Francesco Casagrande: differenze tra le versioni

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Versione delle 16:51, 28 feb 2016

Disambiguazione – Se stai cercando il calciatore omonimo, vedi Francesco Casagrande (calciatore).
Francesco Casagrande
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 171 cm
Peso 64 kg
Ciclismo
Specialità Strada, MTB
Termine carriera 2005
Carriera
Squadre di club
1992-1995Mercatone Uno
1996-1997Saeco
1998Cofidis
1999-2000Vini Caldirola
2001-2002Fassa Bortolo
2003-2004Lampre
2004Vini Caldirola
2005Naturino
 

Francesco Casagrande (Firenze, 14 settembre 1970) è un ex ciclista su strada e biker italiano. Professionista dal 1992 al 2005 su strada, dal 2009 nuovamente attivo nella mountain bike a livello amatoriale. Conta successi in Freccia Vallone, Clásica de San Sebastián, Tirreno-Adriatico e Tour de Suisse.

Carriera

Casagrande iniziò a correre in bicicletta in una società alla periferia di Firenze, l'US ITALA di San Bartolo a Cintoia, per poi passare dilettante nella Maltinti Lampadari di Empoli. Seguirono le esperienze alla Grassi-Filati Alessandra e alla Casini-Vellutex, prima del passaggio tra i professionisti alla Mercatone Uno. Iniziò la carriera come specialista delle corse di un giorno e brevi corse a tappe, vincendo classiche come Freccia Vallone, Clásica de San Sebastián, Giro dell'Emilia e Trofeo Matteotti, e corse come Tirreno-Adriatico e Tour de Suisse. Nel 1997 arrivò sesto al Tour de France.

Nel 1998 fu trovato positivo a due controlli antidoping, con anomalie nel parametro testosterone-epitestosterone. Dimostrò che la positività era dovuta all'assunzione di un farmaco e fu squalificato per tre mesi dalla giustizia sportiva italiana, ma l'UCI si appellò al tribunale di Losanna, ottenendo il raddoppio della pena[1].

Al Giro d'Italia del 2000 vinse la nona tappa, indossando la maglia rosa che riuscì a tenere per undici giorni fino alla crono del Sestriere: concluse il Giro al secondo posto in classifica generale dietro Stefano Garzelli e si aggiudicò la maglia verde degli scalatori.

L'obiettivo della stagione 2001 fu ancora una volta il Giro d'Italia, ma una caduta nella prima settimana lo costrinse al ritiro[2]. Prese parte alle classiche nel finale di stagione e vinse Coppa Agostoni e Trofeo Melinda.

La preparazione del 2002 fu di nuovo incentrata sul Giro, durante il quale fu squalificato per aver provocato la caduta del colombiano John Freddy García in uno sprint valido per la classifica dei Gran Premi della Montagna[3]. Nel finale di stagione prese parte alla Vuelta a España, che concluse al settimo posto.

Vestì la maglia della Nazionale in dodici occasioni tra Mondiali e Giochi olimpici. Ottenne come miglior risultato un quarto posto al campionato del mondo su strada del 1999.

Nel 2009 tornò a correre, stavolta in mountain bike con la Cicli Taddei di Santa Croce sull'Arno.

Palmarès

  • 1990 (Dilettante, Maltinti Lampadari)
Gran Premio Ezio Del Rosso
Classifica generale Giro Baby
  • 1992 (Dilettante, U.C. Casini-Vellutex)
Gran Premio Città di Pistoia
Giro del Montalbano
Trofeo Alvaro Bacci
  • 1993 (Mercatone Uno, una vittoria)
5ª tappa Giro di Puglia (Martina Franca > Martina Franca)
  • 1994 (Mercatone Uno, sette vittorie)
Gran Premio Industria e Artigianato
Giro della Toscana
Cronoscalata della Futa-Memorial Gastone Nencini
2ª prova Trofeo dello Scalatore (Bedonia > Passo di Centocroci)
Giro dell'Emilia
Milano-Torino
Firenze-Pistoia
  • 1995 (Mercatone Uno, cinque vittorie)
1ª tappa Giro di Calabria (Rosarno > Rende)
Giro dell'Appennino
Cronoscalata della Futa-Memorial Gastone Nencini
Coppa Placci
Firenze-Pistoia
  • 1996 (Saeco, cinque vittorie)
Classifica generale Tirreno-Adriatico
2ª tappa Vuelta al País Vasco (Lasarte > Galdakao)
5ª tappa, 2ª semitappa Vuelta al País Vasco (Orio > Venta de Orio, cronometro)
Classifica generale Vuelta al País Vasco
3ª tappa Giro di Puglia (Gallipoli > Cisternino)
  • 1997 (Saeco, due vittorie)
Giro di Romagna
3ª prova Trofeo dello Scalatore (Verbania > Premeno)
  • 1998 (Cofidis, quattro vittorie)
1ª tappa Tour Méditerranéen
Trofeo Matteotti
Criterium d'Abruzzo
Clásica de San Sebastián
  • 1999 (Vini Caldirola, quattro vittorie)
9ª tappa Tour de Suisse (Nodrio > Arosa)
Classifica generale Tour de Suisse
Trofeo Matteotti
Clásica de San Sebastián
  • 2000 (Vini Caldirola, quattro vittorie)
Freccia Vallone
9ª tappa Giro d'Italia (Prato > Abetone)
Subida a Urkiola
Coppa Placci
  • 2001 (Fassa Bortolo, cinque vittorie)
1ª tappa Giro del Trentino (Arco > Lagundo Velloi)
Classifica generale al Giro del Trentino (Tione di Trento > Passo Daone)
4ª tappa Route du Sud (Saint-Gaudens > Plateau de Beille)
Coppa Agostoni
Trofeo Melinda
  • 2002 (Fassa Bortolo, quattro vittorie)
Classifica generale Settimana Internazionale di Coppi e Bartali
2ª tappa Giro del Trentino (Arco > Lagundo Velloi)
Classifica generale Giro del Trentino
5ª tappa Tour de Suisse (Meiringen > Meiringen)
  • 2003 (Lampre, cinque vittorie)
4ª tappa Bicicletta Basca
3ª tappa Tour de Suisse (Nyon > Saas-Fee)
5ª tappa Tour de Suisse (Ascona > La Punt)
Coppa Agostoni
Trofeo Melinda

Altri successi

Bologna (Criterium)
Campi Bisenzio (Criterium)

Piazzamenti

Grandi Giri

1993: 40º
1994: 22º
1995: 10º
1996: 31º
2000: 2º
2001: non partito (2ª tappa)
2002: squalificato (15ª tappa)
2003: ritirato (18ª tappa)
1997: 6º
1998: ritirato (10ª tappa)
2001: ritirato (4ª tappa)
1996: ritirato (11ª tappa)
2002: 7º
2004: non partito (1ª tappa)

Classiche monumento

1994: 34º
1995: 31º
1997: 4º
2000: 36º
2001: 23º
2005: 37º
1994: 17º
1995: 5º
1997: 15º
1998: 4º
2000: 9º
2001: 4º
2002: 8º
2003: 5º
1993: 36º
1994: 11º
1995: 7º
1996: 18º
1997: 3º
2000: 2º
2001: 23º
2002: 5º
2003: 46º
2004: 26º

Competizioni mondiali

Riconoscimenti

Note

  1. ^ Gianfranco Josti, «Ho pagato caro il doping, ma ora è un ciclismo migliore», in http://archiviostorico.corriere.it, 14 aprile 2000. URL consultato il 5 agosto 2012 (archiviato dall'url originale).
  2. ^ Gianni Bugno, Il Giro perde Casagrande, in http://archiviostorico.corriere.it, 21 maggio 2001. URL consultato il 5 agosto 2012 (archiviato dall'url originale).
  3. ^ Giro d'Italia. Giudici squalificano Francesco Casagrande, in http://rainews24.rai.it, 28 maggio 2002. URL consultato il 5 agosto 2012.

Collegamenti esterni