Marchesato del Monferrato: differenze tra le versioni

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Marchesato e ducato del Monferrato
Marchesato e ducato del Monferrato – Bandiera
Marchesato e ducato del Monferrato - Stemma
Marchesato e ducato del Monferrato - Localizzazione
Marchesato e ducato del Monferrato - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoMarchesato del Monferrato
(967-1573)
Ducato del Monferrato
(1573-1708)
Lingue ufficialiItaliano
Lingue parlateDialetto monferrino, piemontese
Capitale
  • Moncalvo
    (prima del 1306)
  • Dipendente da Ducato di Mantova
    (dal 1533)
    Politica
    Forma di governoMonarchia assoluta
    (marchesato, poi ducato)
    Marchesi, Duchi
  • periodo aleramico
    967 - 1305
  • Nascita967 con Aleramo
    CausaDonazione imperiale di territori del comitato di Acqui
    Fine1708 con Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers
    CausaAnnessione al ducato di Savoia
    Territorio e popolazione
    Bacino geograficoMonferrato
    Massima estensioneErrore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. circa
    nel Governo di Teodoro II
    Popolazione3000 abitanti circa
    nel secolo XIV
    Economia
    ValutaCavallotto, ducato, testone (Paleologi)[1]
    RisorseAgricoltura, allevamento
    Commerci conContea di Asti, Ducato di Savoia, Ducato di Milano, Repubblica di Genova, Marchesato di Saluzzo
    Religione e società
    Religione di StatoCattolicesimo
    Religioni minoritarieEbraismo
    Classi socialiNobili, clero,
    artigiani, contadini
    Evoluzione storica
    Preceduto daComitato di Acqui
    Succeduto da Ducato di Savoia

    Il marchesato del Monferrato, dal 1575 ducato del Monferrato, fu un antico Stato italiano preunitario, situato nel Piemonte meridionale tra le attuali province di Alessandria, di Asti e in parte di Torino, Cuneo, Vercelli, Pavia, Savona, nel territorio ancora oggi noto come Monferrato.

    Il nuovo Stato, costituito su una porzione del comitato di Acqui, donata nel X secolo ad Aleramo del Monferrato dall'imperatore Ottone I fu per molti secoli un feudo imperiale. Fu governato da sovrani (marchesi e duchi) delle seguenti dinastie: Aleramici, Paleologi, Gonzaga e Gonzaga-Nevers.

    Periodo aleramico

    Da Aleramo, il cui padre era Guglielmo I, traggono origine molte dinastie feudali del Piemonte e della Liguria occidentale, chiamate collettivamente col nome di Aleramici. Alla morte di Aleramo (991), essendo premorti i figli Guglielmo II e Ottone I, i suoi domini furono ereditati in dominio indiviso dal terzo figlio Anselmo, da cui discendono i marchesi di Savona e dal nipote Guglielmo, figlio di Ottone I, da cui discendono i marchesi del Monferrato. Il primo ad essere titolato come marchese di Monferrato fu Ranieri I del Monferrato nel 1111.

    Legati all'autorità imperiale, i marchesi del Monferrato se ne scostarono più volte durante la loro storia per avvantaggiare i propri interessi politici. Repentini, ad esempio, furono i tradimenti agli imperatori Federico Barbarossa e Federico II di Svevia. In quegli anni, inoltre, Guglielmo V e Corrado si recarono in Terrasanta, dove questi divenne re di Gerusalemme per un solo giorno, in seguito alla sua morte violenta (28 aprile 1192).
    L'apogeo del potere degli Aleramici del Monferrato si ebbe sotto Guglielmo VII il Gran Marchese (vissuto 1240 – 1292), che con la sua politica espansionistica riuscì a diventare anche Capitano di Milano e signore di svariate altre città del nord Italia, tra cui Pavia. Alla morte di Guglielmo VII, però, il marchesato ebbe una crisi: Giovanni I si spense senza figli nel 1305 e l'eredità fu raccolta da un ramo dei Paleologi di Bisanzio.[2]

    Marchesi del Monferrato - Aleramici (967-1305)[3]

    Titolo Nome Periodo Consorte e note
    Marchese Aleramo 967 - 991 Gerberga di Ivrea (seconda moglie)
    Marchese Ottone I 991
    Marchese Guglielmo III 991 - 1042 Waza;
    Guglielmo I e II furono il padre e un figlio di Aleramo
    Marchese Ottone II 1042 - 1084 Costanza di Savoia
    Marchese Guglielmo IV 1084 - 1100 Otta di Agliè (seconda moglie)
    Marchese Ranieri I 1100 - 1137 Bona di Svevia, Gisella di Borgogna
    Marchese Guglielmo V il Vecchio 1137 - 1191 Sofia di Svevia, Giuditta di Babenberg
    Marchese Corrado 1191 - 1192 Teodora di Bisanzio, Isabella di Gerusalemme; fu re de jure nel giorno della proclamazione[4]
    Marchese Bonifacio I 1192 - 1207 Elena di Busca, Margherita d'Ungheria
    Marchese Guglielmo VI 1207 - 1225 Berta di Clavesana
    Marchese Bonifacio II il Gigante 1226 - 1253 Margherita di Savoia, reggente (1253-1257)
    Marchese Guglielmo VII il Gran Marchese 1253 - 6 febbraio 1292[5][6] Isabella de Clare,
    Beatrice di Castiglia
    Marchese Giovanni I 1292 - 1305 Sibilla di Baugé, Margherita di Savoia;
    privo di eredi gli succedette il nipote Teodoro I Paleologo

    Violante (ultima aleramica rimasta dal momento che il fratello Giovanni I era morto a causa di una malattia misteriosa e senza eredi) sposò l'imperatore bizantino Andronico II Paleologo e il loro secondogenito Teodoro ereditò il marchesato di Monferrato. Iniziava così nel 1306 la dinastia paleologa della regione, sotto la quale gli obiettivi furono principalmente la sottomissione di importanti città come Chivasso, che ne fu - fino alla metà del Quattrocento - la città di riferimento, Alba, Acqui Terme e Casale Monferrato che rivestì il ruolo di capitale a partire dalla seconda metà del secolo XV.

    Da sempre i comuni rappresentavano un ostacolo all'espansione militare dei marchesi monferrini. A più riprese Bonifacio II e Guglielmo VII avevano sottomesso Asti e Alessandria, ma sempre queste città avevano riottenuto l'indipendenza dalla signoria.

    I Paleologi dovettero scontrarsi, però, anche con degli avversari molto più agguerriti: i Visconti, i Savoia e gli Acaja. Teodoro II aveva esteso al massimo i confini del marchesato, diventando anche capitano di Genova, ma i suoi successori furono incapaci di governare efficacemente lo stato. Giovanni Giacomo, in particolare, dovette far fronte alle mire espansionistiche dei Savoia, che ridussero dopo una dura guerra l'autonomia del Monferrato. La perdita della capitale Chivasso nel 1435 segnò il tramonto della signoria paleologa e della fortuna del marchesato. Molti marchesi scelsero l'abbazia di Santa Maria di Lucedio come luogo di sepoltura.[7]

    Marchesi del Monferrato - Paleologi (1306-1533)[8]

    Lo stesso argomento in dettaglio: Paleologi.
    Titolo Nome Periodo Consorte e note
    Marchese Teodoro I Paleologo 1306 - 1338 Argentina Spinola;
    figlio dell'imperatrice Violante, sorella di Giovanni I
    Marchese Giovanni II 1338 - 1372 Elisabetta di Maiorca
    Marchese Ottone III 1372 - 1378 Violante Visconti
    Marchese Giovanni III 1378 - 1381
    Marchese Teodoro II 1381 - 1418 Argentina Malaspina, Giovanna di Bar, Margherita di Savoia-Acaia
    Marchese Gian Giacomo 1418 - 1445 Giovanna di Savoia
    Marchese Giovanni IV 1445 - 1464 Margherita di Savoia
    Marchese Guglielmo VIII 1464 - 1483 Maria di Foix, Elisabetta Maria Sforza, Bernarda di Brosse
    Marchese Bonifacio III 1483 - 1494 Orvietana Fregoso, Elena di Brosse, Maria Brancović
    Marchese Guglielmo IX 1494 - 1518 Anna d'Alençon, reggente (1518-1530
    Marchese Bonifacio IV 1518 - 1530
    Marchese Giangiorgio 1530 - 1533 Giulia d'Aragona;
    gli succedette il cognato Federico II Gonzaga, consorte della sorella Margherita, ultima della stirpe
    Marchesa Margherita 1533 - 1540 Federico II Gonzaga, duca di Mantova;
    governò insieme al consorte

    Periodo dei Gonzaga

    Stemma dei Gonzaga (1433)
    L'arme dei Gonzaga-Nevers (1627)

    Quando Giovanni Giorgio si spense senza eredi, la contesa per il Monferrato si accese tra Federico II Gonzaga, duca di Mantova e Carlo III di Savoia. Essendo il Monferrato feudo imperiale, fu Carlo V a decidere a chi affidare il territorio: la scelta ricadde su Federico II Gonzaga, marito di Margherita Paleologa (figlia di Guglielmo IX e di Anna d'Alençon). Durante il dominio mantovano, il Monferrato fu interessato da molti conflitti volti ad assicurarne il possesso alle diverse potenze europee e alla progressiva perdita delle autonomie a fronte di un crescente potere esercitato dai Gonzaga.[9]

    Marchesi del Monferrato - Gonzaga (1533-1573)[10]

    Lo stesso argomento in dettaglio: Gonzaga (dinastia).
    Titolo Nome Periodo Consorte e note
    Marchese Federico II Gonzaga 1533 - 1540 Margherita Paleologa, reggente (1540-1556)
    Marchese Francesco III 1540 - 1550 Caterina d'Austria
    Marchese
    Duca
    Guglielmo 1550 - 1573
    1573 - 1587
    Eleonora d'Austria

    Nel 1573 l'imperatore Massimiliano II elevò il marchesato a ducato, concedendo a Guglielmo Gonzaga (già duca di Mantova), il titolo di duca del Monferrato.

    Duchi del Monferrato - Gonzaga (1573-1627)

    Titolo Nome Periodo Consorte e note
    Duca Guglielmo Gonzaga 1573 - 1587 Eleonora d'Austria
    Duca Vincenzo I 1587 - 1612 Margherita Farnese, Eleonora de' Medici
    Duca Francesco IV 10 giugno 1612 -
    22 dicembre 1612
    Margherita di Savoia
    Duca Ferdinando 22 dicembre 1612 - 1626 Caterina de' Medici
    Duca Vincenzo II 1626 - 1627 Isabella Gonzaga di Novellara;
    ultimo del ramo primogenito

    Alla morte di Vincenzo II fu dichiarata la guerra di successione di Mantova e del Monferrato, in cui prevalse il ramo cadetto dei Gonzaga-Nevers.

    Duchi del Monferrato - Gonzaga-Nevers (1631-1708)

    Lo stesso argomento in dettaglio: Gonzaga-Nevers.
    Monete del marchesato
    Titolo Nome Periodo Consorte e note
    Duca Carlo I di Gonzaga-Nevers 1631 - 1637 Caterina di Lorena
    Duca Carlo II 1637 - 1665 Isabella Clara d'Austria;
    dal 1637 al 1647 fu reggente la madre Maria Gonzaga, ultima della linea dinastica diretta e figlia di Francesco IV
    Duca Ferdinando Carlo 1665 - 1708 Anna Isabella Gonzaga,
    Susanna Enrichetta di Lorena

    Agli inizi del Settecento il Monferrato fu teatro della tragica guerra di successione spagnola, che devastò l'intero territorio. Il 3 giugno 1708 la Dieta di Ratisbona pronunciò una sentenza contro il duca Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers, dichiarandolo traditore dell'impero per aver accolto i francesi nel Mantovano. Il 5 luglio Ferdinando morì a Padova per le conseguenze di una caduta da cavallo. Il 7 luglio l'imperatore Giuseppe I accordò l'investitura del ducato di Monferrato a Vittorio Amedeo II di Savoia. La concessione fu confermata nel 1713 dal trattato di Utrecht. La storia del Monferrato si fuse, pertanto, con quella del ducato di Savoia, poi regno di Sardegna.

    Note

    Il castello dei Paleologi (Casale Monferrato)
    1. ^ Ravegnani Morosini, p. 33
    2. ^ Testa. p. 59
    3. ^ Ferraris-Maestri, p. 54
    4. ^ Ferraris-Maestri, p. 87
    5. ^ Ferraris-Maestri, p. 123
    6. ^ Testa, p. 130
    7. ^ Ferraris-Maestri, p, 44
    8. ^ Ferraris-Maestri, p. 127
    9. ^ Del Bo, p. 51
    10. ^ Testa, p. 530


    Bibliografia

    • Roberto Maestri, Il Marchesato di Monferrato, in La Marca Aleramica. Storia di una regione mancata, a cura di Raoul Molinari, Umberto Soletti Editore, Baldissero d'Alba, 2008.
    • Carlo Ferraris - Roberto Maestri, Storia del Monferrato. Le origini, il Marchesato, il Ducato, Editore Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato, Alessandria 2011, ISBN 978-88-97103-01-1
    • Beatrice Del Bo, Uomini e strutture di uno stato feudale. Il marchesato di Monferrato (1418-1483), LED Edizioni Universitarie, Milano, 2009, ISBN 978-88-7916-440-5
    • Mario Ravegnani Morosini, Signorie e Principati, III, Maggioli, Dogana (RSM) 1984.
    • G. Aldo di Ricaldone, Monferrato tra Po e Tanaro, Gribaudo-Lorenzo Fornaca editore Asti 1999
    • G. Aldo di Ricaldone, Annali del Monferrato, Vol I e II L.Fornaca editore, Asti
    • D. Testa, Storia del Monferrato, Gribaudo-Lorenzo Fornaca editore Asti 1996


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