Jakob Seisenegger: differenze tra le versioni

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Versione delle 00:08, 11 dic 2015

Jakob Seisenegger (anche Jacob) (Bassa Austria, 1505Linz, 1567) è stato un pittore austriaco.

Biografia

L'imperatore Carlo V con l'alano, Kunsthistorisches Museum, Vienna

Non si hanno notizie sulla sua giovinezza, probabilmente si formò come miniatore. Il suo stile dimostra che fu in stretto contatto con la cosiddetta scuola del Danubio.

Nominato nel 1531 pittore di corte di re Ferdinando di Boemia e Ungheria, imperatore dal 1558 al 1564, Seisenegger restò per tutta la vita al suo servizio e a quello del suo successore, malgrado gli venissero mosse offerte brillanti, che avrebbero potuto migliorare le difficili condizioni finanziarie. Ritenuto alla corte d'Austria il massimo ritrattista del suo tempo, inviato in missione in tutta Europa, ha più i tratti di un produttore instancabile di ritratti che di un artista inventivo e originale. Seisenegger ha prodooto anche alcune opere ammirevoli, come il Ritratto di nobiluomo, ora al De Young Memorial Museum di San Francisco o il Ritratto di Georg Fugger del 1541, conservato in una collezione privata tedesca, nel quale il ventiquattrenne borghese di Augusta non si fece ritrarre come tale, ma invece, grazie al suo matrimonio con la nobile austriaca, a figura intera e quale conte dell'impero. Questo esempio, come alcuni altri più tardi, ad esempio il Ritratto di Matthäus Suh del Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck, dimostra inoltre la stima che lo circondava ovunque in quanto ritrattista di corte e creatore della formula del ritratto in piedi per i membri della casa d'Austria che divenne subito quello ufficiale.

Tra il 1530 e il 1531 infatti dipinse i ritratti, ora perduti, della regina Anna e dei figli in una cornice di architetture anticheggianti che gli diedero fama di maestro della prospettiva e che furono il primo passo per il setting decisamente rinascimentale e prezioso offerto successivamente dal suo ritratto di Carlo V con l'alano, dipinto durante il soggiorno del sovrano a Bologna nel 1532, opera ora conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Nell'armonico contrapposto della posa bilanciata, che suggerisce insieme autorità e pacatezza, dello sguardo asciutto e lontano e delle sue scelte cromatiche, questo ritratto non tardò a colpire Tiziano, che lo riprese nel suo celebre ritratto del Prado, lanciando così un modello di ritratto di Stato che divenne normativo per i secoli successivi.

Bibliografia

  • Ernst Gombrich, Dizionario della Pittura e dei Pittori, Einaudi Editore, 1997

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