Giovanni Battista Doni: differenze tra le versioni

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Dopo la morte del fratello, ritornò a Firenze intorno al [[1640]], dove si sposò e si stabilì come insegnante della locale università.
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Nonostante fosse uno scrittore prolifico, solo una parte delle sua opere vide la luce mentre era ancora in vita.
Nonostante fosse uno scrittore prolifico, solo una parte delle sue opere vide la luce mentre era ancora in vita.


== Trattati ==
== Trattati ==

Versione delle 16:59, 21 nov 2015

Giovanni Battista Doni (Firenze, 1594Firenze, 1º dicembre 1647) è stato un teorico della musica italiano, noto tra l'altro per aver cambiato nome alla nota Ut ribattezzandola Do prendendola dalla parte del suo cognome Doni.

Biografia

Giovanni Battista Doni, figlio di Francesco e Giustina Lapi del Tovaglia, fu battezzato il 13 marzo 1595.

Studiò musica, greco, retorica, poesia e filosofia presso le università di Roma e Bologna. Conseguì il titolo di dottore presso l'università di Pisa e fu quindi scelto per accompagnare il cardinale Neri Corsini nel 1621 a Parigi, dove entrò in amicizia con Marin Mersenne e altre personalità letterarie.

Di ritorno a Firenze nel 1622, prese servizio presso il cardinale Francesco Barberini e lo seguì a Roma dove divenne segretario del Collegio dei Cardinali.

Fu un uomo di eccezionale cultura e erudizione, frutto di appassionati studi. Estimatore e profondo conoscitore della musica e degli strumenti antichi, pubblicò a Roma il Compendio del Trattato de' generi e de' modi della musica e le Annotazioni sopra il Compendio de' generi e de' modi della musica, prosecuzione del precedente trattato. Inventò - o ricostruì - una doppia lira che chiamò, in onore del suo patrono, Lyra Barberina o Anficorde.

Dopo la morte del fratello, ritornò a Firenze intorno al 1640, dove si sposò e si stabilì come insegnante della locale università.

Nonostante fosse uno scrittore prolifico, solo una parte delle sue opere vide la luce mentre era ancora in vita.

Trattati

  • Compendio del Trattato de' generi e de' modi della musica, Andrea Fei, Roma 1635
  • Annotazioni sopra il Compendio del Trattato de' generi e de' modi della musica, Andrea Fei, Roma 1640
  • De praestantia musicae veteris, dialogo, Amatore Massa, Firenze 1647, rist. anastatica, Arnaldo Forni Editore, Bologna 1970 - ISBN 88-271-0710-X
  • Trattato della musica scenica, scritto tra il 1640 e il 1647, pubblicato nel 1763 da Anton Francesco Gori in Lyra barberina. De' trattati di musica, Firenze, Stamperia Imperiale; ristampa anastatica, Arnaldo Forni Editore, Bologna 1974 - ISBN 88-271-1461-0

Collegamenti esterni

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