Abu Nuwas: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m WPCleaner v1.39 - Fixed using Wikipedia:Check Wikipedia (Doppie quadre non chiuse)
Riga 20: Riga 20:
}}
}}


Nato in territorio [[iran]]ico da madre [[persia]]na e padre [[Arabi|arabo]] appartenente a una delle antiche tribù arabe meridionali,[[Yemen| yemenite]]. Fu condotto fanciullo a [[Bassora|Bàssora]], e ivi crebbe e formò la propria educazione poetica. Divenuto trasmettitore (''rāwī'') del poeta Khalaf al-Ahmar (733-796), assunse, il soprannome (''kunya'') di Abu Nuwas, ''Quello dai riccioli'', ricalcato sugli [[antroponimi]] propri degli antichi re dello Yemen. Dopo un soggiorno a [[Kufa]], si stabilì a [[Baghdad]], dove non riuscì, in una prima fase a essere ammesso in presenza del califfo pur essendo etrato nella cerchia della potente famiglia dei Barmecidi. La vita libertina e trasgressiva e i suoi versi in cui esalta il vino e l'amore omosessuale determinarono il suo arresto prima e l'abbandono di Baghdad poi (805). Nel 809, divenuto califfo [[Amin durante gli anni del califfato di [[al-Amin]].
Nato in territorio [[iran]]ico da madre [[persia]]na e padre [[Arabi|arabo]] appartenente a una delle antiche tribù arabe meridionali,[[Yemen| yemenite]]. Fu condotto fanciullo a [[Bassora|Bàssora]], e ivi crebbe e formò la propria educazione poetica. Divenuto trasmettitore (''rāwī'') del poeta Khalaf al-Ahmar (733-796), assunse, il soprannome (''kunya'') di Abu Nuwas, ''Quello dai riccioli'', ricalcato sugli [[antroponimi]] propri degli antichi re dello Yemen. Dopo un soggiorno a [[Kufa]], si stabilì a [[Baghdad]], dove non riuscì, in una prima fase a essere ammesso in presenza del califfo pur essendo etrato nella cerchia della potente famiglia dei Barmecidi. La vita libertina e trasgressiva e i suoi versi in cui esalta il vino e l'amore omosessuale determinarono il suo arresto prima e l'abbandono di Baghdad poi (805). Nel 809, divenuto califfo [[Amin]] durante gli anni del califfato di [[al-Amin]].


La sua fama nel mondo arabo fu grandissima, come testimonia la sua stessa presenza, accanto al califfo [[Harun al-Rashid]], nelle ''[[Mille e una notte]]''; altrettanto grande fu la sua influenza sulla posteriore poesia araba, di cui costituì uno dei modelli più imitati.
La sua fama nel mondo arabo fu grandissima, come testimonia la sua stessa presenza, accanto al califfo [[Harun al-Rashid]], nelle ''[[Mille e una notte]]''; altrettanto grande fu la sua influenza sulla posteriore poesia araba, di cui costituì uno dei modelli più imitati.

Versione delle 12:51, 8 giu 2016

Template:Avvisounicode

Abū Nuwās

Abū Nuwās al-Ḥasan ibn Hāniʾ al-Ḥakamī, conosciuto come Abū Nuwās (in arabo ابو نواس?, in persiano ابونواس‎, in latino Abu Novas; Ahvaz, 756Baghdad, 815), fu un poeta arabo vissuto nell'VIII secolo.

Nato in territorio iranico da madre persiana e padre arabo appartenente a una delle antiche tribù arabe meridionali, yemenite. Fu condotto fanciullo a Bàssora, e ivi crebbe e formò la propria educazione poetica. Divenuto trasmettitore (rāwī) del poeta Khalaf al-Ahmar (733-796), assunse, il soprannome (kunya) di Abu Nuwas, Quello dai riccioli, ricalcato sugli antroponimi propri degli antichi re dello Yemen. Dopo un soggiorno a Kufa, si stabilì a Baghdad, dove non riuscì, in una prima fase a essere ammesso in presenza del califfo pur essendo etrato nella cerchia della potente famiglia dei Barmecidi. La vita libertina e trasgressiva e i suoi versi in cui esalta il vino e l'amore omosessuale determinarono il suo arresto prima e l'abbandono di Baghdad poi (805). Nel 809, divenuto califfo Amin durante gli anni del califfato di al-Amin.

La sua fama nel mondo arabo fu grandissima, come testimonia la sua stessa presenza, accanto al califfo Harun al-Rashid, nelle Mille e una notte; altrettanto grande fu la sua influenza sulla posteriore poesia araba, di cui costituì uno dei modelli più imitati.

Abū Nuwās era omosessuale, e fu infatti a causa del suo orientamento sessuale che egli fu forse ucciso, in quanto considerato peccatore.

Nei versi di Abū Nuwās si legge di amore omosessuale (Ghazāl Mudhakkar), nei confronti del califfo al-Amin. I due erano amanti, ed infatti fu proprio durante il califfato di al-Amin, che Abū Nuwās fu grande poeta. I temi principali delle sue opere furono, oltre all'amore omosessuale già citato precedentemente, i seguenti: la poesia di caccia (Tardyya) e la poesia bacchica (Khamariyya). Linguisticamente, Abū Nuwās inaugurò la contaminazione del lessico con termini persiani o greci e sperimentò l'uso di metafore nella poesia. Le sue opere, tra cui il Diwan, riflettono l'evoluzione culturale del suo tempo, il linguaggio ricercato e moderno, impreziosito dall'uso di ricercati arcaismi.

Poetica

L'opera di Abū Nuwās (letteralmente quello dal ciuffo, soprannome scelto dallo stesso poeta, che in realtà si chiamava al-Hasan ibn Hāni') si colloca nel quadro del vasto movimento di rinnovamento della poesia araba iniziato già in età omayyade, ma giunto a maturazione sotto i primi califfi abbasidi. Di tale rinnovamento - che concepiva la poesia come libera, immediata espressione e non più come ripetizione di schemi e moduli linguistici della classica poesia del deserto - Abū Nuwās fu il maggiore artefice.

I temi principali della sua vasta opera, raccolta in un canzoniere (dīwān) di cui manca ancora un'edizione critica completa, sono prevalentemente quelli erotici e bacchici, trattati ora con delicata e persino malinconica sensibilità, ora con spregiudicato realismo, ora con tagliente ironia, inoltre abbondano scene di caccia con descrizioni di animali; ma non mancano qasida alla vecchia maniera araba, satire, panegirici e addirittura, alla fine della raccolta, poesie ascetiche.

Curiosità

In onore di Abū Nuwās è stato battezzato il cratere Abu Nuwas, sul pianeta Mercurio.

Bibliografia

  • Abū Nuwās. La vergine nella coppa, poesie scelte e tradotte da Michele Vallaro, Roma, Istituto per l'Oriente, 1992;
  • Così rossa è la rosa. Scenari d'amore pre-cortese, a Baghdad, introduzione, traduzione e note di Leonardo Capezzone, Roma, Carocci, 2007.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN100164196 · ISNI (EN0000 0001 1507 2339 · SBN RMSV977687 · BAV 495/3454 · CERL cnp00397289 · Europeana agent/base/65803 · LCCN (ENn82236538 · GND (DE118646656 · BNE (ESXX1601112 (data) · BNF (FRcb118880306 (data) · J9U (ENHE987007257483505171 · NDL (ENJA00461999 · CONOR.SI (SL56515171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82236538