Duchi d'Aquitania: differenze tra le versioni

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== Bibliografia ==
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I Duchi d'Aquitania (in francese: Duc d'Aquitaine) dal 584 al 1449 furono i seguenti.

Lista

Nome Durata della reggenza Note
Gundovaldo (584-???)
sconosciuto
Cariberto II (629-632) figlio di Clotario II, re dei Franchi[1]; fu re dei Franchi d'Aquitania.
Chilperico (632) figlio di Cariberto venne assassinato in infanzia per ordine di Dagoberto, nel 632[2]. Fu re dei Franchi d'Aquitania.
Boggis (632-670) figlio di Cariberto[3] per i primi anni governò col fratello maggiore Bertrando, padre di Sant'Uberto, Vescovo di Liegi. Duca, vassallo di Dagoberto.
Felice (670-676) nato da nobile famiglia di cui non si hanno notizie. Nell'Ex Miraculis S. Martialis Lemovicensis Episcopi è definito nobilissimo e famoso[4]
Lupus (676-700) nato da nobile famiglia di cui non si hanno notizie, alla morte di Felice, Lupo I gli successe, nel titolo e nel governo del ducato[4].
Oddone il Grande (o Eudes) (700-735) figlio di Boggio. Si alleò col Maggiordomo di palazzo di Neustria, Ragenfrido e col suo re Chilperico II[5], che in cambio gli riconobbero il titolo di re[6]
Hunald (o Hunold, Hunaud) (735-748) figlio di Oddone. Nel 745, deposta la corona ducale, si ritirò nell'isola di Radis, l'attuale Ile de Ré, dove si fece monaco[7]
Waifer (o Waifre, Gaifier) (748-768) figlio di Hunaldo. Lottò tutta la vita contro il re dei Franchi, Pipino, che, nel 768, lo catturò e lo mise a morte[8]
Hunaldo II (768) figlio di Waifer[9]. Hunaldo venne consegnato al re dei Franchi, Carlomanno, dal duca di Guascogna, Lupo II di Guascogna, suo vassallo[10].
Carlomanno (768-771) figlio di Pipino il Breve, re dei Franchi; fu re dei franchi dell'Aquitania Occidentale[8] .
Carlomagno (768-771) figlio di Pipino il Breve[11], re dei Franchi; fu re dei franchi dell'Aquitania Orientale[8]. Dal 771 incorporò i due regni nel regno dei Franchi[12].
Ludovico I il Pio (781-817) figlio di Carlomagno; re d'Aquitania. All'inizio del regno ebbe come tutori, che furono considerati alla stregua di duchi: prima Torsone di Tolosa e poi Guglielmo di Gellone.
Pipino I (817-838) figlio di Ludovico il Pio; re d'Aquitania.
Pipino II (838-852) figlio di Pipino I; re d'Aquitania.
Carlo il Calvo (852-855) figlio di Ludovico il Pio; re di Francia e d'Aquitania; poi fu anche imperatore. Dall'852 vi fu anche un duca d'Aquitania: Ranulfo I di Poitiers
Carlo il Bambino (855-866) figlio di Carlo il Calvo; re d'Aquitania. Nel corso del suo regno Ranulfo I di Poitiers, fu duca d'Aquitania.
Luigi il Balbo (867-879) figlio di Carlo il Calvo; re d'Aquitania e poi anche re di Francia.
Carlomanno II (879-884) figlio di Luigi il Balbo; re di Francia e d'Aquitania.
Carlo il Grosso (884-888) figlio di Ludovico il Germanico; reggente di Francia e d'Aquitania, fu anche re d'Italia e imperatore.
Ranulfo II di Poitiers (888-890) duca d'Aquitania e anche conte di Poitiers.
Ebalus il Bastardo (o Ebles Manzer) Prima volta (890-892) seconda (927-932) anche conte di Poitiers, figlio illegittimo di Ranulfo II di Poitiers[13]
Guglielmo I, il Pio (892-918) anche conte d'Alvernia
Guglielmo II, il Giovane (918-926) conte di Alvernia
Alfredo (926-927) conte di Alvernia
Raimondo Ponzio (932-959) anche conte di Tolosa
Guglielmo III, Testa di Stoppa (959-963) figlio di Ebalus il Bastardo[14], anche conte di Poitiers (Guglielmo I) e d'Alvernia (Guglielmo IV)
Guglielmo IV, Braccio di Ferro (963-993) figlio di Guglielmo III di Aquitania, anche conte di Poitiers (Guglielmo II)
Guglielmo V, il Grande (993-1030) Guglielmo III di Poitiers, conte di Poitiers, figlio di Guglielmo IV di Aquitania
Guglielmo VI, il Grosso (1030-1038) Guglielmo IV di Poitiers, conte di Poitiers, primo figlio di Guglielmo V di Aquitania
Eudes di Aquitania (o Oddone o Ottone) (1038-1039) duca di Guascogna, conte di Poitiers, secondo figlio di Guglielmo V di Aquitania
Guglielmo VII, l'Aquila (1039-1058) Guglielmo V di Poitiers, conte di Poitiers, terzo figlio di Guglielmo V di Aquitania
Guglielmo VIII (1058-1086) Guido Goffredo duca di Guascogna, quarto figlio di Guglielmo V di Aquitania, cambiò nome quando ereditò la contea di Poitiers, Guglielmo VI di Poitiers, e il ducato di Aquitania
Guglielmo IX, il Trovatore (1086-1127) Guglielmo VII di Poitiers, conte di Poitiers, figlio di Guglielmo VIII di Aquitania
Guglielmo X, il Santo (1127-1137) Guglielmo VIII di Poitiers, conte di Poitiers, figlio di Guglielmo IX di Aquitania
Eleonora d'Aquitania (1137-1204) contessa di Poitiers, prima regina di Francia e poi regina d'Inghilterra, figlia di Guglielmo X di Aquitania
Luigi (1137-1152) re di Francia
Enrico I (1152-1172) re d'Inghilterra
Riccardo I (1172-1199) re d'Inghilterra
Giovanni (1199-1216) re d'Inghilterra
Enrico II (1216-1254) re d'Inghilterra
Edoardo I (1254-1306) re d'Inghilterra
Edoardo II (1306-1325) re d'Inghilterra
Edoardo III (1325-1362) re d'Inghilterra
Edoardo IV (1362-1375) principe di Galles
Riccardo II (1377-1390) re d'Inghilterra
Giovanni II (1390-1399) duca di Lancaster
Enrico III (1399-1422) re d'Inghilterra
Enrico IV (1422-1449) re d'Inghilterra

Con la fine della Guerra dei cent'anni, l'Aquitania ritornò sotto il controllo diretto della corona francese, quindi nelle proprietà del re di Francia. Solo occasionalmente il ducato, o almeno il titolo di duca d'Aquitania (oppure di Guienna), fu concesso a qualche membro della casa reale:

Note

  1. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, LIII
  2. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: De gestis francorum, Lib. IV, pag 129 e
  3. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex conversione Huberti comitis , Pag 609 nota a
  4. ^ a b (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Miraculis S. Martialis Lemovicensis Episcopi , Pag 580
  5. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Chronico Hermanni contracti , pag 329 d
  6. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars prima, auctore anonymo, CVII
  7. ^ (LA) Annales Mettenses, pag 36
  8. ^ a b c (LA) Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars quarta, auctore anonymo, CXXXIV
  9. ^ Di questa discendenza non vi è certezza; qualcuno sostiene che questo Hunaldo non sia mai esistito, ma sia Hunaldo I rientrato in Aquitania, dopo la morte del figlio Waifer; altri sostengono che sia una terza persona, non discendente dalla dinastia di Guascogna.
  10. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus I: Einhardi Annales, Pag 149
  11. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus secundus: Cronicon Moissiacensis , Pag 292
  12. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus secundus: Einhardi vita Karoli Magni , Pag 453
  13. ^ (LA) Chronicon Santi Maxentii Pictavinis, pag 372
  14. ^ (LA) Ademarus Engolismensis Historiarum, pagg 43 par 25

Bibliografia

Fonti primarie

Letteratura storiografica

  • Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi. Vicende storiche, in Storia del mondo medievale, Cambridge, Cambridge University Press, 1999, pp. 688-711.
  • C.H. Becker, "L'espansione dei saraceni in Africa e in Europa", cap. III, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 70-96.
  • G. L. Burr, "La rivoluzione carolingia e l'intervento franco in Italia", cap. XI, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 336-357.
  • Gerhard Seeliger, "Conquiste e incoronazione a imperatore di Carlomagno", cap. XII, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 358-396.
  • Gerhard Seeliger, "Legislazione e governo di Carlomagno", cap. XIV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 422-455.
  • F. J. Foakes-Jackson, "Il papato fino a Carlomagno", cap. XV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 456-476.
  • René Poupardin, Ludovico il Pio, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 558–582
  • René Poupardin, I regni carolingi (840-918), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 583–635

Voci correlate