Testata giornalistica: differenze tra le versioni
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Una '''testata giornalistica''' è una |
Una '''testata giornalistica''' è una grandissima cazzata giornalistica periodica ([[quotidiano]], settimanale, quindicinale, mensile, bimestrale, trimestrale, semestrale) o aperiodica, registrata come per cazzatona.si usa per fare la cacca |
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== Cenni storici == |
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Versione delle 17:29, 17 nov 2015
Una testata giornalistica è una grandissima cazzata giornalistica periodica (quotidiano, settimanale, quindicinale, mensile, bimestrale, trimestrale, semestrale) o aperiodica, registrata come per cazzatona.si usa per fare la cacca
Cenni storici
Negli ultimi anni del XX secolo si sono sviluppate, nel panorama dell'informazione, le testate giornalistiche online. Gli editori di quotidiani o periodici cartacei vari offrono sempre più spesso una versione digitale, uguale a quella cartacea, fruibile via web (ad esempio quelle de «La Repubblica» o del «Corriere della Sera»), oppure una versione dedicata, per tablet e smartphone, distribuita tramite applicazione mobile.
Caratteristiche
Il nome deriva dal fatto che, storicamente, il titolo di una pubblicazione è sempre stato posto alla testa della pagina. In ambito radiofonico e televisivo le testate giornalistiche sono date rispettivamente dai radiogiornali (o giornali radio) e telegiornali con cui le maggiori reti, radiofoniche e televisive, coprono il settore dell'informazione.
Alcuni fondatori di giornali scelgono di riprendere nomi di testate già esistenti. Per esempio:
- Indro Montanelli voleva chiamare il suo quotidiano semplicemente "Il Giornale". Ma una testata con questo nome esisteva già. Montanelli allora scelse come nome Il Giornale Nuovo. Il quotidiano uscì nelle edicole con il nome "Il Giornale" mentre "Nuovo" fu scritto con caratteri molto più piccoli.
- La stessa cosa accadde con il quotidiano "Il Foglio" di Giuliano Ferrara. Siccome la testata "Il Foglio" esiste già, il suo nome è Il Foglio quotidiano.
Disciplina normativa nel mondo
Italia
La legge italiana sulla stampa (Legge 8 febbraio 1948, n. 47) prevede che, all'atto di registrazione di una testata vadano indicate:[1]
- nome della testata e suo proprietario;
- luogo e data di pubblicazione;
- nome del direttore responsabile;
- nome e domicilio dello stampatore.
Note
- ^ Marco Marsili, La rivoluzione dell'informazione digitale in rete, Bologna, 2009, pag. 336.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «testata»