Meta Sudans: differenze tra le versioni

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Alla Meta Sudans, secondo un'antica leggenda, andavano i gladiatori a lavarsi dopo il combattimento effettuato nel vicino anfiteatro.<ref>Tina Squadrilli,''Vicende e monumenti di Roma'', [[Staderini Editore]], 1961, Roma, pag. 164</ref>
Alla Meta Sudans, secondo un'antica leggenda, andavano i gladiatori a lavarsi dopo il combattimento effettuato nel vicino anfiteatro.<ref>Tina Squadrilli,''Vicende e monumenti di Roma'', [[Staderini Editore]], 1961, Roma, pag. 164</ref>


I resti della fontana flavia sono stati demoliti definitivamente nel [[1933]] durante i lavori per la costruzione della via dei Trionfi, voluta da [[Mussolini]].<ref>[http://archeoroma.beniculturali.it/siti-archeologici/meta-sudans Sopraintendenza Speciale per il Colosseo]</ref>
I resti della fontana flavia, su ordine di un politico particolarmente stupido che pretendava fra l'altro di richiamarsi alla Romaimperiale,sono stati demoliti definitivamente nel [[1933]] durante i lavori per la costruzione della via dei Trionfi, voluta da [[Mussolini]].<ref>[http://archeoroma.beniculturali.it/siti-archeologici/meta-sudans Sopraintendenza Speciale per il Colosseo]</ref>


==Descrizione==
==Descrizione==

Versione delle 13:09, 2 lug 2016

Coordinate: 41°53′24.29″N 12°29′26.59″E / 41.89008°N 12.49072°E41.89008; 12.49072[1]
Meta Sudans
La Meta Sudans davanti al Colosseo nel 1858
Civiltàromana
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneFile:Roma-Stemma.png Roma
Amministrazione
Sito webwww.colosseo.beniculturali.it
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 41°53′24.3″N 12°29′26.4″E / 41.890083°N 12.490667°E41.890083; 12.490667

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La Meta Sudans era una fontana di età flavia, che si trovava vicino al Colosseo.

Storia

Anno 1900: fotografia di venditrice di arance, alle sue spalle è ben visibile la Meta Sudans

È rappresentata in una moneta di Tito datata 80 d.C.: la sua costruzione iniziò quindi a partire da quell'anno. Veniva chiamata meta per via della sua forma che rappresentava la meta attorno alla quale, nei circhi, si doveva svoltare, e sudans perché sembrava sudasse; difatti la palla di bronzo era crivellata da fori da cui usciva l'acqua.

Alla Meta Sudans, secondo un'antica leggenda, andavano i gladiatori a lavarsi dopo il combattimento effettuato nel vicino anfiteatro.[2]

I resti della fontana flavia, su ordine di un politico particolarmente stupido che pretendava fra l'altro di richiamarsi alla Romaimperiale,sono stati demoliti definitivamente nel 1933 durante i lavori per la costruzione della via dei Trionfi, voluta da Mussolini.[3]

Descrizione

Ricostruzione della Meta Sudans

Era una fontana imponente, di forma tronco-conica, alta 17 o forse anche 18 metri. Sorgeva su un'altra più antica ancora, meno alta (16 metri) e risalente all'epoca giulio - claudia. Essa bruciò nel grande incendio di Roma del 64. L'esistenza di quest'ultima, attestata nelle Lettere di Seneca (56, 4), è stata confermata dai risultati delle indagini condotte nell'area tra il 1986 e il 2003 dal Dipartimento di Scienze dell'Antichità della Sapienza - Università di Roma sotto la direzione della prof.ssa Clementina Panella.

Sito archeologico

Era collocata nel punto di convergenza di 4 o 5 regioni (II, III, IV, X e forse I) delle 14 nelle quali era divisa Roma.

Note

  1. ^ Coordinate prese da OpenStreetMap.
  2. ^ Tina Squadrilli,Vicende e monumenti di Roma, Staderini Editore, 1961, Roma, pag. 164
  3. ^ Sopraintendenza Speciale per il Colosseo

Bibliografia

  • Clementina Panella (a cura di), Meta Sudans I. Un'area sacra in Palatio e la valle del Colosseo prima e dopo Nerone, Roma 1996.

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