Antonio Fantini: differenze tra le versioni

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==Collegamenti esterni==
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*{{cita web|url=http://www.europarl.europa.eu/meps/it/1117/ANTONIO_FANTINI_home.html|titolo=Scheda personale al Parlamento europeo}}
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*[http://lacittadisalerno.gelocal.it/salerno/cronaca/2013/08/12/news/e-morto-l-ex-presidente-antonio-fantini-1.7572870 È morto l’ex presidente Antonio Fantini]
*[http://lacittadisalerno.gelocal.it/salerno/cronaca/2013/08/12/news/e-morto-l-ex-presidente-antonio-fantini-1.7572870 È morto l'ex presidente Antonio Fantini]


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Versione delle 02:17, 24 giu 2016

Antonio Fantini

Presidente della Regione Campania
Durata mandato1983 –
1989
PredecessoreEmilio De Feo
SuccessoreFerdinando Clemente di San Luca

Dati generali
Partito politicoDC poi Popolari UDEUR

Antonio Fantini (Napoli, 31 gennaio 1936Napoli, 11 agosto 2013[1]) è stato un politico italiano, esponente della Democrazia Cristiana e già parlamentare europeo.

Biografia

Presidente della Giunta regionale della Campania dal 1983 al 1989 per la DC, accusato della cattiva gestione dei fondi per il Terremoto dell'Irpinia del 1980 (circa 60000 miliardi di lire), riconosciuto responsabile di corruzione per un atto contrario ai doveri di uffici, è condannato in appello a 2 anni e 10 mesi[2]. È stato eletto deputato europeo alle elezioni del 1989. È stato membro della Commissione per i trasporti e il turismo, della Delegazione per le relazioni con i paesi dell'America del Sud, della Commissione politica, della Commissione giuridica e per i diritti dei cittadini.

Sino al 2009 ricopre la carica di segretario regionale campano dei Popolari UDEUR di Clemente Mastella. In tale veste, nel febbraio 2008 ha espulso dal partito i promotori della scissione dei Popolari Democratici. È stato a capo di una parte di fuoriusciti dall'Udeur contrari all'alleanza col Pdl e sostenitore di un'alleanza di centrosinistra.

Nell'ottobre 2009 venne indagato nell'ambito di un'inchiesta sull'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e gli viene vietato di dimorare nella Regione Campania[3]


Note

Collegamenti esterni