Mausoleo della Conocchia: differenze tra le versioni

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'''Il Mausoleo della Conocchia''', o semplicemente la Conocchia, è il principale monumento di Curti. Si tratta di un monumento funerario che si erge imponente e maestoso sul percorso dell'antica Via Appia; il nome popolare deriva dalla forma che ricorda la conocchia (o fuso), oggetto usato per filare.
'''Il Mausoleo della Conocchia''', o semplicemente la Conocchia, è il principale monumento di Curti. Si tratta di un monumento funerario che si erge imponente e maestoso sul percorso dell'antica Via Appia; il nome popolare deriva dalla forma che ricorda la conocchia (o fuso), oggetto usato per filare.
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La Conocchia può dirsi fra i più significativi monumenti che siano giunti fino a noi conservando "quasi intero" il loro carattere plastico; giacché i notevoli restauri apportati al tempo di Ferdinando IV di Borbone e ancora più tardi hanno preservato le strutture fatiscenti ma hanno alterato in qualche particolare l'aspetto originario.
La Conocchia può dirsi fra i più significativi monumenti che siano giunti fino a noi conservando "quasi intero" il loro carattere plastico; giacché i notevoli restauri apportati al tempo di Ferdinando IV di Borbone e ancora più tardi hanno preservato le strutture fatiscenti ma hanno alterato in qualche particolare l'aspetto originario.
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Versione delle 11:29, 7 giu 2016

mausoleo della Conocchia

Il Mausoleo della Conocchia, o semplicemente la Conocchia, è il principale monumento di Curti. Si tratta di un monumento funerario che si erge imponente e maestoso sul percorso dell'antica Via Appia; il nome popolare deriva dalla forma che ricorda la conocchia (o fuso), oggetto usato per filare.

La conocchia è un'eccezionale testimonianza del barocco antico e risalente probabilmente al II secolo d.C., il sepolcro è dotato di undici nicchie ove si posavano le urne cinerarie. Secondo la tradizione vi fu sepolta anche Flavia Domitilla, la matrona romana nipote di Vespasiano, perseguitata da Domiziano perché era di religione cristiana.

La Conocchia può dirsi fra i più significativi monumenti che siano giunti fino a noi conservando "quasi intero" il loro carattere plastico; giacché i notevoli restauri apportati al tempo di Ferdinando IV di Borbone e ancora più tardi hanno preservato le strutture fatiscenti ma hanno alterato in qualche particolare l'aspetto originario.