Massimo Di Cataldo: differenze tra le versioni

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Nel [[1995]] partecipa al [[Festival di Sanremo 1995|Festival di Sanremo]], piazzandosi al secondo posto nella sezione ''Nuove Proposte'' con il brano ''[[Che sarà di me]]''. Esce quindi il suo primo album, ''[[Siamo nati liberi]]'', pubblicato dalla [[Epic Records]], etichetta controllata dalla Sony. Il disco viene pubblicato in 35 paesi in lingua italiana, riuscendo a conquistare il disco di platino in [[Italia]], mentre in Spagna e Sud America esce in una versione in lingua spagnola, intitolata ''Libres como el viento''. Alcuni brani vengono firmati con [[Eros Ramazzotti]], [[Renato Zero]] ed [[Enrico Ruggeri]]. In estate partecipa al [[Festivalbar 1995|Festivalbar]] con il brano ''[[Una ragione di più]]''. L'album è prodotto da [[Phil Palmer]], con il quale Di Cataldo instaura un rapporto di collaborazione destinato a durare nel tempo. Collabora anche con la [[Walt Disney]] per la canzone ''Se tu non ci fossi'', realizzata in duetto con [[Emanuela Cortesi]] per il film [[Pocahontas (film)|Pocahontas]], e pubblicata come singolo.
Nel [[1995]] partecipa al [[Festival di Sanremo 1995|Festival di Sanremo]], piazzandosi al secondo posto nella sezione ''Nuove Proposte'' con il brano ''[[Che sarà di me]]''. Esce quindi il suo primo album, ''[[Siamo nati liberi]]'', pubblicato dalla [[Epic Records]], etichetta controllata dalla Sony. Il disco viene pubblicato in 35 paesi in lingua italiana, riuscendo a conquistare il disco di platino in [[Italia]], mentre in Spagna e Sud America esce in una versione in lingua spagnola, intitolata ''Libres como el viento''. Alcuni brani vengono firmati con [[Eros Ramazzotti]], [[Renato Zero]] ed [[Enrico Ruggeri]]. In estate partecipa al [[Festivalbar 1995|Festivalbar]] con il brano ''[[Una ragione di più]]''. L'album è prodotto da [[Phil Palmer]], con il quale Di Cataldo instaura un rapporto di collaborazione destinato a durare nel tempo. Collabora anche con la [[Walt Disney]] per la canzone ''Se tu non ci fossi'', realizzata in duetto con [[Emanuela Cortesi]] per il film [[Pocahontas (film)|Pocahontas]], e pubblicata come singolo.


Dopo un lungo tour europeo, nel [[1996]] torna al [[Festival di Sanremo 1996|Festival di Sanremo]], questa volta nella sezione ''Campioni'', con il brano ''[[Se adesso te ne vai]]'', piazzandosi al sesto posto. Nello stesso anno esce l'album ''[[Anime (album)|Anime]]'', che vince [[Un disco per l'estate]] e tre dischi di platino. ''Anime'' viene pubblicato anche in spagnolo con il titolo ''Con el alma'' e ristampato in Italia e nel mondo in una seconda versione, con la ''[[title track]]'' cantata a due voci con [[Youssou N'Dour]]. Di Cataldo partecipa anche al [[Festivalbar 1996|Festivalbar]] con il brano ''Con il cuore''. Con la stessa canzone vince a [[Vota la voce 1996|Vota la voce]] come miglior rivelazione dell'anno. Il successo ottenuto e la forte propaganda generano un vero e proprio fenomeno sociale. L'aspetto piacevole del cantante e la profonda sensibilità che emerge dalle sue canzoni attirano l'attenzione di un pubblico giovane, soprattutto femminile, tanto che la stampa conia su di lui il titolo di "teen idol".
Dopo un lungo tour europeo, nel [[1996]] torna al [[Festival di Sanremo 1996|Festival di Sanremo]], questa volta nella sezione ''Campioni'', con il brano ''[[Se adesso te ne vai]]'', piazzandosi al sesto posto. Nello stesso anno esce l'album ''[[Anime (album)|Anime]]'', che vince [[Un disco per l'estate]] e tre dischi di platino. ''Anime'' viene pubblicato anche in spagnolo con il titolo ''Con el alma'' e ristampato in Italia e nel mondo in una seconda versione, con la ''[[title track]]'' cantata a due voci con [[Youssou N'Dour]]. Di Cataldo partecipa anche al [[Festivalbar 1996|Festivalbar]] con il brano ''[[Con il cuore]]''. Con la stessa canzone vince a [[Vota la voce 1996|Vota la voce]] come miglior rivelazione dell'anno. Il successo ottenuto e la forte propaganda generano un vero e proprio fenomeno sociale. L'aspetto piacevole del cantante e la profonda sensibilità che emerge dalle sue canzoni attirano l'attenzione di un pubblico giovane, soprattutto femminile, tanto che la stampa conia su di lui il titolo di "teen idol".


Dopo un lungo periodo di tour e promozione all'estero, nel [[1997]] è la volta di ''[[Crescendo (Massimo Di Cataldo)|Crescendo]]'', il suo terzo lavoro in studio. L'album entra subito ai primi posti delle classifiche di vendita, conquistando il disco di platino. Con il brano ''Camminando'' partecipa a [[Vota la voce 1997|Vota la voce]], mentre l'anno dopo il brano ''Senza di te'' viene portata al [[Festivalbar 1998|Festivalbar]] e a [[Un disco per l'estate]].
Dopo un lungo periodo di tour e promozione all'estero, nel [[1997]] è la volta di ''[[Crescendo (Massimo Di Cataldo)|Crescendo]]'', il suo terzo lavoro in studio. L'album entra subito ai primi posti delle classifiche di vendita, conquistando il disco di platino. Con il brano ''Camminando'' partecipa a [[Vota la voce 1997|Vota la voce]], mentre l'anno dopo il brano ''Senza di te'' viene portata al [[Festivalbar 1998|Festivalbar]] e a [[Un disco per l'estate]].
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* [[1995]] – ''Se tu non ci fossi'' (con [[Emanuela Cortesi]])
* [[1995]] – ''Se tu non ci fossi'' (con [[Emanuela Cortesi]])
* [[1996]] – ''[[Se adesso te ne vai]]''
* [[1996]] – ''[[Se adesso te ne vai]]''
* [[1996]] – ''Con il cuore''
* [[1996]] – ''[[Con il cuore]]''
* [[1996]] – ''Anime'' (con [[Youssou N'Dour]])
* [[1996]] – ''Anime'' (con [[Youssou N'Dour]])
* [[1997]] – ''Camminando''
* [[1997]] – ''Camminando''

Versione delle 13:46, 1 nov 2015

Massimo Di Cataldo
Massimo Di Cataldo in concerto
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenerePop
Periodo di attività musicale1993 – in attività
EtichettaEpic Records, BMG Ricordi, RCA Records, Dicamusica
[massimodicataldo.it Sito ufficiale]

Massimo Di Cataldo (Roma, 25 aprile 1968) è un cantautore e attore italiano.

È stato uno dei cantanti di maggiore successo del panorama musicale italiano degli anni novanta. Vanta tre partecipazioni al Festival di Sanremo, una vittoria a Un disco per l'estate, un Telegatto e un Premio Lunezia. Nel corso della sua carriera ha conquistato cinque dischi di platino e un disco d'oro, vendendo circa un milione di copie in tutto il mondo. Infatti, gode di notevole popolarità all'estero, soprattutto in Spagna e in Sud America.

Carriera

Dopo essersi diplomato al liceo artistico, sin da giovanissimo recita in numerosi spot pubblicitari e interpreta piccole parti televisive. Notato dal regista Mauro Bolognini, prende parte al film Sogno di una notte di mezza estate. Viene scelto tra i protagonisti del film italiano Sabato italiano. Inoltre, il regista Gus Van Sant lo vuole nel film Belli e dannati. Dotato di un talento naturale per la musica, appena adolescente suona diversi strumenti, passione che gli permette di entrare a far parte del circuito musicale underground degli anni ottanta.

Nel 1993 mentre sta lavorando alla serie prodotta dalla Rai I ragazzi del muretto, supera la selezione per il Festival di Castrocaro, dove arriva in finale con il brano Io sto sbroccando per te. In seguito viene messo sotto contratto dalla casa discografica Sony Music.

Nel 1994 partecipa a Sanremo Giovani con la canzone Soli, vincendo nella categoria Cantautori. In questo modo supera le selezioni per partecipare al Festival di Sanremo 1995 nella sezione Nuove Proposte.

Nel 1995 partecipa al Festival di Sanremo, piazzandosi al secondo posto nella sezione Nuove Proposte con il brano Che sarà di me. Esce quindi il suo primo album, Siamo nati liberi, pubblicato dalla Epic Records, etichetta controllata dalla Sony. Il disco viene pubblicato in 35 paesi in lingua italiana, riuscendo a conquistare il disco di platino in Italia, mentre in Spagna e Sud America esce in una versione in lingua spagnola, intitolata Libres como el viento. Alcuni brani vengono firmati con Eros Ramazzotti, Renato Zero ed Enrico Ruggeri. In estate partecipa al Festivalbar con il brano Una ragione di più. L'album è prodotto da Phil Palmer, con il quale Di Cataldo instaura un rapporto di collaborazione destinato a durare nel tempo. Collabora anche con la Walt Disney per la canzone Se tu non ci fossi, realizzata in duetto con Emanuela Cortesi per il film Pocahontas, e pubblicata come singolo.

Dopo un lungo tour europeo, nel 1996 torna al Festival di Sanremo, questa volta nella sezione Campioni, con il brano Se adesso te ne vai, piazzandosi al sesto posto. Nello stesso anno esce l'album Anime, che vince Un disco per l'estate e tre dischi di platino. Anime viene pubblicato anche in spagnolo con il titolo Con el alma e ristampato in Italia e nel mondo in una seconda versione, con la title track cantata a due voci con Youssou N'Dour. Di Cataldo partecipa anche al Festivalbar con il brano Con il cuore. Con la stessa canzone vince a Vota la voce come miglior rivelazione dell'anno. Il successo ottenuto e la forte propaganda generano un vero e proprio fenomeno sociale. L'aspetto piacevole del cantante e la profonda sensibilità che emerge dalle sue canzoni attirano l'attenzione di un pubblico giovane, soprattutto femminile, tanto che la stampa conia su di lui il titolo di "teen idol".

Dopo un lungo periodo di tour e promozione all'estero, nel 1997 è la volta di Crescendo, il suo terzo lavoro in studio. L'album entra subito ai primi posti delle classifiche di vendita, conquistando il disco di platino. Con il brano Camminando partecipa a Vota la voce, mentre l'anno dopo il brano Senza di te viene portata al Festivalbar e a Un disco per l'estate.

Nel 1998 si trasferisce in Inghilterra per la produzione dell'album Dieci. Il disco viene interamente realizzato negli studi Real World e sarà di grande influenza nelle scelte musicali e artistiche future di Di Cataldo, ora anche co-produttore dei suoi lavori. Dopo aver ultimato il disco partecipa al Festival di Sanremo 1999 con il brano Come sei bella, con il quale si piazza all'ultimo posto. L'album Dieci è disco d'oro dopo la prima settimana di vendite. In estate, partecipa al Festivalbar con il brano Non ci perderemo mai.

Nella primavera del 2000 inizia una collaborazione con il produttore e manager David Guido Pietroni, debuttando con un tour sperimentale chiamato Live che arriva fino in Canada, al Wanderland Theatre di Toronto.

Nel 2001 esce Il mio tempo, la sua prima raccolta, con la quale si congeda dalla Sony Music. Nello stesso anno collabora per il musical Notre-Dame de Paris cantando in inglese il brano Belle in occasione della prima a Londra. La canzone è contenuta nel CD dei più bei brani del musical, pubblicato in Italia per la sua promozione. A settembre arriva il passaggio alla BMG.

Nel gennaio 2002 prende parte allo show musicale Beatles Forever, il concerto-tributo al teatro Sistina di Roma che lo vede interpretare con Alex Baroni le più celebri canzoni dei Fab Four, accompagnati da un'orchestra sinfonica e da una rock band. Successivamente fonda la Dicamusica, etichetta discografica indipendente, iscritta ufficialmente all'AFI. In primavera pubblica Veramente, quinto lavoro in studio, su etichetta BMG Ricordi. Con il brano Come il mare partecipa al Festivalbar.

Nel 2003 è membro della giuria nel programma televisivo Superstar per Mediaset. Inoltre partecipa alla fiction televisiva Incantesimo inserendo un brano musicale intitolato Angelo mio. Partecipa anche come testimonial a numerosi eventi sociali per Unicef, Greenpeace e altre associazioni benefiche in favore dei bambini e in difesa dei diritti umani.

Nel 2005 pubblica su etichetta RCA Records il suo sesto album in studio, Sulla mia strada, prodotto da Luca Rustici e distribuito da Sony BMG.

Nel 2006 esce I consigli del cuore, raccolta su doppio CD. Nello stesso anno Di Cataldo partecipa alla terza edizione di Music Farm, reality musicale, arrivando in finale e riscuotendo grande successo di pubblico. In seguito lascia definitivamente la Sony, iniziando a lavorare da indipendente con la sua etichetta, la Dicamusica.

Nel 2008 pubblica il singolo Tre metri sotto terra. La canzone nasce senza intenti commerciali, e vuole essere una parodia del famoso romanzo di Federico Moccia, Tre metri sopra il cielo. Scrive inoltre il testo del singolo Acqua di cielo per la band siciliana Velut Luna, prodotto da Heinz Music e distribuito dalla Sony.

A distanza di quattro anni dall'ultimo album di inediti, nel 2009 pubblica Macchissenefrega, album controverso e caratterizzato da toni critici e provocatori, prodotto in collaborazione con Edel Music. In estate partecipa al format Max & Friends, concerto benefico organizzato da Max De Angelis.

Nel 2010 partecipa all'album del violinista albanese Olen Cesari, Unexpected. Nello stesso anno è membro fondatore di Nuovo IMAIE e CAPI European Federation, istituti per la tutela dei diritti degli artisti, interpreti ed esecutori.

Nell'aprile 2012 pubblica il singolo La fine del mondo, una canzone che unisce amore e ironia in un intreccio scaramantico contro le profezie del 2012. In estate la Rai gli affida la realizzazione delle sigle e i commenti musicali per le trasmissioni del nuovo palinsesto del canale digitale Rai YoYo. Inoltre, durante il tour estivo, porta in scena lo spettacolo Viaggio al centro dell'universo, presentato già l'anno prima.

Nel 2013 vince il Premio Lunezia per l'impegno profuso in difesa dei diritti umani attraverso l'intera produzione artistica[1]. Pubblica anche il singolo Se io fossi un angelo, cover del celebre brano di Lucio Dalla.

Il 5 febbraio 2014, presso la Sala Pirelli di Milano, sotto il Patronato della Regione Lombardia, viene insignito della carica di Socio Onorario della no-profit internazionale "Senza Veli Sulla Lingua"[2]. Diventa anche testimonial dell'associazione di volontariato dei City Angels. A settembre è protagonista, insieme ad artisti come Frankie hi-nrg e Patty Pravo, della settima edizione del Festival della Canzone Italiana di New York.

Nel gennaio 2015 partecipa come ospite al Festival Pub Italia, del quale è coordinatore nazionale e supervisore artistico per la sezione interpreti "Pop Italia". A maggio partecipa all'album commemorativo Tribute to Alessandro Bono, interpretando il brano Si cambia. A giugno partecipa, come delegato di Nuovo IMAIE, al festival canoro Musicultura, consegnando il premio per la migliore interpretazione alla giovane cantautrice Chiara Dello Iacovo. Il 10 luglio 2015 esce Addendum, raccolta celebrativa dei suoi primi 20 anni di carriera.

Vita privata

Nel 1995 si sposa con Jorgelina Borda Amezaga, con la quale ha una figlia, Carlotta. I due si separano nel 2001. Dopo poco tempo si risposa con l'artista Anna Laura Millacci, con la quale ha una figlia, Rosalù. La coppia si separa nel 2013. Attualmente è fidanzato con un'altra artista, Adele Ceraudo.

La falsa accusa di maltrattamenti

Il 18 giugno 2013 la compagna Anna Laura Millacci sostiene, scrivendolo pubblicamente sulla propria pagina di Facebook, di aver subito percosse dal cantante, affermando «questa volta le botte me le ha date al punto da farmi abortire il figlio che portavo in grembo»[3][4][5]. Contestualmente la donna pubblica sul medesimo social network una serie di foto raffiguranti il suo volto tumefatto e insanguinato in seguito alle presunte violenze subite[6]. Successivamente, sempre tramite Facebook, Di Cataldo nega l'accaduto affermando che le foto sarebbero state artefatte e di avere avuto un diverbio acceso con la compagna ma di non averla mai aggredita, mentre la Millacci non presenta denuncia[7].

Il 22 luglio 2013 Di Cataldo viene iscritto d'ufficio nel registro degli indagati dalla procura di Roma per i reati di maltrattamenti e procurato aborto[8]. Il 7 marzo 2014, dopo l'esito di una perizia medico legale, a cui era stata sottoposta la Millacci, che esclude l'avvenuta interruzione della gravidanza a seguito di un atteggiamento violento del cantante, viene chiesta l'archiviazione per il reato di procurato aborto[9][10]. Il 4 aprile 2014, la procura di Roma chiede al Gip di archiviare definitivamente anche l'indagine per maltrattamenti, che nel frattempo era stata stralciata e proseguita. La motivazione dell'ultima richiesta è dovuta al fatto che non sia emersa alcuna prova di casi seriali di maltrattamenti, ma al più ci sia stato un possibile episodio circoscritto di lite burrascosa non oggetto di denuncia penale[11][12].

L'ANSA dichiara poco tempo dopo che Massimo Di Cataldo non procurò l'aborto della sua ex compagna, Anna Laura Millacci e così decadde l'accusa di procurato aborto nei confronti del cantautore romano accusato di maltrattamenti dalla ex compagna. Il gip ha accolto la richiesta del pm archiviando l'inchiesta. "Sono molto sollevato - dice Di Cataldo -, ma non dimentico che si tratta comunque di una vita interrotta e ricordarlo fa ancora male".[13]

Il 17 febbraio 2015 il gip del Tribunale di Roma, accogliendo analoga richiesta avanzata dal pubblico ministero dopo aver accertato che le immagini postate su Facebook erano montate, dispone l'archiviazione anche per l'accusa di maltrattamenti.[14]

Discografia

Album in studio

Raccolte

Singoli

Premi e riconoscimenti

1994

1995

1996

1999

2013

  • Premio Lunezia per l'impegno profuso in difesa dei diritti umani attraverso l'intera produzione artistica

Note

  1. ^ Lunezia: Picchiata da Massimo Di Cataldo Denuncia choc, su Fb le foto delle botte - Toscana - il Tirreno
  2. ^ Patrizia Scotto di Santolo, “Senza veli sulla lingua” associazione contro il femminicidio. In Toscana la sede sarà a Montecatini, in La Gazzetta di Firenze, 11 marzo 2014.
  3. ^ Anna Lupini, Picchiata dal compagno, il cantante Di Cataldo: mette le foto su Facebook, in la Repubblica, 19 luglio 2013.
  4. ^ Violenza, ragazza pubblica foto su Facebook: «Per le botte ho anche perso un bambino», in Il Corriere della Sera, 19 luglio 2013.
  5. ^ Laura Preite, “Ecco come mi ha ridotto Di Cataldo”. E posta le foto delle botte su Facebook, in La Stampa, 19 luglio 2013.
  6. ^ “Ecco le botte da Di Cataldo” Le immagini choc, in La Stampa, 19 luglio 2013.
  7. ^ Frignani Rinaldo, La ex non denuncia Di Cataldo «Volevo solo essere creduta», in Il Corriere della Sera, 1º settembre 2013.
  8. ^ Di Cataldo indagato dalla procura di Roma, su roma.repubblica.it, la Repubblica, 22 luglio 2013.
  9. ^ "Non fu procurato aborto", chiesta l'archiviazione per Massimo Di Cataldo, in la Repubblica, 7 marzo 2014.
  10. ^ Massimo Di Cataldo e Anna Laura Millacci: “Non fu procurato aborto”, in Oggi, 10 marzo 2014.
  11. ^ Massimo Di Cataldo: chiesta archiviazione per maltrattamenti, in AGI, 4 aprile 2014.
  12. ^ Roma: procurato aborto e maltrattamenti, chiesta archiviazione per Di Cataldo, in Libero, 4 aprile 2014.
  13. ^ Di Cataldo, inchiesta archiviata, su ansa.it.
  14. ^ Di Cataldo: il gip archivia l'indagine, non ci furono violenze

Collegamenti esterni

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