciliano di questo partito.

Lascierà tali incarichi nel 1996, dopo essere divenuto segretario comunale e provinciale de PRC a Palermo. Nel 2001, Fausto Bertinotti lo nomina segretario regionale di Rifondazione, carica che mantiene ancor oggi. Nel 2000 è stato inoltre eletto consigliere comunale di Palermo, diventando il capogruppo dei comunisti al comune.

Per un breve periodo, sempre 2000, fu membro dell'esecutivo comunale con delega verso le attività culturali, ma abbandonò tale incarico per dissidi con la giunta della Casa delle Libertà.

Nel 2004 si candida alle elezioni europee nella sezione Sicilia e Sardegna: con 38.000 voti riesce ad essere eletto, grazie anche alle defezioni di Bertinotti e di Luisa Morgantini. Nel Parlamento di Strasburgo si iscrive al gruppo della Sinistra Europea (comunisti), diventando Membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, Membro della Commissione per lo sviluppo regionale, Membro sostituto della delegazione per le relazioni con l'Iran, Membro della delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e l'Unione del Maghreb arabo (compresa la Libia). Si è inoltre reso disponibile a sostituire i partecipanti di altre delegazioni qualora essi fossero indisponibili.

In queste vesti, egli ha denunciato la presenza di veri e propri lager presenti in Libia. Inoltre nel Parlamento Europeo è stata approvata una sua legge anti-probizionista sulle droghe leggere.