Joseph Nicolas Cugnot: differenze tra le versioni

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Si trattava di un veicolo a [[vapore]] ed è universalmente riconosciuto come l'invenzione che ha gettato il seme poi sviluppatosi nell'industria automobilistica, oltre un secolo dopo. Tale mezzo consisteva in un veicolo a tre ruote, la cui ossatura era un telaio in legno. La ruota anteriore era quella motrice e la vettura era anche in grado di sterzare, sempre tramite la ruota anteriore. Il [[motore]] di questo mezzo era [[motore a vapore|a vapore]] e non era che una grossa [[generatore di vapore|caldaia]] sistemata anteriormente, la quale andava a muovere due [[cilindro (meccanica)|cilindri]] verticali di 325 mm di alesaggio e 387 mm di corsa, per una cilindrata totale di circa 62.000 [[centimetro cubo|cm³]].
Si trattava di un veicolo a [[vapore]] ed è universalmente riconosciuto come l'invenzione che ha gettato il seme poi sviluppatosi nell'industria automobilistica, oltre un secolo dopo. Tale mezzo consisteva in un veicolo a tre ruote, la cui ossatura era un telaio in legno. La ruota anteriore era quella motrice e la vettura era anche in grado di sterzare, sempre tramite la ruota anteriore. Il [[motore]] di questo mezzo era [[motore a vapore|a vapore]] e non era che una grossa [[generatore di vapore|caldaia]] sistemata anteriormente, la quale andava a muovere due [[cilindro (meccanica)|cilindri]] verticali di 325 mm di alesaggio e 387 mm di corsa, per una cilindrata totale di circa 62.000 [[centimetro cubo|cm³]].


Cugnot aveva studiato il modo per far muovere il veicolo, ma tralasciò il sistema frenante, così durante uno dei primi esperimenti il carro a vapore finì addosso ad un muro del quartiere dove Cugnot conduceva i suoi esperimenti. L'impianto frenante non era infatti in grado di frenare una massa di 4/5 tonnellate. Questo è stato descritto da molti come il primo incidente automobilistico della storia, ma in realtà non si poteva certo ancora parlare di [[automobile|automobili]].
Cugnot aveva studiato il modo per far muovere il veicolo, ma tralasciò il sistema frenante, così durante uno dei primi esperimenti il carro a vapore finì addosso ad un muro del quartiere dove Cugnot conduceva i suoi esperimenti: l'impianto frenante fu in grado di frenare una massa di 4/5 tonnellate. Questo è stato descritto da molti come il primo incidente automobilistico della storia, ma in realtà non si poteva certo ancora parlare di [[automobile|automobili]].


In ogni caso, Cugnot perfezionò l'impianto frenante in un secondo modello risalente al [[1771]]. Le prestazioni non erano di certo paragonabili a quelle di una delle prime automobili, in ogni caso questo grosso mezzo di trasporto (era lungo 7.25 [[metro|m]] e largo 2.19 m) poteva trasportare 4 persone a 4 km/h di velocità.
In ogni caso, Cugnot perfezionò l'impianto frenante in un secondo modello risalente al [[1771]]. Le prestazioni non erano di certo paragonabili a quelle di una delle prime automobili, in ogni caso questo grosso mezzo di trasporto (era lungo 7.25 [[metro|m]] e largo 2.19 m) poteva trasportare 4 persone a 4 km/h di velocità.

Versione delle 12:15, 18 set 2016

Il veicolo a vapore progettato da Cugnot.

Joseph Nicolas Cugnot (Void-Vacon, 25 settembre 1725Parigi, 2 ottobre 1804) è stato un ingegnere francese, noto per essere stato nel 1769 l'inventore della prima automobile a 3 ruote.

Notizie biografiche

Cugnot ricevette un'istruzione ed un addestramento di tipo militare, per cui apprese molto riguardo alle attrezzature all'epoca utilizzate in guerra. Fu così che nel 1765 cominciò a lavorare ad un carro a propulsione autonoma in grado di trasportare cannoni.

L'esperimento si concretizzò quattro anni dopo con la costruzione di quello che oggi è famoso come Carro di Cugnot. Dopo aver migliorato il primo prototipo, Cugnot continuò a lavorare per ottenere risultati sempre migliori, ma nel 1789 lo scoppio della Rivoluzione francese costrinse Cugnot ad abbandonare ogni progetto e a rifugiarsi in Belgio, dove visse in povertà.

Più tardi, però, Napoleone Bonaparte lo richiamò in patria e Cugnot tornò, stabilendosi a Parigi, dove visse fino alla morte, avvenuta il 2 ottobre 1804.

Il Carro di Cugnot

Replica del Carro di Cugnot nella versione del 1771.

Si trattava di un veicolo a vapore ed è universalmente riconosciuto come l'invenzione che ha gettato il seme poi sviluppatosi nell'industria automobilistica, oltre un secolo dopo. Tale mezzo consisteva in un veicolo a tre ruote, la cui ossatura era un telaio in legno. La ruota anteriore era quella motrice e la vettura era anche in grado di sterzare, sempre tramite la ruota anteriore. Il motore di questo mezzo era a vapore e non era che una grossa caldaia sistemata anteriormente, la quale andava a muovere due cilindri verticali di 325 mm di alesaggio e 387 mm di corsa, per una cilindrata totale di circa 62.000 cm³.

Cugnot aveva studiato il modo per far muovere il veicolo, ma tralasciò il sistema frenante, così durante uno dei primi esperimenti il carro a vapore finì addosso ad un muro del quartiere dove Cugnot conduceva i suoi esperimenti: l'impianto frenante fu in grado di frenare una massa di 4/5 tonnellate. Questo è stato descritto da molti come il primo incidente automobilistico della storia, ma in realtà non si poteva certo ancora parlare di automobili.

In ogni caso, Cugnot perfezionò l'impianto frenante in un secondo modello risalente al 1771. Le prestazioni non erano di certo paragonabili a quelle di una delle prime automobili, in ogni caso questo grosso mezzo di trasporto (era lungo 7.25 m e largo 2.19 m) poteva trasportare 4 persone a 4 km/h di velocità.

Bibliografia

  • Rauck, Max J. B.: Cugnot, 1769–1969: der Urahn unseres Autos fuhr vor 200 Jahren. München: Münchener Zeitungsverlag 1969.
  • Bruno Jacomy, Annie-Claude Martin: Le Chariot à feu de M. Cugnot, Paris, 1992, Nathan/Musée national des techniques, ISBN 2-09-204538-5.
  • Louis Andre: Le Premier accident automobile de l'histoire , in La Revue du Musée des arts et métiers, 1993, Numéro 2, p 44-46

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Controllo di autoritàVIAF (EN69327394 · ISNI (EN0000 0001 0480 8830 · CERL cnp01227219 · LCCN (ENn2001060799 · GND (DE141747986 · BNF (FRcb124517459 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2001060799