Madonna di Casa Santi: differenze tra le versioni

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==Descrizione e stile==
==Descrizione e stile==
Maria è seduta di profilo entro una nicchia, col Bambino addormentato in grembo, teneramente accarezzato da un abbraccio. Essa è rappresentata fino alle ginocchia, ed è intenta alla lettura di un libro posto su di un leggio davanti a lei. L'ombra nella nicchia evidenzia il profilo, che rimanda ad esempi fiorentini della metà del XV secolo, filtrati probabilmente da [[Piero della Francesca]], che tanto aveva lavorato a Urbino. La stessa atmosfera rarefatta, i colori chiari e tersi, l'attenzione alla luce, rimandano ai modelli che circolavano allora alla [[rinascimento urbinate|corte urbinate]]. Sembra preannunciare poi gli stilemi dell'arte matura di Raffaello l'intimità tra madre e figlio, il modo di legare le due figure - anche con la contrapposizione di tonalità chiare e scure - e il naturale atteggiamento di Gesù, teneramente addormentato mentre sta accovacciato in grembo.
Maria è seduta di profilo entro una nicchia, col Bambino addormentato in grembo, teneramente accarezzato da un abbraccio. Essa è rappresentata fino alle ginocchia, ed è intenta alla lettura di un libro posto su di un leggio davanti a lei. L'ombra nella nicchia evidenzia il profilo, che rimanda ad esempi fiorentini della metà del [[XV secolo]], filtrati probabilmente da [[Piero della Francesca]], che tanto aveva lavorato a Urbino. La stessa atmosfera rarefatta, i colori chiari e tersi, l'attenzione alla luce, rimandano ai modelli che circolavano allora alla [[rinascimento urbinate|corte urbinate]]. Sembra preannunciare poi gli stilemi dell'arte matura di Raffaello l'intimità tra madre e figlio, il modo di legare le due figure - anche con la contrapposizione di tonalità chiare e scure - e il naturale atteggiamento di Gesù, teneramente addormentato mentre sta accovacciato in grembo.


==Bibliografia==
==Bibliografia==

Versione delle 16:27, 27 ott 2015

Madonna di Casa Santi
AutoreRaffaello Sanzio
Data1498 circa
Tecnicaaffresco
Dimensioni97×67 cm
UbicazioneCasa Santi, Urbino

La Madonna di Casa Santi è un affresco (97x67 cm) attribuito a Raffaello Sanzio, databile al 1498 circa e conservato in Casa Santi a Urbino. Si tratta di una delle primissime opere assegnate all'artista, allora appena quindicenne.

Storia

L'opera, affrescata nella stanza in cui si crede che Raffaello sia nato, fino a pochi anni addietro era ritenuta di mano di Giovanni Santi, padre di Raffaello, e che raffigurasse la moglie e lo stesso figlio (Cavalcaselle). Questa attribuzione, ribadita da Adolfo Venturi, venne poi abbandonata in favore del giovane Raffaello da Ragghianti, Longhi e Brizio. La similitudine del volto di Maria con quello dell'ancella nella Natività della Vergine nella predella della Pala di Fano, opera di Perugino e bottega, ha fatto riferire a Raffaello anche quella tavoletta.

Descrizione e stile

Maria è seduta di profilo entro una nicchia, col Bambino addormentato in grembo, teneramente accarezzato da un abbraccio. Essa è rappresentata fino alle ginocchia, ed è intenta alla lettura di un libro posto su di un leggio davanti a lei. L'ombra nella nicchia evidenzia il profilo, che rimanda ad esempi fiorentini della metà del XV secolo, filtrati probabilmente da Piero della Francesca, che tanto aveva lavorato a Urbino. La stessa atmosfera rarefatta, i colori chiari e tersi, l'attenzione alla luce, rimandano ai modelli che circolavano allora alla corte urbinate. Sembra preannunciare poi gli stilemi dell'arte matura di Raffaello l'intimità tra madre e figlio, il modo di legare le due figure - anche con la contrapposizione di tonalità chiare e scure - e il naturale atteggiamento di Gesù, teneramente addormentato mentre sta accovacciato in grembo.

Bibliografia

  • Pierluigi De Vecchi, Raffaello, Rizzoli, Milano 1975.
  • Paolo Franzese, Raffaello, Mondadori Arte, Milano 2008. ISBN 978-88-370-6437-2
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