Gabriele Giolito de' Ferrari: differenze tra le versioni

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== Collegamenti esterni ==
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* [http://www.italica.rai.it/rinascimento/parole_chiave/schede/giolito.htm Italica, Biografia su Giolito de’ Ferrari, Giovanni Gabriele (m. Venezia 1578)]
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Versione delle 13:01, 6 gen 2016

Marca tipografica di Gabriele Giolito de Ferrari ("GGF"), 1552, raffigurante una fenice che rinasce dalle fiamme con il motto Semper eadem (latino: "Sempre la stessa")

Giovanni Gabriele Giolito de' Ferrari (Trino, 1508 circa – Venezia, 1578) è stato un tipografo italiano.

Biografia

Nacque a Trino da Giovanni il Vecchio e Guglielmina Borgominieri. Nel 1523 si stabilì con il padre a Venezia (all'epoca una delle capitali della nuova arte tipografica), dove, nella zona di Rialto, fondarono una fiorente bottega: la Libreria della Fenice. Quando il padre si trasferì a Torino, Gabriele prese in mano l'azienda, inizialmente con i propri fratelli e poi con sempre maggiore autonomia, aprendo anche librerie a Napoli, Bologna e Ferrara. Sposò nel 1544 Lucrezia Bin dalla quale ebbe dodici figli.

Fu il primo tipografo a dar vita a collane tipografiche. La sua politica editoriale fu fortemente orientata alla diffusione delle opere in lingua volgare. Celebre è la sua edizione del 1555 della Commedia di Dante Alighieri, a cura di Ludovico Dolce, nel titolo della quale appare per la prima volta l'attributo Divina. Celebre è anche il suo logo tipografico, rappresentante una fenice che fuoriesce da un'urna alata (rielaborazione dello stemma paterno, in cui la fenice spiccava tra lingue di fuoco) con il motto "Dela mia morte eterna vita vivo".
Morì a Venezia nel 1578. Gli successero i figli Giovanni il Giovane e Giovanni Paolo, i quali proseguirono la sua opera fino al 1606.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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